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Il campo largo non è una alleanza politica. L’opinione di Merlo

È arrivato il momento di recuperare la cultura delle alleanze, che crea le condizioni per quella di governo. Ma non possono essere i partiti populisti o massimalisti a farsi carico di questa sacrosanta domanda democratica. Il commento di Giorgio Merlo

Sulla linea retta Papa Francesco-don Sturzo. Scrive Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Esiste una linea retta fra la visione geopolitica dell’attuale Pontefice e il pensiero del fondatore del popolarismo, quel don Luigi Sturzo che è stato imprescindibile per gli statisti citati: una linea che va riportata in Europa, a partire dal Partito Popolare Europeo e dalle sue collegate realtà politico-culturali, per lavorare davvero ad un suo ruolo pregnante nell’ambito di un riallineamento dell’asse tra democrazia e cristianesimo

Come cammina il Piano Mattei. L'Africa e l'apertura di credito secondo Meloni

Lo strumento operativo del governo conferma i punti strategici dell’iniziativa di Palazzo Chigi e attende nuovi contributi in un’ottica di dialogo e condivisione. I 40mila ettari coltivati per la crescita da parte della Coldiretti dimostrano che collegialità e visione restano i pilastri del progetto che colma un vuoto italiano sul tema

Una famiglia attende giustizia. L'opinione di Pedrizzi

Un ragazzo autistico ricoverato in una struttura del comasco avrebbe subito danni e lesioni nel corso della sua degenza. La famiglia si è rivolta alla magistratura e, dopo la fase di indagini, il pm ha chiesto l’archiviazione del caso a cui la famiglia si è opposta. A fine marzo ci sarà l’udienza decisiva. Intanto, è arrivato un accorato appello a vari esponenti del governo. L’opinione di Riccardo Pedrizzi

Il campo largo può aspettare. Firmato Arditti

In vista del voto in Basilicata e delle elezioni europee le trattative a sinistra girano a vuoto: nessuno vuole davvero un accordo impegnativo per ottenere un risultato deludente, cioè perdere. Meglio arrivarci divisi, dunque, per scaricare le colpe sull’intesa mancata

Meloni o Thatcher? I nodi del passaggio dal sovranismo al conservatorismo secondo Tivelli

Per arrivare a una destra conservatrice occorre fare alcuni passaggi, prima di tutto culturali. Spero che a Meloni non mancherà il coraggio di trovare un solido ancoraggio ideale, di cercare e trovare un pantheon culturale e politico di riferimento, di superare man mano il troppo diffuso statalismo, e di scoprire l’importanza del valore e del fattore della concorrenza, inseparabile da quello del merito (non ci può essere, infatti realmente l’uno senza l’altra). Nel nome della Thatcher. La riflessione di Tivelli

Meloni e la barra al centro. Le riforme? Troppa ideologia. Parla Macry

Meloni deve stare attenta al fuoco amico. Per consolidare il consenso alle Europee le conviene valorizzare la parte centrista della coalizione. Tanto più che Salvini cerca sempre di più di polarizzare il voto a destra. Le riforme sono un rischio e bisogna lavorare sulla costruzione della classe dirigente. Conversazione con Paolo Macry, docente emerito di Storia contemporanea all’università Federico II di Napoli

Pivot in Ue e ponte verso gli Usa. Il ruolo di Meloni secondo Politico

“Il premier italiano è stato capace di realizzare un’impresa politica: convincere i leader occidentali del suo fermo sostegno all’Ucraina nella sua lotta contro la Russia, facendo leva sulla sua rispettabilità per raggiungere una posizione di leadership tra le forze di destra europee. Parla bene l’inglese e ha un modo informale vincente: alto esempio della diplomazia italiana”. Senza dimenticare che oggi lo spread è a 125: il differenziale Btp-Bund è ai minimi da novembre 2021

I conservatori si riuniscono a Cipro. La nuova Europa blu spiegata da Procaccini

La tregiorni dei conservatori europei sull’isola nel Mediterraneo orientale come nuovo step di avvicinamento alle europee di giugno. Il co-presidnete di Ecr a Formiche.net: “C’è un’onda blu non di sinistra, ma a trazione conservatori e popolari che sarà la nuova guida politica del continente”

Il Fattore K contro Salvini e Conte? L'analisi di Sisci

Non sono in risultati elettorali al voto delle regionali che condizioneranno il dibattito politico. Un possibile futuro veto al governo per i filo putiniani potrebbe spingere tutte le dinamiche politiche verso il centro e obbligare Meloni a cambiare pelle

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