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Dopo due mesi Grillo ritrova la voce sull’Ucraina e parla russo e cinese

Uno-due sul “sacro blog”: invocato lo smantellamento dell’esercito sul modello Costa Rica (per Roma, per Kiev o per entrambe?) ed elogiato l’“approccio pacifico” della Cina. Che ne pensa il M5S di Conte, che ha recentemente deciso di pagare il fondatore affinché amplifichi sul suo sito la diffusione dei propri messaggi?

Draghi (di nuovo) a Palazzo Chigi? Wishful thinking

Nessuno lo sa. Alcuni assicurano che dopo le elezioni la friabilità di centrodestra e centrosinistra emergerà in modo palese e che dunque si tornerà a chiedere a Draghi di restare al suo posto. Nelle condizioni attuali, più che una prospettiva politica sembra un wishful thinking. Il mosaico di Carlo Fusi

Salvini; Meloni

Meloni costruisce la classe dirigente. Salvini crolla. E in Sicilia... Parla Palano

Il politologo e direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: “In passato, la Lega ha imposto candidati per sbarrare la strada a Fratelli d’Italia per evitare che il partito di Meloni acquisisse più peso. Se così dovessero fare in Sicilia, sarebbe politicamente un suicidio”

Se in Francia la sinistra ha poco da brindare

Di Domenico De Masi

Calici in su per la sinistra di mezza Europa, Italia inclusa: Macron ha battuto la sovranista Le Pen. Ma dal voto francese ci sono diversi segnali che dovrebbero invitare, se non al silenzio, almeno alla cautela. La versione del sociologo Domenico De Masi

Phisikk du role - Il 25 aprile e il senso di Alcide per la comunicazione

De Gasperi descrisse la cifra dell’antifascismo dei democristiani, che restò sempre irriducibile e consentì l’approdo democratico di fasce importanti della società italiana sicuramente anticomunista e moderata. Tra i meriti immensi di questo grande statista italiano c’è quello di aver capito il senso pedagogico della democrazia e delle sue conquiste. Male non sarebbe tornarci un po’ su, oggi. La rubrica di Pino Pisicchio

Greta è la migliore amica di Putin. Arditti spiega perché

La tragedia ucraina potrebbe servire per fare piazza pulita di luoghi comuni che poco hanno a che fare con la realtà planetaria, primo fra tutti quello di un volonteroso quanto ingenuo ambientalismo, che accanto a battaglie sacrosante in questi anni ha finito per fare il gioco dei grandi inquinatori del nostro tempo, che sono poi anche i nuovi ricchi del pianeta nonché i nemici irriducibili della democrazia

Una lezione kantiana per i pacifisti d'antan

Non tutti i pacifisti sono ingenui, non tutti gli “interventisti” hanno senno. C’è ancora speranza di sfuggire al bianco e nero del surreale dibattito italiano sulla guerra russa in Ucraina. Il commento del professore Gianfranco Pasquino

Non è pace la resa all'aggressore. Mattarella e il 25 aprile letti da Cazzola

Un popolo ha il diritto di difendere con le armi la sua libertà e il Presidente della Repubblica col suo discorso sulla Festa del 25 aprile ha saputo ancora una volta essere all’altezza del suo ruolo. Ce ne era la necessità, per togliere di mezzo tante ambiguità introdotte nel dibattito sulla guerra in Ucraina dai “pacefondai”

Perché ricordare la politica estera di Fanfani, Mattei e Moro

Di Giancarlo Chiapello

Appare in tutta la sua gravità lo schizofrenico allontanamento della sedicente Seconda Repubblica dalla tradizionale politica estera democristiana ben riassunta da Amintore Fanfani: “La politica estera di pace, di solidarietà, di integrazione che la Dc postula per l’Italia, è l’unica che si confaccia allo sviluppo della politica che la Democrazia cristiana postula per il progresso della società italiana…”

Kiev, la Nato e la stamina Draghi. Parla Dini

L’ex premier sussurra al premier attuale. Lamberto Dini applaude Mario Draghi, “ha stamina”, e guarda alla sua visita a Kiev: mandiamo armi a Zelensky. In Italia governo blindato, in Francia Le Pen spacciata (memo per la destra di qui)

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