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Un accordo storico, il Green New Deal diventa imprescindibile. Parla Giovannini (Asvis)

Se ne parlava da anni, ma adesso il principio di solidarietà e sussidiarietà è diventato realtà. Ne è convinto Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro e delle politiche sociali sotto il governo Letta tra il 2013 e il 2014, già presidente dell’Istat (dal 2009 al 2013) e ancora prima responsabile della direzione statistica dell’Ocse, che in questa intervista a Formiche.net…

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Hanno vinto tutti, tranne l'Europa. L'analisi di Pennisi

Alle 5.31 del mattino, Charles Michel, presidente istituzionale del Consiglio europeo, ha inviato un tweet, al tempo stesso lapidario e tacitiano, Deal! (ossia Accordo!), cioè la trattativa è andata in porto. Oggi tutti i partecipanti al lungo negoziato potranno dire di avere vinto. Stati come l’Italia affermano che “portano a casa” un po’ di più di quanto avevano preventivato. Quelli…

L'accordo al Consiglio europeo accontenta tutti. Il conto ai tedeschi

Dopo quattro giorni e 100 ore di trattativa è stato raggiunto un accordo al Consiglio europeo. L'intesa sul Recovery fund e sul prossimo ciclo del bilancio europeo 2021-2027 è stata annunciata da un tweet del presidente del Consiglio Ue Charles Michel (“Deal!”) alle 5,31. Ridefinita l'entità del fondo per il soccorso dell'economia europea post pandemia. L'entità complessiva del piano: 750…

Deal! L'Europa trova l'accordo sul Recovery Fund. Tutte le reazioni

"Deal!". Una sola parola quella twittata alle 5:31 di mattina da Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, per far sapere che l'accordo tra i Paesi europei sul Recovery Fund è stato trovato. Un accordo che prevederebbe 750 miliardi di fondi: 390 di contributi a fondo perduto e 360 di prestiti. "Giornata storica per l’Europa, e per l’Italia!", ha commentato il presidente del…

Italy’s future on the line at EU leaders tense summit

The two-day summit in Brussels has stretched into its fourth day as European leaders dispute over the size of the recovery fund, a €750 billion project meant to pull the eurozone out of its worst economic crisis yet following the economic downfall wrought by the coronavirus pandemic. The conflict pits the so-called “frugal five” – Austria, the Netherlands, Denmark and…

Qualche lezione dal Consiglio europeo. L'analisi di Pennisi

Quando verrà pubblicata questa nota, il Consiglio europeo iniziato il 17 luglio sarà probabilmente ancora in corso. Tuttavia, si possono trarre già alcune lezioni: a) Il costo di tenere bloccati a Bruxelles per (almeno) quattro giorni i capi di Stato e di governo dei 27 Stati dell’Unione europea (Ue), impedendo di fatto loro di trattare altri problemi di priorità dei…

Quale politica industriale per l'Italia. La ricetta di Zecchini

Con l’attenuarsi della crisi apportata dall’epidemia ancora in corso è ripreso nel Paese il dibattito su quale “politica industriale” si dovrebbe seguire nella prospettiva di un ritorno alla crescita economica. Due autorevoli figure, il commissario straordinario per l’emergenza Covid, D. Arcuri, e la consigliera del premier, M. Mazzuccato, hanno ultimamente contribuito al dibattito con due interventi sulla stampa che in…

Silvia Vianello

Recovery Fund e sovranità europea. La posta in gioco secondo Cazzola

A Bruxelles è in corso un negoziato cruciale per i destini dell’Unione europea e per ciascuno dei 27 Stati che vi fanno parte. Da quando è aperta la questione del Recovery Fund (gli altri pilastri del "pacchetto" – Mes sanitario, Sure, Bei – sono già definiti anche se non è chiaro l’utilizzo che i diversi Stati ne faranno), mentre procede…

Non c’è crescita senza coesione sociale. E viceversa. Parola di Sacconi

In certa misura a prescindere dalla conclusione del negoziato europeo, l’Italia ha comunque di fronte a sé un corridoio stretto nel quale conciliare le esigenze della crescita con quelle della coesione sociale. Vincoli come il divieto dei licenziamenti possono solo generare illusioni ottiche perché dobbiamo consentire alle imprese di conseguire rapidamente obiettivi di efficienza e allo stesso tempo ai disoccupati…

Infrastrutture, sì alle opere (ma non incompiute). La ricetta di Paolo Costa

Di Paolo Costa

Alla fine saranno gli investimenti in infrastrutture a far la parte del leone nel Recovery plan come destinatari del fondo europeo Next generation Eu. Il Consiglio europeo in corso ne determinerà solo, si fa per dire, l’entità e il suo riparto tra prestiti e contributi. Investimenti in infrastrutture, dunque, e non solo in opere pubbliche, lavori pubblici. Una rivoluzione tutt’altro che…

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