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Il Fronte Popolare è alternativo al Centro. Il commento di Merlo

La logica e la deriva del “Fronte Popolare” è semplicemente alternativa rispetto a tutto ciò che è riconducibile al Centro, alla politica di centro, alla cultura di centro e, in ultimo ma non per ordine di importanza, al “metodo” di centro nella politica italiana. Il progetto patrocinato dal presidente di Anpi è frutto e conseguenza della massiccia radicalizzazione del conflitto politico che porta alla costruzione di cartelli elettorali dominati da un odio implacabile nei confronti dell’avversario-nemico. Un nemico che, di conseguenza, non può che essere annientato a livello politico e demolito a livello culturale e, purtroppo, anche personale. L’analisi di Giorgio Merlo

Phisikk du role - Salvini come Shiva il distruttore, nella Trimurti de noantri

Chi l’ha detto che la fuga degli “orbanisti” e dei Vox rappresenti per Giorgia Meloni un danno? Svuotando il suo Ecr degli anti-europeisti potrebbe avvicinarsi al Ppe, trovare forme collaborative e di nuova legittimazione. Un domani, chissà, qualcosa di più. Una second life europea, moderata al punto giusto, gioverebbe alla Trimurti italiana. L’affresco di Pino Pisicchio

Élite e popolo, due realtà in conflitto. La riflessione di Polillo

Si può stare con le élite o si può stare con il popolo. L’unico esercizio impossibile è avere il piede in due staffe. Essere portatori di quella concezione strabica della politica, secondo la quale si può dire o essere tutto e il contrario di tutto. Quel tempo è finito. Si è esaurito sulla risacca di un internazionalismo che le élite hanno praticato nel loro prevalente se non esclusivo interesse. Alimentando, alla fine, un risentimento sovranista. La riflessione di Polillo

Tra Starmer e Schlein non c'è nessuna affinità. Galli spiega perché

“Qualcuno vorrebbe dire che, visto che in Inghilterra vince la sinistra, quindi anche in Italia vincerà la sinistra. Si tratta di una tentazione molto forte che nasconde il fatto che la lunga strada per mettere in piedi una reale alternativa alla destra non è ancora stata imboccata”. Conversazione con il politologo Carlo Galli

Senza Vox, Meloni più vicina al Ppe. Per Castellani è una buona notizia

Il partito della destra radicale spagnola Vox abbandona il gruppo dei conservatori europei di Ecr, presieduto da Giorgia Meloni e aderisce alla formazione dei Patrioti di Orban. Per il presidente del Consiglio non è un male: lei dovrà scegliere ora di stare dalla parte della destra di governo, rafforzando la sua credibilità internazionale e sostenendo Ppe e Usula. Il commento del politologo della Luiss, Lorenzo Castellani

La gioia di Giorgetti, il casco di Pinotti, il caschetto di Bergamini. Queste le avete viste?

Si è chiusa la cessione della ormai ex compagnia di bandiera italiana a Lufthansa, e il ministro dell’Economia non contiene la gioia, mentre l’ex ministra della Difesa si mostra on the road a cavalcioni della moto con il marito. E poi la nuova (nuova?) passione dei politici: andare a controllare i cantieri. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Cosa succede in Ue dopo la mancata scissione di Ecr

Si inizia a ragionare di pesi e valori all’interno del nuovo euro-emiciclo formatosi dopo le elezioni europee dello scorso giugno. Ecco come

Se Macron ha fallito si capirà non oggi, ma nel 2027. Il corsivo di Cangini

L’impressione è che Macron abbia capito che il modo migliore per depotenziare la destra populista sia farla cimentare con la complessa arte del governo. In politica, teoria e pratica raramente coincidono e la demagogia di chi si trova all’opposizione è fatalmente destinata a scontrarsi con la realtà una volta assunte responsabilità di governo. Il commento di Andrea Cangini

Guerre, autonomia e premierato. Ecco cosa pensano gli italiani secondo Swg

Molti italiani sono favorevoli all’approvazione della riforma sul premierato, mentre la maggioranza ritiene che con l’autonomia le regioni del Sud vengano penalizzate. Tra i cittadini serpeggia l’idea che molte responsabilità sul conflitto in Medio Oriente siano riconducibili alle autorità israeliane. Cresce l’insofferenza sull’idea di inviare truppe in Ucraina. Lo studio di Swg

Vi spiego il possibile dialogo tra popolari e conservatori. Parla Mauro

Conversazione con l’ex ministro della Difesa: “Giusto aprirsi al rapporto con i conservatori perché è una novità dentro il panorama politico popolare, abituato a decenni di grande coalizione: quando i conservatori britannici partecipavano all’esperienza del gruppo popolare europeo, ovviamente le relazioni erano molto più equilibrate e anche il rapporto di grande coalizione si arricchiva nel rapporto con i popolari. Sarebbe un passo avanti significativo, secondo me, se Popolari e Fratelli d’Italia si parlassero in modo da riprodurre quella logica”

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