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Phisikk du role - La retorica di Borgo Egnazia e la sindrome da esclusione a Bruxelles

Un atteggiamento più diplomatico da parte della premier aiuterebbe. La polemica, il digrignamento dei denti, la risposta stizzita, che fanno parte dell’armamentario di una vita politica di opposizione, di esclusione, di trincea, non si addicono al linguaggio delle relazioni internazionali e soprattutto non aiutano a fare il capo del governo. La rubrica di Pino Pisicchio

La riforma dei Giochi è inevitabile. Ecco come secondo Pedrizzi

L’analisi di Riccardo Pedrizzi su come sia necessario rivedere l’attuale gestione del gioco d’azzardo, sia per rendere più efficace il processo di governance che per adattarlo al mutato contesto

Il cosciotto di Salvini, la torta di Ciocca, la racchetta di Letta. Queste le avete viste?

Il senatore di Forza Italia fa una foto alla festa dell’ambasciata americana, mentre torna sui social l’ex eurodeputato leghista che non è riuscito a tornare a Bruxelles. E poi un giovane tennista, no, non è Sinner… La rubrica fotografica degli ultimi sette giorni

L'aquilone politico di Marina Berlusconi che volteggia sull'Italia

La Cavaliera, Queen Giorgia e Lady Schlein: si potrebbero leggere seguendo questo accenno di trama, le affermazioni di Marina Berlusconi che stanno già avendo un impatto politico in progress. L’analisi di Gianfranco D’Anna

In Ue l'Italia avrà un ruolo primario, ma non grazie a Meloni. Alfieri spiega perché

Probabilmente all’esito delle trattative in Europa, l’Italia avrà un Commissario con un buon portafoglio ma questo prescinde dalle volontà del governo. Si tratta piuttosto del riconoscimento del peso politico che l’Italia ha sempre avuto in Ue. Meloni è isolata anche per via di alcune ambiguità che non ha chiarito interne alla maggioranza e nella famiglia politica dei conservatori a cui appartiene. Colloquio con il senatore dem, Alessandro Alfieri

Premierato e Autonomia differenziata. Tutti i dubbi degli italiani nello studio di Italpress

I cittadini italiani sono perplessi sulle riforme istituzionali del governo guidato da Giorgia Meloni. A dividere maggiormente è il premierato su cui il 43% degli intervistati si dichiara contrario, mentre solo il 29% a favore. L’elettorato leghista sull’elezione diretta del premier è più tiepido, mentre sbanca Fratelli d’Italia. Quasi l’80% degli elettori dem si dichiara contrario, così come sull’Autonomia. Lo studio di Euromedia per Italpress

Vi spiego perché Meloni (e l'Ecr) giocheranno un ruolo forte in Europa. Parla Carteny

“Di fatto l’Ecr è diventato il grimaldello con cui l’Italia di Meloni può giocare un ruolo da protagonista in Europa: la maggioranza all’europarlamento avrà bisogno di voti in molte questioni. Il governo italiano, che raccoglie nella stessa coalizione anche i popolari con Forza Italia e le destre identitarie con la Lega, si propone anche come forza mediatrice in Europa, dove è importante tenere aperto il dibattito tra gli eurogruppi e le delegazioni nazionali”. Conversazione con il docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma

Forza Italia segua Marina e si intesti la battaglia sull’eutanasia. La versione di Cangini

Sarebbe bello se Forza Italia si intestasse una battaglia politica per dar corso alle disposizioni della Corte Costituzionale e alle aspettative di migliaia di italiani sull’eutanasia. Sarebbe una scelta coerente con l’identità del partito e sarebbe anche una scelta popolare. Il commento di Andrea Cangini

Von der Leyen vince in Ue, ma Meloni non perde. Gli scenari di Castellani

In vista del Consiglio europeo, Meloni riferisce alla Camera e al Senato ma pare piuttosto innervosita dai risultati dei doppi turni in alcune città importanti e, soprattutto, da come si stanno svolgendo le trattative a livello europeo. La tecnica del “muso duro” le serve per alzare la posta: l’obiettivo è ottenere o la vicepresidenza della Commissione o un Commissario di peso. Sostenendo Ursula, al di fuori della maggioranza, può diventare determinante. Ma serve pazienza. Colloquio con il politologo Lorenzo Castellani

Meloni contro i caminetti Ue, così vincerà l'astensionismo

Nelle comunicazioni alla Camera in vista del consiglio europeo, la premier difende il risultato elettorale e annuncia che non farà passi indietro circa le proprie convinzioni solo per strappare un incarico che “all’Italia spetta di diritto, in quanto paese fondatore”

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