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La sinistra sociale e quella riflessione di Marini

Come e perché è necessario mettere in campo una ricetta politica, cioè una cultura politica, che sappia trarre dalla crisi sociale la spinta per elaborare una nuova fase di progettualità accompagnata da una spiccata cultura di governo. La riflessione di Giorgio Merlo

Le radici della fratellanza. L'EuPolitica nel nome di Moro, Papa Francesco e don Milani

Di Mario Castellana

Riceviamo e pubblichiamo la prefazione di Mario Castellana al libro Spirito e Popolo del giurista Angelo Lucarella (Nuova Palomar, pagine: 112; prezzo: 15,50 euro). L’enciclica Fratelli Tutti, le famose convergenze parallele morotee e il motto I care di milaniana memoria sono solo alcune delle gocce di cristianità a cui Lucarella fa richiamo per giungere al concetto di EuPolitica che, come l’autore stesso definisce, “non appartiene al futuro, non è il presente e non nasce dal passato. Semplicemente trascende luoghi, persone e tempo”

Salario minimo? Gli stipendi degli italiani sono i più bassi dell'area Ocse

Il recente rapporto Inapp non è solo una bocciatura ma una vera e propria stroncatura dell’intero modello italiano, a cominciare dalla contrattazione collettiva e dalle vaghe politiche di incentivo alla occupazione femminile

Popolari, una storia non chiusa anche per il bene delle Chiesa. Il commento di Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Intersecare la questione della presenza dei cattolici, con quella della loro migliore tradizione politica, il popolarismo, vuol dire forse trovare nuove formule per la ricostruzione che non possono non passare dalle reti popolari europee ed internazionali, anche per partecipare a prendersi cura della dimensione ecclesiale

Come e perché l'elefante addormentato si risveglia solo sul Mes. Scrive Tivelli

Il Parlamento serve ancora. Peccato però che in questa occasione sia servito a risuscitare identitarismi, populismi e sovranismi, con l’elefante dormiente che si è steso ad ospitare la strana alleanza trilaterale Salvini-Conte-Meloni. Ma gli spettacoli dei circhi sono spesso occasioni che non lasciano tracce significative. Il commento di Luigi Tivelli

Serve un piano italiano per l’Indo Pacifico. Parla Craxi

L’area del Mar Rosso va preservata dalle azioni di coloro i quali ambiscono ad aprire nuovi fronti per coltivare i propri propositi destabilizzanti. A gennaio passaggio decisivo per il lancio del Piano Mattei alla conferenza Italia-Africa. I rapporti con Pechino post Bri? È un tema che riguarda tutte le democrazie occidentali. Conversazione con la presidente della Commissione Esteri e Difesa al Senato, Stefania Craxi

Phisikk du role - Il potere, un equilibrio difficile tra hybris e bene pubblico

L’ultimo libro di Tivelli rappresenta un’opzione culturale molto netta, che sbatte la porta a-priori al dilettantismo per affermare la primazia della professionalità: non c’è spazio per i politici contemporanei, ubriachi di “immediato” e a digiuno di “senso dello Stato”, di “pensiero lungo” e di “spirito di servizio”. La recensione di Pisicchio

Ratificare il Mes avrebbe evitato l'isolamento italiano in Ue. Parla Tabacci

La decisione di non ratificare il Mes da parte dell’Italia ci condannerà all’isolamento in Europa. Conte e Meloni sono sullo stesso piano in questo senso. Passa la linea Salvini, che sarà molto dannosa per il Paese. Non possiamo avere la postura dell’Ungheria in Ue. Conversazione con Bruno Tabacci, presidente di Centro Democratico

Uno squarcio sul presepe della politica italiana. Scrive Tivelli

Composizione significativa, anche se per certi versi contraddittoria, quella di un presepe immaginato da Luigi Tivelli fatto dei volti della politica di oggi

Ecco la porta aperta dietro la bocciatura del Mes

Di Raffaello Morelli e Pietro Paganini

Gli europeisti liberali, decisi sostenitori della maggiore integrazione delle istituzioni europee, ritengono che la bocciatura del Mes potrebbe divenire l’occasione per promuovere una più profonda revisione del Meccanismo in ambito europeo, al fine di liberarlo da organismi estranei alle decisioni dei cittadini Ue. Il commento di Raffaello Morelli e Pietro Paganini

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