Le elezioni sono più vicine. Le dimissioni del capo di gabinetto del ministro dell'Interno (consegnate ieri e accolte oggi) sono un fatto amministrativo ma hanno un valore politico enorme. Il prefetto Procaccini, nonostante alcuni ritratti agrodolci apparsi su alcuni quotidiani, è stato in questi anni uno dei più solidi pilastri del Viminale - e tanto più negli anni in cui…
Politica
Alfano si difende (ma non convince troppo) sul caso Kazakhstan
Dopo le dimissioni del suo capo gabinetto Giuseppe Procaccini, il vice premier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha riferito al Senato sul caso Shalabayeva, l'intrigo kazako che rischia di far cadere il governo. LA DIFESA DEL MINISTRO Della vicenda Shalabayeva - ha ribadito Alfano a Palazzo Madama - "non ero stato informato, non era stato informato nessuno del governo, non…
Non solo la fondazione, D'Alema e Amato lanciano il bis di Italianieuropei
Massimo D'Alema e Giuliano Amato raddoppiano. Se fino ad ora eravamo abituati a conoscere la Fondazione Italianieuropei, adesso, come hanno annunciato gli stessi D'Alema e Amato oggi nella sala convegni dell'Hotel Residenza Farnese, a Roma, esiste anche l'Associazione Italianieuropei. Ad illustrare la nuova iniziativa, oltre ai due ex presidenti del consiglio, c'era anche Andrea Peruzy, manager da anni impegnato al fianco…
Procaccini salta (sconfessando Alfano) e Renzi si scalda
Il ministero è salvo, il ministro non troppo e il governo barcolla. Le dimissioni del capo di gabinetto del Viminale, Procaccini, più che risolvere hanno ingarbugliato la vicenda kazaka che sta squassando il governo, e non solo il governo. Procaccini non è un mero funzionario dello Stato o delle Forze dell'ordine. Bensì, proprio perché è stato capo di gabinetto del…
Caso Kazakhstan: salta Procaccini, mozione di sfiducia contro Alfano
Giuseppe Procaccini, il capo gabinetto del ministro dell’Interno Angelino Alfano, si è dimesso. Già questa mattina indiscrezioni parlavano di un'assunzione di responsabilità da parte dei funzionari coinvolti nella vicenda che portò all'espulsione della moglie del dissidente kazako Ablyazov, Alma Shalabayeva, e di sua figlia Alua. Procaccini, che avrebbe deciso di dimettersi già ieri sera, è il primo a fare un…
F-35, è nato il Pd a 5 stelle
L'aula del Senato ha approvato la mozione di maggioranza sui caccia F-35 proposta dai senatori Luigi Zanda, Renato Schifani, Gianluca Susta e altri. Hanno votato a favore 202 senatori, contrari 55, astenuti 15. Bocciate le mozioni di Sel, del Movimento 5 stelle e dei dissidenti Pd (primo firmatario Felice Casson, che proponevano il blocco o la sospensione dell'acquisto del discusso…
Referendum radicali, torna la sintonia Berlusconi-Pannella
Coordinamenti regionali allertati per la raccolta di firme sui territori, sensibilizzazione verso la stragrande maggioranza dell'elettorato, mobilitazione su scala nazionale con i big in prima fila nello spendersi in prima persona. Il Pdl sui referendum radicali fa sul serio. E' sufficiente ascoltare le parole di Francesco Nitto Palma: “coi dirigenti del partito in Campania sono stato chiarissimo, gli ho detto che…
Repubblica e Unità cucinano Alfano e Bonino
"Nessuno tocchi Emma Bonino sul Kazakhstan", grida il radicale Marco Perduca dal suo blog su Huffington Post Italia. Un consiglio-avvertimento che non è molto seguito da quotidiani e opinionisti. E' il caso ad esempio di Marco Travaglio che oggi nel suo commento giornaliero sul Fatto Quotidiano intitolato "Kazaki & cazzari" definisce il ministro degli Esteri "uno dei personaggi politici più…
Calderoli, gli insulti di bassa lega in Paese involgarito
Per gentile concessione dell’editore e dell’autore, pubblichiamo il commento di Massimo Tosti uscito sul quotidiano Italia Oggi. Più che un razzista, Roberto Calderoli ha dimostrato di essere un pirla. Dare dell'orango al ministro Cécile Kienge non è stato un semplice infortunio (o una «battuta», secondo la derubricazione di alcuni suoi compagni di partito): è stata un'autentica sciocchezza che, oltretutto, dimostra…
Renzi si scopre labour per parlare alla pancia del Pd
Nell’autunno 2012 Matteo Renzi aveva lanciato l’assalto alla nomenclatura del Partito democratico sollevando la bandiera di una liberismo progressista alternativo allo statalismo, al dirigismo e al culto della spesa pubblica che permeava il Nazareno a guida Bersani. Oggi che le sue chance di vittoria sembrano non incontrare ostacoli, il programma del sindaco di Firenze si proietta in un orizzonte neo-laburista.…