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Merz, nel dopo Merkel arriva un amico del mercato e nemico di Putin

Blackrock, HSBC Trinkaus e lo studio legale Mayer Brown: tre esperienze che gli hanno attirato numerose critiche, accanto però alla consapevolezza di una personalità forte e decisa. Ciò che l’industria teutonica pensa sia utile per gestire l’anno zero del post merkelismo

Draghi (non) sarà la nuova Merkel. Stoccata di Bloomberg

Un editoriale sul noto quotidiano finanziario americano spiega perché Mario Draghi non sarà per l’Europa una nuova Angela Merkel. Troppo filo-atlantico per questa Ue e manca di una legittimità politica. La strada verso una leadership europea è piena di ostacoli. Ecco quali

L'austerity, i Verdi e la zona Merkel. Tutti i crucci di Scholz

Proseguono fitti i negoziati fra Spd, Verdi e liberali per dar vita a una “Coalizione semaforo” in Germania. Il cancelliere in pectore Scholz si mostra ottimista ma c’è da sciogliere il nodo austerity. I mercati sono sicuri: ci sarà continuità rispetto a Merkel. Mesini (Iisg): per cambiare servirà un accordo bipartisan

Scholz, Merkel e il pranzo con Draghi. Parla l'ex ministra Schavan (Cdu)

Colloquio con l’ex ministra dell’Istruzione di Angela Merkel, prima fila della Cdu, ospite della Fondazione Konrad Adenauer. Scholz sottovalutato, ha copiato il metodo Merkel e ha funzionato. La cancelliera lascia un vuoto, il partito deve recuperare il suo 8% di consensi personali. Il pranzo con Draghi? Ora i tedeschi vogliono un’Italia più protagonista

Se Draghi teme l'uscita di Merkel. Parla Rino Formica

Intervista a Rino Formica, più volte ministro socialista. Il successo della Spd in Germania è un esempio per la sinistra europea, il Pd è l’unico partito che si vergogna di parlare di socialismo e i risultati si vedono. Draghi? Con l’uscita di Merkel perde il suo angelo custode a Bruxelles. Può cambiare l’Ue, a partire da qui

Draghi, Macron e il pantano tedesco. Parla Giulio Sapelli

Per lo storico ed economista, il voto tedesco conferma la posizione incerta della Germania in Ue, fra deflazione e crisi dei corpi intermedi. Scholz? Deve firmare un nuovo patto sociale con i sindacati, ma l’austerity è dietro l’angolo. Draghi può fare asse con Macron, ma non con quel trattato

In Germania il banco ha vinto tutto. Politi sul dopo-Merkel

Il direttore della Nato Defense College Foundation: dovevano essere le elezioni contro l’establishment, ma l’establishment è il vero vincitore. La Cdu non ne esce malissimo, nonostante i danni di Laschet

Semaforo Verde, così andiamo al governo con Scholz. Parla Geese

Intervista all’eurodeputata tedesca dei Verdi. La spunterà la coalizione Semaforo, il Paese chiede uguaglianza e lotta al cambiamento climatico. Tratteremo con liberali e Spd, ma l’Italia non deve temere: non torneremo alla vecchia austerity. Occhio all’ultradestra: c’è ed è in buona salute

Tedeschi persi davanti alle sfide globali. Piller (Faz) legge il voto di oggi

Intervista al corrispondente da Roma della Faz: “I tedeschi sono viziati da tanta crescita nell’era Merkel, adesso sembrano persi davanti alle nuove sfide europee e globali. Laschet ha fatto una campagna troppo di basso profilo, Soeder è in agguato. Scholz rischia di non avere sostegno dal suo partito. Baerbock potrebbe scegliere come comporre la coalizione”

L'Unione fa la forza. Il piano Zanni (Lega) per il supergruppo a Bruxelles

Intervista a Marco Zanni, europarlamentare della Lega e presidente del Gruppo Id. Un gruppo unico di popolari e conservatori? Si può, vi spiego come. Lega no-vax? Macché, siamo per libertà e vaccini

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