Antonio Rosati, presidente di Arsial la mette giù dura: "Le strategie di alcune corporation mondiali del cibo e un certo tipo di assetto capitalistico hanno prodotto un percorso di omologazione che annulla le differenze e hanno prodotto una massificazione dei consumi snaturando il valore del cibo". Non entro nel merito della denuncia, dove risuona l'eco di di certo sociologismo, anzi…
crisi
Turchia e Argentina, destino segnato?
Le promesse della Turchia e dell'Argentina di sostenere la lira e il peso non hanno portato conforto nella maggior parte dei mercati emergenti. Il dollaro avanza a causa delle crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti sul commercio e, parimenti, si incrementano i timori per un effetto a cascata nei rispettivi mercati collegati. Anche la geopolitica è un elemento che…
Ecco che cosa scriveva (a luglio) Credit Suisse. Quei moniti (ignorati?) sulla crisi
I semi di una potenziale nuova crisi del debito sovrano già c'erano, qualche settimana fa. E anche gli avvertimenti. Non è ancora detta l'ultima, è vero. Il governo deve ancora cominciare a scrivere la manovra d'autunno e il giorno in cui il ministro Giovanni Tria dovrà consegnare a Bruxelles la prima legge di Bilancio gialloverde è ancora lontano. Però i…
Grecia, fine del memorandum (ma non della crisi). E adesso rotta sul gas
Da oggi Atene torna a finanziarsi autonomamente sui mercati dopo tre programmi di salvataggio da 300 miliardi circa. Se da un lato si è data stabilità al sistema delle banche al collasso, con il capital control applicato per bloccare l'emorragia di capitali, dall'altro a calare è stata la domanda interna con il conseguente crollo di un quarto del Pil e…
Governare il cambiamento, istruzioni per l'uso. Il libro di Danilo Broggi
Governare il cambiamento affinché il cambiamento non governi noi. Non è un gioco di parole e nemmeno uno scioglilingua, casomai un rischio concreto, da non sottovalutare. L'innovazione, d'altronde corre e se l'uomo perde il passo, ne verrà fagocitato. L'ambizione non mancava, ieri pomeriggio, alla presentazione del libro di Danilo Broggi, manager (Eos investment, ma anche Atac e Consip) prestato alla…
Chi vince e chi perde dall'Eurogruppo: finita l'era della troika in Grecia?
L'Eurogruppo decide che la Grecia non è più nel programma di prestiti scritto nel memorandum della troika, ma cosa c'è davvero dietro l'apparente festeggiamento del premier Alexis Tsipras e del commissario Ue alle finanze Pierre Moscovici? Perché la riserva di liquidità da 20 miliardi potrebbe non bastare in caso di non autosufficienza? E come mai il Fondo Monetario Internazionale non…
L'Italia è diventato il tallone d'Achille dell'Europa? Ecco cosa pensano a Bruxelles
89 giorni, tanto sta durando la crisi di governo in Italia che ancora impedisce la formazione di un esecutivo. I mercati finanziari, sempre più nervosi, non vedono certo di buon occhio neanche l’ipotesi di un governo gialloverde, che, pur prendendo per buone le rassicurazioni sulla permanenza nella zona euro, si presenta con un “contratto” che costerebbe, secondo le stime più conservative,…
La Germania fa le pentole ma non i coperchi
Perchè tanto debito in giro per il mondo? Beh, mi prendo la briga di provare ad indovinare: quando la capacità produttiva accumulata dalle imprese supera i vantaggi generati dagli aumenti di produttività, la relazione virtuosa, che aveva consentito di legare gli aumenti di reddito a questa produttività, si interrompe; l'equilibrio salta. Eggià, se tu che lavori hai finito per produrre…
Disintermediazione e politica, non è qui (e adesso) la festa
"I media si integrano perfettamente ad apparati sociali in linea di principio non mediali, fondendosi con essi", e "non è più possibile stabilire con chiarezza cosa è mediale cosa non lo è". Così Ruggero Eugeni, professore ordinario di Semiotica dei Media alla Cattolica di Milano. A lui e alle sue parole pensavo (e penso) in questo bailamme politico segnato da una poderosa disintermediazione. È…
Phisikk du role - Il boomerang dei maleducati contro Mattarella
Assisteremo dunque all'inedito quadretto di candidati in costume da bagno a molestare elettrici ed elettori sulle belle spiagge italiane felicemente neo-insignite di garrule bandiere azzurre (mare pulito, Berlusconi non c'entra)? Le parole dei primi e secondi arrivati in quella gara inutile che è stata il 4 marzo farebbe pensare all'ineluttabilità di questa nuova e "calda" esperienza elettorale. D'altro canto perchè…