Le frasi del ministro Crosetto sulla burocrazia italiana hanno aperto un confronto. Il problema sono le regole o i funzionari? Per Massimiliano Atelli, presidente delle commissioni Via-Vas e Pnrr-Pniec, va messo in discussione l’approccio metodologico, che è fatto culturale, stratificatosi nel corso dei decenni, e radicatosi diffusamente. Qualche proposta per uscire da questo vicolo cieco
Politica
Non basta stare all'opposizione per cambiar testa. La lezione di Galli
Il Professor Carlo Galli, ex deputato del Partito Democratico e confluito poi in Articolo 1, mette in discussione la buona riuscita del congresso indetto dal Partito Democratico, addentrandosi negli scenari europei e sullo scacchiere della politica internazionale
Più democrazia economica, il Pd volti pagina. I suggerimenti di De Tomaso
Più che insistere nella battaglia contro un neoliberismo che non c’è, il Partito democratico dovrebbe combattere per una democrazia economica tutta da costruire. Potrebbe presentarsi davanti agli avversari e al Paese come la forza delle pari opportunità sul mercato, contrapposta a una destra che difende privilegi più o meno corporativi. Il commento di Giuseppe De Tomaso
Il rapporto tra Meloni e comunità ebraica è più forte di tutti i dubbi
Oggi tutti prendono atto dell’assenza di pregiudiziali da parte dell’ebraismo nei confronti della Meloni, anche come forma di continuità con quel passato rappresentato dalla visita di Gianfranco Fini in Israele
Caro Conte, la politica estera non è un “menu à la carte”. Scrive Borghi (Pd)
Il punto non è tanto il leader 5S che ad Avvenire si è immaginato come novella edizione contemporanea di Mario Capanna. È il Pd. L’intervento su Facebook del senatore Enrico Borghi, membro della segreteria nazionale e responsabile politiche per la sicurezza del Partito democratico
Franceschini, l'endorsement a Schlein e le mosse nel Pd
L’ex ministro si spende in favore dell’ex vicepresidente della Regione: “Rappresenta la sinistra moderna, Bonaccini ceda il passo”. Con i 5 Stelle “saremo competitivi”. E Castagnetti: “smettiamo di essere autoreferenziali”
Lo spettro di Mélenchon sul Pd in via di rottamazione
È questo il destino che sembra attendere l’eventuale Pd della Schlein, la sua presumibile riscoperta della Cgil, il suo inesorabile abbraccio col Movimento 5 Stelle guidato dal camaleontico Giuseppe Conte. Il commento di Andrea Cangini
Quale identità per l'Italia? Ecco il vero problema del Paese
L’Italia può avere un unico progetto per il suo futuro: diventare un ponte tra Europa, Asia, Africa e America. In questo si dà anche un senso all’Europa al di là dei conti. Si contribuisce così al senso della Germania unitaria nuovo collante tra est e ovest di un continente che sta per diventare altro da sé dopo la fine della guerra in Ucraina. Senza l’Italia-ponte non solo il Paese ma anche l’Europa sono a rischio. L’analisi di Francesco Sisci
Sostegno all’Ucraina. Le (nuove) ambiguità di Conte sono un assist a Putin
Intervistato da “Avvenire”, il leader del Movimento 5 Stelle critica il governo Meloni per il sostegno militare offerto a Kyiv, glissa sulle responsabilità russe e agita il rischio escalation come fa la propaganda del Cremlino. Ecco cosa non torna
Finanziaria in ordine, ma occhio all'ondata Covid cinese. La versione di Cicchitto
L’ex senatore: “Meloni ha il merito di aver mantenuto i conti in ordine, malgrado tutto e nonostante gli alleati. Il che, di per se, non è un risultato da poco”. E sulle traversie nel centrosinistra: “Con quattro candidati, il Pd rischia di morire di primarie”