Secondo il condirettore di Libero il centrodestra dovrebbe riscrivere le regole assieme al centrosinistra, ad esempio sulla legge elettorale. “Questa volta, dovesse vincere, dovrebbe avere la forza e la maturità di creare un clima di base, cioè di smussare le polemiche con la sinistra”
Politica
Maggioranza Quirinale, quali possibili scenari post voto
Secondo i sondaggi e gli ambienti parlamentari per l’esito delle politiche del 25 settembre influirà l’opinione pubblica che ha determinato la maggioranza spontanea dei parlamentari per la rielezione di Mattarella. Gli scenari ipotizzabili sono tre: se vince il centrodestra Giorgia Meloni metterebbe all’angolo Salvini e Berlusconi. Se vince il centrosinistra o si pareggia torna in scena Draghi. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Perché l'accordo Calenda-Letta è più che buono per il Paese. Scrive Polillo
L’accordo tra Carlo Calenda ed Enrico Letta è buono, innanzitutto, sul piano programmatico. L’esperienza di Mario Draghi non rappresenterà una “parentesi” da dimenticare, al contrario, delineerà le coordinate future. Il Paese ha un bisogno oggettivo di governo e alla fine si affermeranno quelle forze politiche che, meglio di altre, ne sapranno declinare le necessarie funzioni. L’analisi di Gianfranco Polillo
Che significa essere conservatori? Un dibattito e qualche precisazione
Un conservatorismo creativo, ma anche “ecologico” si profila sullo stanco orizzonte delle idee come elemento di innovazione? Bisogna crederci. Diversamente quel sentimento della vita che va preservato attraverso le istituzioni pubbliche potrebbe affievolirsi fino a venire meno. Con tutte le conseguenze prevedibili. L’analisi di Gennaro Malgieri
Carlo C e la borghesia che non c'è
Calenda è certamente una delusione per molta di questa borghesia, se ancora possiamo chiamarla così. Ma questa Madama Borghesia, diciamo la verità, fa abbastanza schifo. Il corsivo di Roberto Arditti
Letta-Calenda, per Urbinati accordo appena sufficiente. E sul M5S...
La politologa e docente: “L’accordo è insoddisfacente per un elettore di centrosinistra (specie sul versante delle politiche sociali di cui ci sono solo piccoli accenni). Pare più un’alleanza elettorale, ma il collante per uno schieramento di centrosinistra non può essere soltanto il muro contro le destre”
Gli errori che il centrodestra (e Meloni) non deve commettere. La versione di Campi
“Meloni è giovane ma è in politica da anni, ne conosce bene i meccanismi e gli anfratti. Sa fino a che punto ci si può spingere senza farsi male”. E il centrodestra? Nessuno deve pensare di poter imporre scelte o dare le carte senza consultare i partner di coalizione. Conversazione con Alessandro Campi, docente di Storia delle dottrine politiche nell’Università di Perugia
Cosa prevede il patto elettorale tra Calenda e Letta. Il testo
Il Partito democratico e Azione/+Europa hanno firmato un patto elettorale per presentarsi assieme alle prossime consultazioni politiche. Cosa prevede? Tutti i dettagli
La strage di Bologna e le sfide della democrazia. Scrive Pasquino
Non ho mai avuto nessun dubbio che il più grave fatto di sangue della storia dell’Italia repubblicana doveva essere inteso come attentato alla democrazia e come volontà di colpire la sinistra nel suo luogo simbolo del buongoverno. La democrazia italiana ha vinto quella sfida, ma le sfide non finiscono mai. Il commento di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei e professore emerito di scienza politica
Un patto atlantico per saldare il centrodestra. Parla Adornato
Intervista all’intellettuale, cinque legislature da deputato e riferimento nel centrodestra. Tardi per le bandierine di partito, dalla coalizione serve una prova di maturità. Ucraina e atlantismo in cima al programma, il resto viene dopo. Meloni? È la Marcell Jacobs della politica italiana, ma prima del traguardo c’è qualche ostacolo