Non nascondiamolo: di irreversibile vi è attualmente la concorrenza tra le diverse politiche nazionali in seno all’Europa, la quale si accentuerà con l’auspicata ripresa economica che attende tutti dopo la fine della mortifera pandemia che flagella il mondo intero. L’analisi di Benedetto Ippolito
Politica
Non c'è Paragone. Giubilei spiega l'altra opposizione (di Meloni)
Niente strepitii contro l’Ue, ma un’opposizione responsabile e di stampo conservatore. Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella, spiega i perché del voto contrario al governo Draghi di Giorgia Meloni
Siamo tutti draghiani (per ora). Il barometro di Arditti
L’ex governatore della Bce è riuscito a conquistare praticamente tutte le forze politiche, o quasi. Ma non solo: ha conquistato la fiducia degli italiani, anche se nel futuro le sfide non saranno semplici
Nessuno tocchi Huawei. La lettera all'Ue che imbarazza Forza Italia
Una lettera alla Commissione Ue firmata da quattro eurodeputati del Ppe (3 di Forza Italia) e uno del Pd chiede di lasciar fuori la geopolitica dal 5G e permettere alle aziende cinesi di lavorare. Eppure la linea del partito è opposta e Tajani parla di “svolta” di Draghi nei rapporti con la Cina
Con Draghi l'Italia cambia passo. La riflessione di Pedrizzi
Il presidente Draghi si è da subito dimostrato un uomo concreto e fattivo a fronte della serie di incontri già realizzati: tutte le associazioni delle categorie produttive, i sindacati, il terzo settore, in pratica tutti i cosiddetti corpi sociali intermedi, che rappresentano l’intera società italiana. Questo rappresenta un reale cambiamento per il nostro Paese, rispetto alle strategie politiche del passato
Draghi e i tormenti dei suoi supporters. L'analisi di Polillo
Prevarrà rispetto alle vecchie schermaglie del tempo che fu l’amore per l’Italia invocato da Draghi nel suo discorso al Senato? Questa è la vera posta in gioco. Quel sentiment ha già fatto breccia nel cuore e nella testa di gran parte dell’elettorato italiano. Che le forze politiche presenti in Parlamento lo tengano nel debito conto
Maxi-scissione M5S. Crimi sceglie la linea dura
Quindici espulsi, e ci sono big come Nicola Morra o Barbara Lezzi. Vito Crimi sceglie la linea dura e saluta un pezzo di Movimento Cinque Stelle dopo il no alla fiducia a Draghi. Può nascere un nuovo gruppo parlamentare?
Tutte le tappe a Montecitorio per la fiducia al governo Draghi. L'agenda
Ottenuta la fiducia ieri sera al Senato, oggi è la volta per il governo Draghi della fiducia a Montecitorio. Tutto il giorno è previsto il dibattito in Aula e poi alle 20 voto nominale. Ecco tutti gli appuntamenti della giornata
Una maggioranza di lotta e di governo. Il mosaico di Fusi
I partiti di maggioranza, praticamente tutti, dovranno far diventare questa doppiezza la loro condizione obbligata: sostenere il governo Draghi anche laddove produrrà novità e riforme indigeste ma inevitabili. La doppiezza di una volta si trasforma nella migliore e stringente condizione per incamminarsi sulla strada che rimette in sicurezza il Paese. Paradosso sì, ma felice. Chissà se durerà fino in fondo
Partiti, la luna di miele con Draghi continua. Fino a quando? La bussola di Ocone
I partiti dovrebbero capire che fra i loro interessi c’è anche quello di maturare, tutti, e far sì che presto la dialettica politica riprenda su binari da Paesi civili. Cioè con meno slogan e più fatti, meno ideologie e più divisioni su idee e valori ugualmente legittimi. In una parola: senza la reciproca delegittimazione morale che ci lega ancora, mani e piedi, ad un passato che non passa. La bussola di Corrado Ocone