Doppio annuncio del governo tedesco a trazione Verdi, mentre il cancelliere socialdemocratico Scholz preferisce la linea morbida. Soprattutto sull’energia
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Gas e rubli, che succede (davvero) se Mosca chiude i rubinetti?
L’ultimatum russo (di facciata) ha spinto l’Ue a mettere alla prova il Cremlino. Il sistema di conversione via Gazprombank non è ancora pronto, i prossimi pagamenti saranno a maggio. E poi? Se la Russia chiudesse i rubinetti, chi cederà prima? Tutti gli scenari e le variabili in campo, a partire dall’arbitrato che scatterebbe a Stoccolma
Stop al gas russo in Europa? La partita a poker di Putin
Il Cremlino alza la posta, Francia e Germania vedono, sperando sia un bluff. La Russia ha approntato un sistema di conversione con Gazprombank per salvare la faccia e la credibilità del suo ultimatum, che scadeva oggi. Ma non si tratta solo di gas: il viaggio di Lavrov a Nuova Delhi dimostra che Mosca intende minare il potere del dollaro (e dell’euro) sui mercati mondiali. Il prossimo nodo saranno le materie prime
Gas, rubli e speculazione. Bagnasco svela il bluff di Putin
Al Cremlino non conviene affatto costringere gli “Stati ostili” a pagare le forniture in rubli, se non nel brevissimo periodo. Il manager smonta l’annuncio dello zar e ne rivela il vero obiettivo. La sua ricetta: avanti uniti, guardare al gnl e riempire gli stoccaggi – assieme, e in fretta
Eastmed, Tap e non solo. Linee guida (e rimpianti) dell'Aie per il gas in Ue
Il decalogo dell’Aie (l’Agenzia internazionale dell’energia) è un buon punto di partenza per capire dove l’Europa può trovare altro gas. D’altronde oggi è necessario allontanarsi dall’interdipendenza energetica e dalle importazioni russe, sostiene Blasi, consigliere del direttore esecutivo dell’Agenzia
Dasvidania. Tutti i big dell'energia che fuggono da Mosca
Fuori Shell, ExxonMobile, Eni, Bp: il trend economico-finanziario dopo lo scellerato attacco russo all’Ucraina non si ferma. Nord Stream 2 licenzia 100 dipendenti. E non è finita qui…
La svolta storica di Scholz e della Germania
Olaf Scholz ha deciso di destinare il 2% del PIL alle spese militari compiendo una svolta storica per la pacifista Spd. Unita alla decisione su Swift e sul Nord Stream 2, in poche ore la politica estera di Berlino è stata completamente ribaltata
Guerra e gas. Tutti i conti in tasca all'Ue
Nord Stream 2 pronto ma fermato da Scholz dopo l’attacco russo. Eastmed, ancora solo sulla carta, improvvisamente bloccato dagli Usa. Ci resta solo il Tap, che provvede al 10% del fabbisogno italiano
Il piano per non restare senza gas passa da Norvegia, Nord Africa e Azerbaigian
I volumi azeri purtroppo non sono in grado di eguagliare quelli russi. Può essere un cerotto momentaneo, ma al malato serve una cura appropriata ed efficace. E l’abbandono di Eastmed ora diventa ancora più pesante
Contro Putin, così Erdogan non fa più harakiri nella crisi Ucraina
Condanna la decisione russa di riconoscere come indipendenti due regioni separatiste nell’Ucraina orientale, chiede il rispetto del diritto internazionale ma poi non lo applica per il gas nell’Egeo. Il forte sostegno a Kiev potrà spingersi fino a sacrificare un rapporto vitale con la Russia?