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Zelensky, Sanremo e noi. Il barometro di Arditti

Come la pensano gli italiani? Lo vediamo chiaramente nel lavoro di Swg, che ha proposto la domanda al campione quando ancora si pensava all’intervento in video. Il barometro di Roberto Arditti

La militanza come antibiotico per l'antipolitica. Tatarella visto da Giubilei

In vista dell’evento in Senato dell’8 febbraio, ecco l’intervento del presidente della Fondazione Tatarella: “Uno stimolo per i più giovani: la sua storia dimostra come da una piccola città sia possibile arrivare al vertice delle istituzioni senza però mai snaturarsi né perdere la genuinità che è rimasta per tutta la vita un suo tratto distintivo”

No alla rottamazione, sì al riformismo. Bonaccini spiega il Pd che verrà

Il governatore emiliano-romagnolo in questa intervista a Formiche.net spiega i punti principali della sua mozione congressuale, non lesina critiche al governo (anche sul caso Cospito) e pone grande attenzione sul tema dell’autonomia differenziata. Sulle alleanze non ha dubbi: “Mi pare che Terzo Polo e Movimento 5 Stelle siano più impegnati a fare opposizione al Pd piuttosto che a Meloni”

Pinuccio, il fantasista della politica, predecessore di Meloni. Il ritratto di Veneziani

Di Marcello Veneziani

“Prendeva i suoi avversari come i suoi amici per il loro lato debole, capiva il punto che avevano più a cuore e cercava su quello un vantaggioso baratto. La sua politica era fatta d’impulsi e arabeschi; astuzia levantina unita a impulsività contadina. Terrone fin dentro il midollo, Tatarella aveva un forte e arcaico senso d’appartenenza, dei legami personali e tribali, territoriali e famigliari”. Il ricordo di Marcello Veneziani

Elogio dell’intesa e di chi andò Oltre il Polo. Così Violante ricorda Tatarella

“Tatarella pensava a un partito conservatore moderno, ovvero quello che sta cercando di mettere in piedi oggi Giorgia Meloni”, commenta con Formiche.net l’ex presidente della Camera. La sua lezione? “In Parlamento siedono persone che la pensano diversamente e che però devono trovare una soluzione che non sia imposta dal pugno sbattuto sul tavolo, ma figlia della capacità di cedere su alcuni punti per arrivare al risultato”

Perché al governo Meloni servirebbe lo scudo Tatarella. Scrive De Tomaso

A Giorgia Meloni, impegnata direttamente in numerose delicate partite nazionali e internazionali, servirebbe come il pane un Tatarella che dirigesse l’orchestra parlamentare di FdI e le parallele nomenklature regionali nell’esclusivo interesse di Palazzo Chigi e dell’intero governo. Il commento di Giuseppe De Tomaso

I compromessi si fanno in altezza non in bassezza. Sisci su Zelensky a Sanremo

Quella dello Zelensky dimezzato di Saremo è l’Italia a metà che non piace a nessun italiano. È: aiutiamo gli ucraini ma non troppo, quindi delude sia gli ucraini che i russi. È l’Italia in mezzo al guado, che non sa se andare a sinistra o a destra e finisce travolta dal fiume. Il commento di Francesco Sisci

Zelensky (non) a Sanremo. Perché la Rai stecca e Salvini canta vittoria

La tv pubblica ha deciso che il presidente ucraino interverrà con un testo letto dal conduttore Amadeus. Un compromesso al ribasso che fa felice il leader della Lega

Tatarella ritorna con il presidenzialismo. La versione di Malgieri

Di Pinuccio Tatarella, presidenzialista ante litteram, sembra ci si sia dimenticati proprio in relazione ad una battaglia politica che con passione ed intelligenza combatté con giornali, riviste, in piazza e in Parlamento fino alla prematura morte. Il ricordo di Gennaro Malgieri

Destra al governo, perché la lezione di Tatarella è (più) attuale. Speciale Formiche.net

Nell’anniversario della scomparsa del padre della destra moderna, che coincide con l’avvento del governo conservatore di Giorgia Meloni, Formiche.net dedica all’esponente politico pugliese uno speciale, per stimolare una riflessione sugli spunti di ieri e sulle esigenze di oggi (con un piglio poco commemorativo e molto di prospettiva)

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