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Chi si fida di Giorgia Meloni? La riflessione di Sisci

Meloni dovrebbe fidarsi dello Stato e forse mettere in ordine certi suoi affari di famiglia. Si prenda gente nuova, cambi registro su tutti i punti dolenti e forse, solo forse, avrà una chance

Manovra, direzione giusta. Pensioni? L'età aumenterà. La versione di Tria

La procedura d’infrazione non è un dramma così irrisolvibile per l’Italia. Ora occorre dare una prospettiva di medio respiro. L’età pensionabile dovrà aumentare e gli assegni dovranno essere commisurati agli effettivi anni di servizio e contribuzione. Ritocchi alle aliquote necessari, ma occhio alla flat tax. Bene gli aiuti alle famiglie, ma occorre trovare le coperture finanziare nelle pieghe del Bilancio e nel taglio alle detrazioni. Colloqui con l’ex ministro Giovanni Tria

L’accoglienza tiepida ai buoni propositi di Draghi. L’opinione di Guandalini

L’Unione europea è priva di ambizioni. Tra le nazioni prevale la difesa dell’orticello di casa. Per cantierare le riforme dell’ex capo della Bce occorre volontà, solidarietà e responsabilità. Perché i leader europei non hanno offerto a Super Mario la presidenza del Consiglio europeo? Il valore di sostenere unitariamente la candidatura di Fitto. L’opinione di Maurizio Guandalini

Il campo largo e il centro rinnegato. Scrive Giorgio Merlo

Un blocco sociale, politico, culturale e forse anche etico granitico ed omogeneo come quello delle tre sinistre che si riconoscono nel Fronte popolare non può allargarsi al Centro perché il Centro, appunto, è politicamente e radicalmente estraneo a quel blocco politico. Il commento di Giorgio Merlo

Per Meloni un’occasione chiamata Draghi. Il commento di Mayer

C’è uno spazio in cui la premier potrebbe inserirsi, trasformando le proposte programmatiche del predecessore in un progetto politico per l’Europa del futuro. Il commento di Marco Mayer

Perché il premierato serve all'Italia. Sterpa legge la riforma (oltre le ideologie)

La riforma del premierato proposta da questo esecutivo intende restituire centralità al voto espresso dai cittadini, togliendo peraltro alibi alla maggioranza che si formerà. Dalla sinistra non sono arrivate proposte alternative, ma solo contrapposizioni ideologiche. La stabilità dei governi fa bene sia internamente, perché permette di portare avanti misure di lungo respiro, sia sul piano estero. Un pericolo per la democrazia? Posizione inaccettabile. Conversazione con il costituzionalista Alessandro Sterpa

Africa e aerospazio, la strategia sempre più globale dell'Italia

Paesi come Giappone, India, Australia, che assieme a Usa, Regno Unito e Italia collaborano già sul progetto di caccia di sesta generazione, sono centrali, per cui al fine di impedire un declino economico che in Europa mostra vari segnali, come la crisi automobilistica in Germania e le conseguenze della crisi energetica post guerra in Ucraina, l’Italia deve necessariamente tentare una proiezione globale nella cornice naturale del G7

Opportunità Draghi o tramonto. Il bivio dell'Italia secondo Sisci

Ci sono gruppi eterogenei che si oppongono a cambiare per tutelare propri interessi. Ma c’è una tendenza storica. Gli Usa per affrontare l’aggressività della Russia, un Medio Oriente turbolento e uno spostamento dell’asse strategico verso la Cina possono volere un’Europa più unita, e più saldamente agganciata oltre Atlantico. L’analisi di Francesco Sisci

Europeismo o sovranismo? Il prof. Pasquino spiega perché Fitto è tra due fuochi

La nomina di Raffaele Fitto vicepresidente non è una faccenda di italianità e neppure di bontà/generosità. Attiene alla visione d’Europa che la Commissione e il Parlamento esprimeranno e cercheranno di attuare seguendo, mi auguro, in massimo grado le indicazioni di due europeisti italiani: Letta, Enrico e Draghi, Mario. Il commento di Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica

Phisikk du role - Sarebbe un vero peccato sprecare Fitto

Fitto ha dalla sua il favore del governo che lo designa e l’intuitus personae, cioè le qualità personali che ne fanno un buon candidato alla vicepresidenza esecutiva, carica che avrebbe senso anche per il peso specifico del nostro Paese nell’Ue. La rubrica di Pino Pisicchio

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