Skip to main content

La curiosa convergenza Meloni-Schlein che oscura gli alleati scomodi. Parla Giordano (Arcadia)

Ci può essere una strategia per mettere in ombra gli “alleati scomodi”, ma non potrà mai essere esplicita. La premier Meloni e la segretaria dem, Schlein trovano una convergenza (anche) per conquistarsi il palco e riconoscendosi come avversarie dirette e oscurare Conte e Salvini. Perché conviene a entrambe candidarsi alle europee. Conversazione con lo spin doctor di Arcadia, Domenico Giordano

Medio Oriente, c’è un tempo per distruggere e uno per (ri)costruire. Il commento di Pasquino

Nessuno può dettare la linea a uno Stato indipendente che è sempre esposto a credibili minacce di estinzione. Tuttavia, proprio per questo, il governo di Netanyahu deve prendere sul serio le critiche, a cominciare da quelle che nascono dall’interno, e delineare alternative proporzionate all’annientamento fisico dei palestinesi di Gaza (e dintorni). Il commento di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei e professore emerito di Scienza Politica

Non solo scambi, l'amicizia tra Italia e Romania guarda i Balcani. Parla Speranzon (FdI)

“L’Italia può giocare un ruolo importante nel processo di stabilizzazione e di pacificazione di questo pezzo di Europa, che pur non essendo interamente parte dell’Ue rientra a pieno titolo nella grande famiglia dei popoli europei”, ha spiegato Speranzon (FdI) a Formiche.net. “La sicurezza dei nostri confini, la gestione dei flussi migratori, la lotta contro il terrorismo passano anche attraverso un solido rapporto di collaborazione anche militare e di intelligence con la Romania”

Di cosa si parlerà al terzo vertice tra Italia e Romania

Con il vertice italo-romeno, Giorgia Meloni continua la sua strategia inclusiva in un settore determinante come quello delle politiche italiane ed europee

Il ruolo di Meloni alle Europee può essere strategico. Panebianco spiega perché

Il premier italiano potrà avere un ruolo importante e strategico in occasione delle prossime elezioni europee, come stampella di una possibile maggioranza Ursula. Sul Medio Oriente, la posizione dell’Italia come degli altri Paesi Ue è marginale. E il campo largo di Schlein e Conte è distante. Conversazione con il politologo dell’Università di Bologna, Angelo Panebianco

Sul Medio Oriente una rara sintonia a Montecitorio. Le mozioni lette da Cangini

Oggi alla Camera dei deputati sono state votate diverse mozioni sulla politica estera italiana, in particolare guardando a quanto accade in Medio Oriente. A passare, anche quella del Partito democratico, che durante il voto ha visto l’astensione delle forze di maggioranza. Una rara convergenza

Non chiamatelo populismo. Il futuro delle nuove destre in Italia e in Europa

La sinistra, sin dal suo insediamento a Palazzo Chigi, ha accusato il premier di aver cambiato idea su tutto: ma se, ad esempio, il primo premier donna della storia italiana avesse proseguito con una misura altamente impattante per le finanze italiane, come il super bonus, cosa sarebbe accaduto al debito pubblico? Ci sarebbe stato il rischio di un richiamo europeo sui conti pubblici e quindi di un intervento della troika?

Milei in visita a Roma. Chi ha incontrato e cosa ha detto

Vaticano, Quirinale, Palazzo Chigi. Le tre tappe del presidente argentino per ribadire la sua avversione allo Stato e alla macchina burocratica: “È l’associazione criminale e il ladrone consuetudinario più grande del mondo”

Premierato, perché la riforma va sostenuta (e migliorata). Parla Nicola Drago

Il dibattito sul premierato deve uscire dagli inquinamenti ideologici. Va considerata la riforma per ciò che propone non per chi la propone. Maggioranza e opposizione devono lavorare nel merito per garantire maggior stabilità agli esecutivi. E rivedere le prerogative del presidente del Consiglio non è un attentato alla democrazia. Conversazione con Nicola Drago, presidente di IoCambio

Perché è il momento di un partito costituzionale. Scrive Merlo

Le elezioni europee possono rappresentare lo spartiacque decisivo che segna la netta discontinuità rispetto alla fase che abbiamo vissuto sino ad oggi. Una discontinuità, ed una scommessa, che si sostanziano di un solo progetto. Ovvero, un partito che potremmo definire “costituzionale” che coltiva l’ambizione di rappresentare quei riformismi di governo che nel passato erano rappresentati dalla forze politiche del cosiddetto pentapartito. Il commento di Giorgio Merlo

×

Iscriviti alla newsletter