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Berlusconi e l'estraneità alla politica come chiave del suo successo. Il ricordo di Ignazi

La chiave del successo, il bifrontismo, la capacità di catalizzare il consenso e soprattutto la disintermediazione come cifra politica. Si rivolgeva direttamente alle persone, essendo anche un mago della televisione. Meloni ha raccolto una parte del suo elettorato ma ha tratti stilistici differenti. Conversazione con il politologo Piero Ignazi, a un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi

Ecr di Meloni cambierà il paradigma europeo. Procaccini spiega come

“Qualcuno ha pensato che Giorgia Meloni fosse solo una piccola sovranista e invece abbiamo appurato che rappresenta proprio un nuovo paradigma della destra europea”, spiega a Formiche.net Nicola Procaccini, non solo co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, ma uno di quelli che a Bruxelles ha lavorato da tempo per una legittimazione (politica e personale) dinanzi ai vertici europei

Tutte le ragioni di Schlein per festeggiare. Parla Parisi

Elly Schlein ha tutti i titoli per godersi questo risultato. È vero che il polo capeggiato da Meloni esce dalla competizione meglio dall’ancora ipotetico campo largo, ma i partiti e i leader che avevano sfidato il suo Pd ne escono indiscutibilmente disfatti. I partiti del centrodestra sono serenamente divisi sul futuro e rissosamente aggrappati al presente. Il Movimento 5 Stelle è ridimensionato ma faticherà ad essere junior partner. E ciò che sta accadendo in Francia ci dice tanto sull’Occidente. Intervista all’ex ministro e docente universitario, Arturo Parisi

Tertium Polum non datur. Il sistema politico resta bipolare

Si prospetta per Azione, Italia Viva e Più Europa la possibilità di una palingenesi e la prospettiva di un nuovo Asinello (la creatura politica che a suo tempo fece capo a Romano Prodi) o, meglio, di una nuova Margherita. Un partito, cioè, strutturalmente alleato al Pd. Questo dicono i risultati delle elezioni europee. Tertium Polum non datur. Il commento di Andrea Cangini

Macron non si illuda. Così la Destra "impresentabile" renderà la Francia meno precaria. Scrive Malgieri

Attorno al trenta per cento del Rassemblement si sta coagulando una coalizione che Macron vorrebbe battere unendo il suo 15% a “toute le monde politique”, compresa la sinistra che per poco non l’ha scavalcato, ma il minestrone è indigesto in Francia di questi tempi e volentieri la gauche ne farà a meno. Il commento di Gennaro Malgieri

Perché l'asse Meloni-von der Leyen conviene a entrambe. Parla Palano

Il risultato uscito dalle urne ci consegna un quadro nel quale sono le persone a prevalere, più che i partiti in sé. Dalla personalizzazione, l’unico che viene penalizzato è il Movimento 5 Stelle, il grande sconfitto. Questo, nei rapporti con i dem, lo indebolisce ulteriormente e lo rende un partner meno appetibile. La Lega a traino Vannacci potrebbe essere un’insidia per il governo e a Meloni conviene l’asse con von der Leyen. Conversazione con Damiano Palano, politologo e direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

La vera eredità politica di Silvio Berlusconi è la continuità

Ad un anno dalla scomparsa, ad 86 anni, il quattro volte presidente del Consiglio sarà solennemente commemorato con una cerimonia religiosa nella cappella privata della storica residenza di Villa San Martino, ad Arcore. Una scomparsa politicamente caratterizzata dalla perpetuazione della sua azione politica. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Verso il G7 tra Mediterraneo, Africa e IA. Chi c'è e di cosa si parlerà

Africa, Mediterraneo, Ucraina, IA: sono i quattro macro temi che spiccano nell’agenda dell’evento in Puglia. Le questioni finanziarie saranno trattate in linea con la tradizione del G7 che nasce come tavolo di consultazione in campo economico, il tutto connesso a temi globali come la sicurezza economica, la transizione energetica, la protezione dell’ambiente

Il Parlamento Ue non è stravolto, ma la politica sì. Parla Martinelli (Milano-Bicocca)

Dopo il voto, i passi tecnici saranno la proclamazione degli eurodeputati e la formazione dei gruppi, dopodiché si passerà al lato più politico: la scelta di un nome per la presidenza della Commissione e a seguire tutti i commissari, che dovranno essere poi votati dal Parlamento Ue. Nel mezzo, un cambiamento del quadro politico inedito, le cui conseguenze non sono del tutto prevedibili. Conversazione con Claudio Martinelli, Università di Milano-Bicocca

La non solitudine dei numeri elettorali. L'analisi di Polillo

L’Italia ha dato prova di stabilità politica, specie se paragonata a quanto accade in Francia o nella stessa Germania. Il sistema politico si è sviluppato in un format maggioritario: con due partiti pivot dei relativi schieramenti. Il che è un bene, ma a condizione che il confronto, anche duro, cessi di essere sul passato, ma abbia il respiro che meritano le inquietudini del futuro. L’analisi di Gianfranco Polillo

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