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L'equo compenso e il metodo della maggioranza. Parla Malagola (FdI)

Con 213 voti favorevoli passa la legge per l’equo compenso ai professionisti. La norma riguarda le aziende con 5o dipendenti o che hanno un fatturato da 10 milioni di euro. Il segretario della commissione Lavoro alla Camera: “Mi aspetto che il mercato del lavoro pian piano si allinei a un innalzamento degli onorari per i liberi professionisti e che recepisca le indicazioni contenute nella norma”

Un delirio il referendum contro l'invio di armi in Ucraina. La versione di Parsi

“Pensare che si possa vietare il sostegno ad un Paese invaso con un quesito referendario è una forma di deresponsabilizzazione dei decisori. I promotori? Sono gli stessi che si lamentavano della dittatura da Covid. Così formulato, la Corte avrà facilità nel respingerlo”. L’analisi di Vittorio Emanuele Parsi, docente all’Università del Sacro Cuore

Elly, la segretaria senza politica. Il corsivo di Cangini

C’è tutto, sui social di Schlein, tutto tranne quel che conta in politica. E non è dato sapere quali siano le posizioni del Pd in due ambiti non esattamente marginali della vita pubblica: la politica estera e di difesa e la politica economica

Governare è nominare, specie in uno Stato interventista. L'opinione di De Tomaso

Il borsino del comando è indicato in Italia soprattutto dal potere di scegliere gli amministratori delle aziende pubbliche. Per cambiare strada, servirebbe una cura dimagrante da parte dello Stato. Il commento di Giuseppe De Tomaso

Azione-Italia Viva, perché serve un partito alternativo al populismo. Scrive Bonanni

Deve prevalere la responsabilità, togliere gli ostacoli veri dal cammino e procedere ad una offerta politica aperta ai tanti cattolici, riformisti e liberali che in questi giorni stanno valutando il da farsi per approdare a soluzioni stabili di militanza unitaria. Il commento di Raffaele Bonanni

Xi volerà a Bruxelles. Sarà paciere o polarizzatore?

Via della Seta? Che bivio prendere tra Cina, Usa ed Europa

Giorgia Meloni chiamata a decidere sul rinnovo del Memorandum con Pechino. I dubbi del presidente del Consiglio e la necessità di non infrangere la solidarietà occidentale in un mondo in fiamme. Il commento di Giuseppe De Tomaso

Renzi e Calenda possono ancora convivere. Ferrandino spiega perché

Volano accuse pesanti tra i leader di Azione e Italia Viva. Il partito unico, che dovrebbe costituirsi a giugno, sembra un sogno remoto. Eppure, secondo l’eurodeputato di Renew Europe, ci sono buone motivazioni per costituire la “casa dei riformisti” anche in chiave Ue. “Il partito unico è la casa di tutti gli elettori che nella politica cercano moderazione e buon senso, non diktat continui”

Politici e social, la formula da sola non basta senza la credibilità

La Televisione, la Rete e il Territorio funzionano a meraviglia sempre che l’attore principale risulti credibile per gli utenti, altrimenti le piazze social e delle città rimangono vuote, viene meno la costruzione di una familiarità digitale che si riverbera anche nelle urne al momento del voto. L’analisi di Domenico Giordano

Si può essere filoeuropei senza essere antiamericani. Il corsivo di Cangini

Macron coltiva gli interessi francesi e con tutta evidenza il suo viaggio in Cina è servito ad accreditare una cinquantina di aziende del suo Paese più che la politica estera di Biden. Ma Macron è all’ultimo mandato, sogna pertanto di passare alla Storia. Ed è in questa chiave che va letto il suo disperato appello agli Stati europei. Il commento di Andrea Cangini

Quando Berlusconi disinnescò la mina leghista della secessione. Scrive De Tomaso

Il Cavaliere resta un leader divisivo e controverso, ma gli va riconosciuto di aver svolto un ruolo fondamentale, con la sua discesa in campo, a difesa dell’unità nazionale. Ecco perché secondo Giuseppe De Tomaso

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