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Fitto, l'uomo di mediazione che tesse la rete di Meloni in Ue. Parla Pittella

Fitto è un ministro molto autorevole, che si è distinto per un grande lavoro in Italia e in Europa. In Ue, fra l’altro, è stato capace di far eleggere uno dei vicepresidenti con l’appoggio del partito popolare. Dunque anche sotto questo profilo è importante un profilo come il suo in Europa per Meloni. È un profilo di mediazione e non di scontro. Ora dovrà lavorare su Pnrr, coesione e transizione energetica. Colloquio con l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella

Lungimiranza e determinazione, perché Fitto è l'uomo giusto in Ue. Scrive Lucaselli

Di Ylenia Lucaselli

Determinazione, tenacia e lungimiranza e capacità di visione sono gli elementi di spicco dell’azione politica e della capacità di Fitto. Proprio per questo è diventato in pochissimo tempo una figura centrale nel governo Meloni, dando una sua interpretazione del Sud alla quale nessun ministro in realtà era mai arrivato. Quella di Fitto è una figura che anche in Europa è fondamentale per la sua autorevolezza e per la capacità di saper mettere attorno a un tavolo persone con sensibilità politiche diverse e fare in modo che fra loro ci sia innanzitutto la visione chiara dell’obiettivo da raggiungere che è il benessere dei cittadini europei

Perché Fitto in Ue è una risorsa per l'Italia. La versione di Sanza

Prudente, attento e riservato, Raffaele Fitto, date le circostanze storico-politiche in cui viviamo e il suo ruolo nel governo italiano,  è l’uomo giusto al posto giusto e nel momento giusto. Penso che possa illuminare anche tutte quelle eventuali zone d’ombra che nella formazione della maggioranza del governo Ursula bis possono essere ricadute sull’Italia. Conversazione con il parlamentare democristiano Angelo Sansa

Grillo e il M5S a posto fisso di Conte. La versione di Sisci

La questione è antica. È quella del nobile assenteista e del mezzadro coltivatore. Il nobile conserva la proprietà solo se ha il potere di cambiare il mezzadro usando una sua forza esterna (la guardia regia o chi per loro). Ma senza tale forza il mezzadro è il vero padrone e il nobile può solo cercare di avere qualcosa di più in cambio (che senza forza sarà sempre di meno). Grillo è il nobile, Conte il mezzadro…

Il dialogo conservatori-popolari? Sempre aperto. Parla Fidanza

“Nel 2019 FdI, che pure faceva opposizione dura al governo giallorosso, non creò alcun problema a Paolo Gentiloni. Sono le classiche partite su cui l’interesse nazionale dovrebbe prevalere. Se così non fosse sarebbe un grave errore da parte del Pd”. Conversazione con il Capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento Europeo

Phisikk du role - La Democratura dei cesari

Il sondaggio dell’università di Urbino sul rapporto tra elettori, partiti e leader certifica quello che respiriamo ogni giorno: polarizzazione, cancellazione delle sfumature e della complessità, cesarismo imperante, svuotamento della democrazia dei partiti, egemonia dei social nel processo di informazione. Polveri sottili che ci contaminano fino all’assuefazione. Confessiamolo, abbiamo vissuto stagioni migliori. La rubrica di Pino Pisicchio

Sulle pensioni omologare pubblico e privato, ma occhio agli equilibri di bilancio. Parla Sacconi

Per il governo le pensioni rappresentano una ragione di equilibrio di finanza pubblica soprattutto nel lungo periodo e nel breve il modo migliore per controllare la spesa è favorire il rinvio della pensione per chi può rimanere al lavoro. Avrebbe senso parlare anche di statali molti dei quali vorrebbero rimanere al lavoro. Almeno su base volontaria si potrebbero omologare le età tra pubblico e privato. Colloquio con l’ex ministro Maurizio Sacconi

Vi racconto le baruffe d’estate sull’autonomia differenziata. Scrive Polillo

Sarà necessario rinunciare a ogni proposito riformatore? Non necessariamente. Si tratterà soltanto di rimanere con i piedi per terra, calibrando opportunamente gli interventi, al fine di evitare inutili scossoni politici, destinati a mettere in forse i risultati finora raggiunti. Che un’improvvida eterogenesi dei fini potrebbe rovesciare a tutto vantaggio di concorrenti esteri, che non aspettano altro che il momento migliore per rifarsi. L’opinione di Gianfranco Polillo

Occorrono politiche lungimiranti per ridurre il debito. Scrive Bonanni

Le forze politiche bipolari, ciascuna attraversata da componenti demagogiche e populiste, non sembrano in grado di adottare politiche lungimiranti. Ed è necessario per le realtà consapevoli, pur collocate in schieramenti opposti, trovare insieme delle coordinate politiche per cambiare la visione economica e sociale del Paese, per restituire senso alla politica. La ricetta di Raffaele Bonanni

Vi racconto il “miracolo previdenziale” che Salvini non compirà

Su quota 41 Salvini dovrà innestare la retromarcia. A colpire, però, è un paradosso. La sua irresponsabilità contabile ha come contraltare naturale la doverosa responsabilità di Giorgetti, il dirigente più autorevole della Lega salviniana. Un paradosso che ben rappresenta l’atteggiamento bifronte del partito: una Lega di lotta che a forza convive con una Lega di governo. L’opinione di Andrea Cangini

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