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Meloni-Schlein candidature farlocche. Terzo mandato? Un rischio. Parla Pomicino

Se si candidassero e venissero elette in Europa, per continuare a svolgere il loro ruolo, il premier e la segretaria dem dovrebbero dimettersi. Per cui, sarebbero candidature farlocche. La Lega di Salvini arranca perché non si rivolge più all’elettorato centrista (come ha sottolineato Umberto Bossi). E il terzo mandato per i governatori potrebbe essere rischioso, così come il premierato. Conversazione con l’ex ministro democristiano, Cirino Pomicino

Partiti, capi e democrazia interna. La versione di Saponaro (Pri)

Di Corrado De Rinaldis Saponaro

L’assenza di democrazia interna ai partiti è un fattore che contribuisce al sempre più alto tasso di astensionismo dell’elettorato. C’è, però, un partito che invece fa dei processi di democrazia interna la sua cifra: è il Partito Repubblicano Italiano. Il commento del segretario nazionale del Pri

Per i cattolici serve una "Norimberga" popolare e democratico cristiana?

Di Giancarlo Chiapello

Il dibattito sull’impegno dei cattolici in politica resta sempre attuale, a maggior ragione in vista di un appuntamento elettorale. Il problema, però, è che il dibattito è animato spesso dalla vecchia classe politica che non ha fatto i conti con la storia. Per questo, servirebbe una Norimberga democratico cristiana, in ossequio al messaggio di Papa Francesco al Ppe. L’opinione di Chiapello, segretario nazionale di Italia Popolare

Terzo mandato e autonomia regionale. De Tomaso racconta la sfida infinita a destra e sinistra

L’ombra del voto anticipato qualora dopo le votazioni europee perdurasse il braccio di ferro tra Meloni e Salvini sul limite ai mandati per sindaci e governatori. I due leader appaiono come piloti di Formula Uno orientati a non tirare per primi il freno al termine del rettilineo. E però, per evitare la collisione, uno dei due dovrà rassegnarsi a cedere. Il corsivo di De Tomaso

La carica di De Luca, gli sguardi di Giambruno, lo spavento di Meloni. Queste le avete viste?

Si può andare a ritroso, partendo dagli sguardi infuocati di Vincenzo De Luca che oggi marcia su Roma contro l’autonomia, passando per il San Valentino di Andrea Giambruno a metà settimana e arrivando, poi, a uno spavento non meglio specificato di Giorgia Meloni a inizio settimana. Senza dimenticare gli arrosticini addentati da Lollobrigida… Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

L'Europa e quelle sfide non più rimandabili. Scandizzo legge Draghi

Le minacce alla globalizzazione e le incertezze geopolitiche crescenti richiedono interlocutori istituzionali affidabili, non solo per affrontare le crescenti sfide economiche globali, ma anche per mantenere alta la bandiera delle democrazie e delle società aperte. In questo quadro, c’è assoluto bisogno di un salto di qualità nelle istituzioni europee. Il commento di Pasquale Lucio Scandizzo

Tutte le reazioni alla morte di Navalny

Da Sullivan a von der Leyen fino a Macron. Le reazioni della politica alla morte, a soli 47 anni, del dissidente russo. “La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un’altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale” ha detto Giorgia Meloni

La morte "elettorale" di Navalny. Il commento di Arditti

La Russia è un Paese di enorme importanza nel mondo contemporaneo, basta guardare la cartina geografica per capirlo. Dobbiamo chiudere ogni rapporto? No, ma dobbiamo sapere cosa c’è dall’altra parte del tavolo senza infingimenti. E dobbiamo soprattutto rendere sempre più forti l’Unione europea e la Nato. Il commento di Roberto Arditti

Di tutto si parla, tranne che di temi europei. Il corsivo di Cangini

La Commissione europea ha presentato una bozza di riforma della governance economica delle istituzioni comunitarie. Il Parlamento europeo ha approvato la riforma dei Trattati, compreso il famigerato Patto di stabilità. Il consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno siglato un nuovo Patto migrazioni e asilo. Ma di tutto questo la politica non parla. Si attende l’annuncio della candidatura di Meloni e Schlein, in ossequio ad un antico malcostume che vede i leader politici nazionali concorrere ad incarichi che non andranno a ricoprire

La globalizzazione ha fallito. Ora si punti a un debito comune europeo. Il monito di Draghi

Di Mario Draghi

Le transizioni che le nostre società stanno intraprendendo, siano esse dettate dalla nostra scelta di proteggere il clima o dalle minacce di autocrati nostalgici, o dalla nostra indifferenza alle conseguenze sociali della globalizzazione, sono profonde. E le differenze tra i possibili risultati non sono mai state così marcate. Ma i cittadini conoscono bene il valore della nostra democrazia e vogliono preservarla. Spetta ai leader e ai politici ascoltare, capire e agire insieme per progettare il nostro futuro comune. Ecco il discorso integrale di Mario Draghi al Nabe, Economic Policy Conference di Washington

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