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La lezione di De Gasperi per unire diverse anime politiche. Il commento di Orsina

Da cattolico, già esponente del Partito popolare e leader della Democrazia cristiana, De Gasperi capì che la ricostruzione del Paese aveva bisogno del recupero della tradizione statuale prefascista, con la quale la Chiesa e i cattolici avevano storicamente avuto un rapporto a dir poco difficile. Il commento di Giovanni Orsina, direttore della Luiss School of government e professore di Storia contemporanea

Settant'anni senza De Gasperi. La sua visione per un'Europa unita

Di Giancarlo Chiapello

Nell’inaugurare l’anno degasperiano, la sua figura va considerata nel profondo legame con la presenza politica dei cattolici. Il dibattito su questo tema è oggi una contorsione, ma tale eredità richiede la ricostruzione di un’autonomia. Solo così i cattolici possono ritrovarsi come difensori del cuore della democrazia, senza il quale il sistema rischia un collasso. La riflessione di Giancarlo Chiapello

Lo spirito liberale della battaglia di Forza Italia per i diritti dei carcerati. Scrive Cangini

Non si tratta solo di dare effettiva attuazione all’articolo 27 della Costituzione, quello che dispone il carattere riabilitativo e non vendicativo della detenzione. Si tratta soprattutto di affermare un principio cardine del pensiero liberale: la centralità della persona. Il commento di Andrea Cangini

Lo Ius scholae tra opportunità politica e necessità sociale. L'opinione di Bonanni

Il tema della cittadinanza presenta ferite gravi in Italia e nelle altre società occidentali. È necessario disegnare in tempo le traiettorie di sviluppo per la nostra comunità che nell’integrazione è destinata a trovare il suo assestamento. E allora la proposta dello ius scholae fa al caso nostro nel cercare punti di incontro per la società plurale. Il commento di Raffaele Bonanni

Legge Severino, la possibile palingenesi di FdI. Il commento di Cangini

Se l’offensive di Forza Italia e Lega sulla legge Severino dovesse trovare la disponibilità di Fratelli d’Italia sarebbe il segno di un avvenuto cambio di pelle: dalla demagogia manettara alla tutela delle libertà individuali su cui si regge lo Stato di diritto. Il commento di Andrea Cangini

Il Centro lo facciano i centristi, altrimenti è una burla. La versione di Merlo

Il centro faccia il centro, la sinistra faccia la sinistra e la destra faccia la destra. Perché ogni volta che si genera una confusione al riguardo, l’unico dato che emerge è che la sinistra rischia di smarrirsi e il centro – soprattutto il centro – di finire “cornuto e mazziato”. La riflessione di Giorgio Merlo

Kursk, l'Italia non si è dissociata. La posizione del governo vista da Adornato

“Per quanto siano autorevoli e importanti le parole di un ministro della Difesa, non risulta agli atti nessuna dissociazione italiana dalla linea filo ucraina e filo atlantica che il governo ha seguito”, spiega a Formiche.net Ferdinando Adornato. “Quindi l’Italia ancora non si è dimostrata inaffidabile, anzi. L’Italia non si è dissociata. Questo è il vizio del ragionamento di Mieli che pure è condivisibile quasi completamente”

Phisikk du role - Bipolaristi da spiaggia

Nonostante la decina di partiti che hanno una rappresentanza parlamentare è mai possibile che si riduca tutto allo schema “amico/nemico” incarnato da Meloni/Schlein, quasi fossimo in presenza di un bipartitismo perfetto? Nossignori, non siamo in un contesto di bipartitismo. La rubrica di Pino Pisicchio

Una Ue a 35 può funzionare, ma senza unanimità e più riforme. Parla Minuto Rizzo

“La premessa è che l’Unione europea è un piccolo miracolo nato dopo due guerre disastrose, in cui gli europei si sono combattuti a vicenda e un attimo dopo si sono chiesti se si poteva fare qualcosa di meglio”, spiega il presidente del Nato Defense College Foundation, già segretario generale ad interim della Nato, Minuto Rizzo a Formiche.net. “Detto questo, accanto alle esigenze dei candidati servono riforme e sforzi comuni, oltre che meccanismi più semplici e senza unanimità”

Cosa significa il colpo di Kursk per Meloni. L'opinione di Sisci

Le implicazioni dell’offensiva Ucraina nella regione russa di Kursk saranno larghe e strategiche. Non è chiaro come evolverà la situazione, ma è chiarissimo il duro colpo al presidente russo Putin e che ci saranno riflessi molto ampi forse fino in Italia. E Meloni, sia fuori che dentro il Paese, è isolata. Il commento di Francesco Sisci

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