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Il day after dei politici nelle pagelle di Carlo Fusi

Il day after dei leader politici nostrani è il modo migliore per testare la qualità dei personaggi, la loro tempra e il loro spessore sia umano che politico. E soprattutto serve per capire cosa attende l’Italia in una fase, di nuovo, dove moltissimo è cambiato ma alcuni vizi di fondo del carattere nazionale rimangono. Il mosaico di Fusi

Otto segnali inequivocabili che gli italiani hanno mandato alla politica. Scrive Alli

Il partito di maggioranza relativa, con il 36%, è quello degli astenuti. Monito grave ad una classe dirigente che, se non darà segnali di serietà, professionalità e coerenza, porterà i votanti sotto il 50%. Ancora oggi il Governo e il suo Presidente del Consiglio godono di una fiducia superiore al 60%. Vedremo chi trarrà le conseguenze da tutto questo. Potrebbe essere proprio Giorgia Meloni a sposare la cosiddetta “agenda Draghi”. Il commento di Paolo Alli, presidente di Alternativa Popolare

Ma quale fallimento, il Terzo polo è la vera novità. Pastorella spiega perché

“Abbiamo vinto la battaglia fatta contro di noi sul cosiddetto voto utile; quel 7,7% è dignitoso e non è un fallimento”.
Intervista alla vicepresidente di Azione, neo deputata del Terzopolo

Cosa abbiamo imparato in questa notte elettorale

Durante una election night co-organizzata da Formiche con Binario F, Youtrend, Will Media, Fondazione Italia Digitale, sono emerse alcune novità, abbiamo imparato una lezione (mai dare per finito Berlusconi, capitolo XXII), e sono crollate alcune certezze. Nota positiva: si è parlato molto di politica estera. Ma per ragioni che poco hanno a che fare con gli elettori

Come si formerà il nuovo governo. Le istruzioni di Celotto

Toccherà al centrodestra, probabilmente, indicare un premier (o una premier) e formare un governo, ma bisognerà aspettare ancora almeno fino al 13 ottobre per sapere qualcosa di più. Scrive Alfonso Celotto

Al Pd serve un trauma, Letta troppo generoso. Parla Parisi

Il Partito democratico cambierà di nuovo la sua guida, dopo il passo indietro di Enrico Letta annunciato questa mattina nella conferenza stampa post-voto. Eppure, forse il partito ha bisogno di un vero trauma per innescare una riflessione al prossimo Congresso. Conversazione con Arturo Parisi, già ministro e fondatore dell’Ulivo

Peggio del papeete di Salvini. Così Letta ha perso le elezioni (e il Pd) secondo Calise

Il sociologo e politologo Calise: “Il Pd ha perso la fiducia, punto, perché è un partito che non riesce ad esprimere una leadership, una visione e una capacità di alleanze”. E sulla scelta strategica non fa sconti: “Un partito che alla vigilia delle elezioni rompe le alleanze che ha portato avanti con successo nelle città ha una vocazione al suicidio”

I non votanti, un fantasma che presto scompare. La riflessione di D'Ambrosio

Riuscirà il nuovo Parlamento a elaborare e varare una legge elettorale degna di un Paese autenticamente democratico e dedito al bene pubblico? Non solo. Riusciranno i cittadini a ritornare a forme rinnovate di formazione e partecipazione politica per cambiare la legge elettorale e determinare una migliore classe politica?

Tasse, sanità e Rdc. Il programma di Fratelli d'Italia raccontato da Fratelli d'Italia

“Pronti a risollevare l’Italia” è il titolo del programma del partito di Giorgia Meloni, con priorità che vanno dal fisco al Pnrr, dalla sanità all’energia. Dove si annuncia subito un’unità di crisi per contrastare il caro bollette che arriverà tra l’autunno e l’inverno. Ecco il programma raccontato dalle voci di Fratelli d’Italia

Riuscirà Meloni a unire l’Italia? Il commento di Sisci

Per la vincitrice la grande sfida politica è tutta diversa dal voto. Per riuscire a governare la leader di Fratelli d’Italia dovrà tenere conto non solo degli equilibri interni con gli alleati, ma anche con le opposizioni e con i convitati di pietra esterni, ossia i mercati internazionali

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