“Sto leggendo una stupenda biografia di Trotsky scritta da un trotskista, Isaac Deutscher. Ma se proprio volete parlare di Di Battista..”. Interrompiamo a malincuore le letture natalizie di Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna, decano dei politologi italiani. Siamo però costretti a riferirgli una notizia: Alessandro Di Battista è tornato in pista. Non solo quella da…
Politica
Gli stipendi dei parlamentari tra l'utopia di Grillo e lo strabismo di Di Maio
Due interventi distinti e contrapposti sui rispettivi blog: da leggere in controluce. Da un lato Beppe Grillo, che esce dal suo corpo e diventa pensiero puro. Dall’altro Luigi Di Maio, in compagnia di Alessandro Di Battista, quasi silente, in un breve saluto di buon anno, le cui implicazioni politiche non possono, tuttavia, sfuggire. L’istrionismo del primo resta una caratteristica del…
Presidente Fico, la centralità del Parlamento non è solo un esercizio retorico
Nella sua lettera oggi pubblicata da Il Sole 24 Ore il presidente della Camera Roberto Fico dedica una riflessione d’inizio d’anno a un tema delicato e decisivo per le moderne democrazie, vale a dire la centralità del Parlamento nelle dinamiche istituzionali e politiche. Lo fa con parole di buon senso, sostanzialmente condivisibili da tutti a prescindere dagli orientamenti politici. E…
Salvini e Di Maio in equilibrio tra competizione e convivenza
Che la campagna elettorale per le europee sia già iniziata, e che sarà essa “la madre di tutte le battaglie”, è evidente dai video-post che i leader del governo hanno piazzato su Facebook ieri e ieri l’altro. Essi ci dicono molte cose sul governo stesso, sulle dinamiche che hanno corso al suo interno, e anche sul diverso stile comunicativo usato…
Non solo social. La comunicazione istituzionale e politica di fine anno
Evocati come fenomeno del tempo persino nella comunicazione istituzionale par excellence, il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i social network sembrano essere uno dei temi chiave della comunicazione politica di fine anno. Nella circostanza della breve pausa politica, tra l’approvazione in “zona Cesarini” della legge di bilancio e la ripresa dei lavori parlamentari all’inizio del…
Così Mattarella parla al Paese e manda un messaggio (forte) al governo
Il messaggio è forte, i destinatari pure. Nel discorso di fine anno il presidente della Repubblica non ha usato giri di parole indirizzando al governo parole chiare su come la pensa riguardo a comportamenti, a scelte e a responsabilità per i prossimi mesi. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è il primo destinatario, uno dei tanti che “vivono connessi in rete…
La battaglia delle Europee. Così Salvini apre l'anno replicando a Mattarella
Da Luigi Einaudi a Walt Disney in poco più di un’ora. Il “messaggio” di Capodanno di Matteo Salvini, in onda sul suo profilo Facebook dopo quello del Presidente della Repubblica, ha confermato l’esistenza di due modi opposti di intendere questo momento storico, due mondi diversi costretti a condividere gli stessi spazi. Se Sergio Mattarella aveva ricordato che il messaggio presidenziale…
Phisikk du role - Che cosa ci lascia il 2018
In fondo non c’è nulla di questo 2018 che non fosse previsto e, per certi aspetti annunciato, fin dal 2017. Riflettiamo: c’era forse qualcuno disposto a scommettere che il M5S non avrebbe raggiunto il gradimento più alto degli italiani al voto? E avete visto l’anno scorso qualche bookmaker andare in giro a prendere scommesse sul futuro elettorale magnifico e progressivo…
L'Italia da Matteo R. a Matteo S. La paura ha preso il posto della speranza
Il destino ha una sua irriverente ironia, non va mai dimenticato. Ha quindi deciso (chissà quando) che il nome “d’ordinanza” di questa fase storica della politica nazionale sarebbe stato Matteo e prontamente i fatti si sono adeguati con disciplina prussiana. Proviamo allora a mettere in fila un po’ di cose, proprio nel divenire turbolento del passaggio da un Matteo all’altro.…
Pochi promossi, tanti bocciati. Le pagelle di Ocone ai politici
Le “pagelle” sono l’appuntamento stucchevole di fine anno di quotidiani e commentatori politici. Non mi sottraggo al gioco, vorrei però che non mi si prendesse troppo sul serio. Ma anche un poco sì. Nel dare un voto, accompagnato da un breve giudizio, ai protagonisti della nostra (a volte surreale) quotidianità politica, ho tenuto dietro alla “realtà effettuale della cosa”: cioè…
















