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Sul caso Almasri la temperatura salirà, e non per l'effetto serra. Scrive Arditti

La decisione del Tribunale dei ministri, archiviazione per la premier e richiesta di autorizzazione a procedere per Piantedosi, Nordio e Mantovano, appare fragile nel merito, perché contraddice la logica di un governo che opera in modo coordinato. Separare Meloni dai suoi ministri è un’ipotesi che non regge alla prova dei fatti politici. Uno scontro, quello tra magistrati ed esecutivo, che non si esaurirà con il caso Almasri e che continuerà a segnare il dibattito pubblico italiano

Roma e Belgrado, tutti i dossier della visita di Meloni in Serbia

Giorgia Meloni, sarà oggi a Belgrado per incontrare, alle 18:30, il presidente Aleksandar Vucic. Per molte ragioni la Serbia va avvicinata all’Ue, traccia di cui Roma è ampiamente consapevole: per il suo contributo valoriale sulle riforme, per la capacità di trainare altri Paesi in un’ottica comunitaria sulla difesa, per la possibilità di migliorare gli scambi commerciali e la strategia contro l’immigrazione illegale

Paese sicuro o non sicuro? La sentenza della Corte di Giustizia Ue sui migranti letta da Polillo

I giudici della Corte di giustizia si sono attribuiti compiti che non competono alla magistratura e che quest’ultima non sarà in grado di svolgere, non avendo a disposizione i relativi strumenti. Con il rischio di determinare un contenzioso perenne nel definire la natura del singolo Paese di provenienza. “Sicuro o non sicuro?”: questo il problema. L’analisi di Gianfranco Polillo

Opposizione, perché da democristiano rimpiango il vecchio Pci. La versione di Merlo

Confrontando i rispettivi comportamenti politici e concreti, non solo cresce il rimpianto del ruolo e della cultura di governo della Dc – anche da parte dei suoi storici detrattori, tutti riconducibili alla cultura della sinistra italiana – ma, al contempo, aumenta in modo esponenziale il rimpianto di quel grande partito d’opposizione, il Pci, che anteponeva spesso gli interessi generali al mero tornaconto di partito

La pasta di Lollobrigida, il ponte di Salvini, il cruciverba di Donzelli. Queste le avete viste?

Il ministro dell’Agricoltura ha presentato l’iniziativa “La pasta. Integratore di felicità”, mentre il ministro dei Trasporti posava con il plastico del Ponte sullo Stretto di Messina. E Giovanni Donzelli in spiaggia mostra l’enigmistica tricolore

È un'altra Italia con Giorgia Meloni. The Times elogia il governo

Lucas cita la schiettezza della premier e la sua storia grintosa che “riscuotono un grande successo, è anche la prima leader italiana eletta da decenni a fare una figura seria sulla scena internazionale, adottando una posizione decisamente amichevole nei confronti del team di Trump”. Inoltre le sue posizioni sull’immigrazione sono ora diffuse in Europa

Col nuovo manifesto, i valori di Forza Italia saranno patrimonio del centrodestra. Parla Nevi

Forza Italia si prepara a lanciare a settembre un nuovo manifesto valoriale. Un ritorno all’identità originaria, aggiornata alla sfida del presente: più libertà, più sicurezza, più merito. Raffaele Nevi, deputato azzurro, portavoce nazionale del partito, racconta a Formiche.net cosa rappresenta questo nuovo passaggio

All'Italia serve una rotta, non riforme usa e getta. Il commento di Sisci

Forse bisognerebbe pensare non a riforme usa e getta, ma a progetti di lungo termine, di cosa vuole essere l’Italia. Con una rotta tracciata certo c’è comunque il rischio del naufragio. Ma senza rotta il naufragio è certo. Il commento di Francesco Sisci

Ecco perché l'Italia dei borghi rischia di sparire. L'opinione di Pedrizzi

Le aree ultra-periferiche offrono una migliore qualità della vita e migliori condizioni per allungarla. Solamente questo punto di forza avrebbe dovuto spingere i ricercatori del Psnai quantomeno a porsi delle domanda, se non, addirittura, a suggerire alla politica di dirottare quante più risorse possibili proprio verso queste piccole comunità. L’opinione di Riccardo Pedrizzi

Perché il “metodo” Roma capitale ora va applicato a premierato e giustizia. Scrive Sterpa

Di Alessandro Sterpa

Il Consiglio dei ministri ha appena approvato un disegno di legge costituzionale che riguarda l’organizzazione e l’autonomia di Roma Capitale. È fondamentale sottolineare il metodo con cui si è arrivati a questo testo: un confronto aperto e libero che ha visto al tavolo delle riflessioni politica, istituzioni e tecnici. Ora ci si chiede cosa possa ostacolare un approccio simile anche per le altre riforme costituzionali ossia “premierato” e riforma della giustizia. L’analisi di Alessandro Sterpa, professore di Diritto costituzionale all’università della Tuscia

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