Oggi non è la “Festa della donna”: l’8 marzo è la “Giornata internazionale dei diritti delle donne”. Ecco, a proposito di diritti: non fateci gli auguri. Noi non stiamo festeggiando. L’opinione di Martina Carone
Politica
Il saluto di Mattarella, la torta di Zampolli, le tagliatelle di Casini. Queste le avete viste?
Il Presidente della Repubblica ha visitato il Teatro di Kabuki Minami a Kyoto mentre il senatore del Partito democratico addentava le tagliatelle che l’hanno reso apostolo. A Milano, invece, l’inviato di Trump per l’Italia celebrava il compleanno assieme alla senatrice della Lega (e non solo). Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Non c'è Difesa europea senza Nato. Il commento di Arditti
Dividere l’Europa dagli Usa è il sogno di tutti i nemici delle democrazie, vediamo di non diventare i “Tafazzi” della storia. Costruire (spendendo il giusto) una nuova Europa militarmente in grado di incidere è cosa buona, ma non vuol dire fare una partita di Risiko. Il commento di Roberto Arditti
Lo scudo nucleare di Macron è aleatorio. Parla Villa (Ispi)
La proposta di estendere lo scudo nucleare da parte del presidente francese è politicamente efficace ma poco realizzabile all’atto pratico. Il ReArm Europe autorizza ad aumentare il debito degli Stati nazionali, ma per l’Italia l’agibilità fiscale potrebbe essere ridotta. La saldatura tra Merz e Macron è molto forte. Colloquio con l’analista senior di Ispi, Matteo Villa
Pnrr e non solo. Tutti gli incontri di Fitto a Roma tra coesione e grandi opere
In occasione della prima visita in Italia da vicepresidente della Commissione europea, l’ex ministro del governo Meloni (che ha incontrato i ministri Foti e Salvini) puntualizza il perimetro di azioni strategiche come le politiche di coesione, la valorizzazione delle città, il cronoprogramma del Pnrr e il coordinamento in materia di trasporti
La Cisl, la sinistra e l’autonomia del sindacato. L'opinione di Merlo
Se nel passato esisteva la cosiddetta “cinghia di trasmissione’ tra il Pci/Pds e la Cgil – con il primo che dettava l’agenda al secondo – oggi la prassi si è radicalmente capovolta. Ovvero, come dimostra l’esperienza concreta, è la Cgil di Landini a condizionare e a istruire il comportamento politico del segretario del principale partito della sinistra italiana, il Pd. L’opinione di Giorgio Merlo
Riscrivere Maastricht e rafforzare la Nato. Il ReArm Europe secondo Sapelli
Il piano ReArm Europe annunciato da von der Leyen è positivo, ma per attuarlo occorrono per lo meno due presupposti: la riscrittura del Trattato di Maastricht e una variazione della Costituzione tedesca che ne permetta il riarmo. L’obiettivo nel lungo termine deve essere quello della costruzione di un esercito europeo all’avanguardia. Se serve, va fatto debito buono. E l’Italia può avere un ruolo centrale. Conversazione con l’economista Giulio Sapelli
Ora più che mai, perché è importante ricordare De Gasperi. L'intervento di Chiapello
Le parole di De Gasperi sulla democrazia e la sua salvaguardia rende ancora più chiara l’importanza della commemorazione dello statista italiano che si terrà a Moncalieri, sede dell’ultima sezione operativa popolare sturziana nata il 30 aprile 1919, la “Alfredo Rista” del PPI e collegata anche all’azione di conservazione del popolarismo di Italia Popolare di Alberto Monticone, organizzata dal Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto presso Palazzo Mombello il 6 marzo alle ore 21
L'iniziativa di piazza non conviene neanche a Salvini. Parla Segatori
L’iniziativa di piazza sulla pace in Ucraina e su quella fiscale rappresenta un tentativo di Salvini di accreditarsi all’elettorato stanco del conflitto. Ma così si legittima l’aggressione di Putin e si prendono in giro i contribuenti onesti. Meloni? Positivo il tentativo fino all’ultimo di ricucire con gli Usa, ma deve fare presto. Colloquio con il politologo di Unipg, Roberto Segatori
Un'agenda Meloni (in tre punti) per dialogare con Washington. Il commento di Arditti
Se la discussione con Trump parte dal presupposto (e moltissimi da questa parte dell’oceano ragionano così) che quello è un delinquente da sconfiggere e criticare per la capigliatura, vuol dire che si vuole litigare, non cercare un accordo (è quello che ha fatto Zelensky). Ma un’altra strada è possibile, Giorgia Meloni può imboccarla. Il commento di Roberto Arditti
















