Skip to main content

Troppa burocratizzazione in Esa. L’astronauta Vittori scrive al ministro Urso

In una lettera aperta al ministro Urso, che Formiche.net ospita, l’astronauta Roberto Vittori si interroga sulla linea scelta dall’Agenzia spaziale europea che riflette, a suo parere, una proliferazione di meccanismi burocratici lontani dalla priorità della ricerca spaziale. Perché il futuro dovrebbe fondarsi su investimenti in start up, ricerca universitaria e collaborazioni industriali, riducendo al minimo rigidità amministrative che ostacolano il progresso

Il lancio del razzo Ariane 6 è uno stress test per l'Europa. Ecco perché

Verrà lanciato in orbita domani dalla Guyana francese. Non si tratta ovviamente di sola ingegneristica, ma di quello status che la comunità va ricercando da tempo, slegandosi dalla dipendenza di Space X e camminando da sola. Un fallimento aprirebbe una voragine che potrebbe di nuovo spaccare gli Stati membri

L’Europa spinge sui lanciatori. Appuntamento con l’Ariane 6 al 2024

Il lanciatore franco-tedesco Ariane 6 è pronto a fare la sua parte per garantire un accesso autonomo allo spazio dell’Europa. Tornerà sulla rampa di lancio nell’estate del 2024 e sarà capace di portare in orbita satelliti pesanti tra le venti e le cinquanta tonnellate

Per l’Europa dello spazio è il momento delle decisioni. Parla Massimiliano Salini

La politica europea di accesso allo spazio ha bisogno di un ruolo più incisivo dell’Ue e l’Italia deve prendere una posizione più forte dentro il Consiglio Esa. È quanto ha auspicato ad Airpress Massimiliano Salini, europarlamentare e già relatore del Programma spaziale europeo, a margine del summit dell’Agenzia svolto a Siviglia

Nell’Europa senza lanciatori, l’Esa si affida a Space X. La versione di Spagnulo

La firma del contratto biennale tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e SpaceX è un fatto epocale e riporta la capacità spaziale europea indietro nel tempo. Ciò dovrebbe farci riflettere sull’importanza di possedere un accesso allo Spazio sicuro, sulla rilevanza di sviluppare programmi di ampio respiro e sul possibile utilizzo dello Spazio come mezzo di influenza politica. Airpress fa il punto con l’ingegnere ed esperto aerospaziale, Marcello Spagnulo

Stop dell'Esa alle missioni con la Russia. E su ExoMars...

I rapporti tra Russia e Europa si incrinano anche nello spazio. Arriva lo “stop” dell’Agenzia spaziale europea alle missioni in collaborazione con Mosca verso la Luna e Marte, rimandate a data da destinarsi. Non tarda la risposta di Mosca, che annuncia l’intenzione di rimuovere i dispositivi europei dalle proprie sonde spaziali. Ora, Thales Alenia Space Italia guiderà lo studio per trovare possibili soluzioni alternative per garantire la prosecuzione della missione ExoMars

Così Parigi vorrebbe guidare l’Europa nello spazio. Il punto di Spagnulo

Secondo Macron, intervenuto allo Space summit di Tolosa, l’Europa deve sostenere una visione più ambiziosa nella conquista spaziale e mettersi al passo con i suoi concorrenti per difendere la propria sovranità. Questa è la vera sfida geopolitica che Parigi vuole guidare. L’opinione di Marcello Spagnulo, ingegnere ed esperto aerospaziale

Una politica più audace. La ricetta di Macron per lo spazio europeo

Intervenendo al summit informale dei Paesi membri dell’Agenzia spaziale europea, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha presentato la ricetta dell’Eliseo per la strategia spaziale del Vecchio continente. Tante le ambizioni di Parigi, dal volo umano ai sistemi satellitari autonomi

Sei italiane alla scoperta dei misteri del cosmo

Dai buchi neri all’osservazione della Terra, alla ricerca di vita extraterrestre. Nella giornata Onu delle donne e delle ragazze nella scienza, su Formiche.net e Airpress il futuro dell’esplorazione scientifica dell’Universo è stato raccontato dalle protagoniste di quest’avventura ai limiti della fantascienza. Cinzia Zuffada, Antonella Nota, Elena D’Onghia, Mariafelicia De Laurentis, Barbara Negri e Cristina Leone

Lo spazio europeo secondo Breton. L'analisi di Spagnulo

Go fast. Questo è il motto lanciato dal commissario dell’Ue Thierry Breton, intervenuto alla European space conference a Bruxelles. L’obiettivo: un’Europa combattiva e aggressiva nello spazio. Posizione che coincide con gli interessi di Parigi ma non necessariamente con quello degli altri Paesi Ue. L’opinione di Marcello Spagnulo, ingegnere ed esperto aerospaziale

×

Iscriviti alla newsletter