Forse è davvero ora di riparlare di presidenzialismo perché l’Italia ha bisogno di decisioni, di tempi di reazione adeguati alla situazione internazionale ed europea con persone che abbiano il coraggio di prendere decisioni senza rimanere impigliate nell’eterno scontro tra partiti, correnti, gruppi e sottogruppi e la necessità di centellinare nomine e responsabilità, insomma di accontentare sempre tutti
Politica
Covid-19 e fine del patto sociale?
La necessità di gestire la pandemia ha alterato il rapporto fra diritto e politica e ha disegnato un nuovo assetto istituzionale dagli effetti imprevedibili sul lungo periodo. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital law nel corso di laurea in Digital marketing, Università di Chieti-Pescara
Phisikk du role - La Leopolda e il partito di Ferragnez
Mentre Matteo Renzi dalla Leopolda punta le vele verso l’Isola che non c’è del centro liberal-democratico, ci sarebbe un partito che vale 36 milioni e mezzo di followers in due, quello dei Ferragnez. Se portassero al voto anche solo un terzo dei loro followers farebbero numeri da Democrazia cristiana dei tempi d’oro
Draghi è la Quarta Repubblica. La versione di Alli
Una Quarta Repubblica è ormai alle porte, e Draghi ne è il timoniere naturale. A Palazzo Chigi più che al Quirinale. Purché non esca di scena: è un lusso che l’Italia, e i partiti, ora non possono permettersi. Il commento di Paolo Alli
Un centro con Renzi? No grazie. E Gentiloni al Quirinale. Parla Richetti (Azione)
Il senatore di Azione sull’ipotesi di un nuovo schieramento che comprenda Italia Viva, +Europa e il partito di Toti. “L’Italia non chiede un partito di centro, chiede coraggio, coerenza e competenza. Azione si è proposta come soggetto politico con una connotazione ben precisa che si incardina su questi pilastri”. E il Pd? “Se pensa di inglobare i populisti nel campo progressista, noi non ci stiamo”
Dal Re al Presidente. La nascita della Repubblica raccontata da Celotto
Giugno 1946 fu un mese intensissimo per lo Stato italiano, quasi pirotecnico. Bisognava votare il referendum istituzionale, dopo mesi di attesa e di dubbi. La spaccatura era profonda non soltanto fra i partiti, ma anche sul territorio. Pubblichiamo un estratto del volume “L’enigma della successione. Ascesa e declino del Capo da Diocleziano a Enrico De Nicola” (Feltrinelli), del costituzionalista Alfonso Celotto
Le zuffe tra partiti rischiano di bruciare l'ultima istituzione rispettata, il Quirinale
Esaurito il periodo dell’appeasement che favorì la scelta di Draghi, le forze politiche hanno ripreso a combattersi. Ma prima che sui nomi, che vengono gettati nell’arena per essere bruciati, bisognerebbe discutere di metodo per l’elezione del successore di Mattarella. Invece prevale l’ipocrisia di chi rinvia tutto a gennaio. Il mosaico di Fusi
Il napalm contro i no-vax. La nuova pièce (o è una replica?) di Vincenzo De Luca
De Luca è cresciuto con una visione ideologica della politica (con il suo Pci) per passare negli anni da amministratore a una visione pedagogica (quando ammoniva i “cafoni e imbecilli” che non rispettavano le regole del vivere civile). Ormai ha virato verso una drammaturgia pensata e declamata per alimentare il suo personaggio. Un ritratto di Domenico Giordano di Arcadia
Ecco chi e come si occupa dell’Italia nel Partito comunista cinese
Un rapporto Sinopsis/Gcrl Marco Pannella accende un faro sulle agenzie di influenza di Pechino e sulle loro operazioni nella politica parlamentare e locale del nostro Paese. Tutti i dettagli
A destra Giorgetti, a sinistra Franceschini. E Cartabia... Le pagelle ai ministri
Per gli elettori della coalizione di centrosinistra Franceschini è l’uomo della riapertura di musei, cinema e teatri. Bene Orlando e Lamorgese. A destra trionfa il numero due di Salvini. Graditi anche Gelmini e Brunetta. La guardasigilli piace “perché non ha un approccio ideologico”, dice il direttore scientifico di Ipsos Enzo Risso
















