Colloquio con l’ex ministra dell’Istruzione di Angela Merkel, prima fila della Cdu, ospite della Fondazione Konrad Adenauer. Scholz sottovalutato, ha copiato il metodo Merkel e ha funzionato. La cancelliera lascia un vuoto, il partito deve recuperare il suo 8% di consensi personali. Il pranzo con Draghi? Ora i tedeschi vogliono un’Italia più protagonista
Merkel
Se Draghi teme l'uscita di Merkel. Parla Rino Formica
Intervista a Rino Formica, più volte ministro socialista. Il successo della Spd in Germania è un esempio per la sinistra europea, il Pd è l’unico partito che si vergogna di parlare di socialismo e i risultati si vedono. Draghi? Con l’uscita di Merkel perde il suo angelo custode a Bruxelles. Può cambiare l’Ue, a partire da qui
Draghi, Macron e il pantano tedesco. Parla Giulio Sapelli
Per lo storico ed economista, il voto tedesco conferma la posizione incerta della Germania in Ue, fra deflazione e crisi dei corpi intermedi. Scholz? Deve firmare un nuovo patto sociale con i sindacati, ma l’austerity è dietro l’angolo. Draghi può fare asse con Macron, ma non con quel trattato
In Germania il banco ha vinto tutto. Politi sul dopo-Merkel
Il direttore della Nato Defense College Foundation: dovevano essere le elezioni contro l’establishment, ma l’establishment è il vero vincitore. La Cdu non ne esce malissimo, nonostante i danni di Laschet
Semaforo Verde, così andiamo al governo con Scholz. Parla Geese
Intervista all’eurodeputata tedesca dei Verdi. La spunterà la coalizione Semaforo, il Paese chiede uguaglianza e lotta al cambiamento climatico. Tratteremo con liberali e Spd, ma l’Italia non deve temere: non torneremo alla vecchia austerity. Occhio all’ultradestra: c’è ed è in buona salute
Tedeschi persi davanti alle sfide globali. Piller (Faz) legge il voto di oggi
Intervista al corrispondente da Roma della Faz: “I tedeschi sono viziati da tanta crescita nell’era Merkel, adesso sembrano persi davanti alle nuove sfide europee e globali. Laschet ha fatto una campagna troppo di basso profilo, Soeder è in agguato. Scholz rischia di non avere sostegno dal suo partito. Baerbock potrebbe scegliere come comporre la coalizione”
L'Unione fa la forza. Il piano Zanni (Lega) per il supergruppo a Bruxelles
Intervista a Marco Zanni, europarlamentare della Lega e presidente del Gruppo Id. Un gruppo unico di popolari e conservatori? Si può, vi spiego come. Lega no-vax? Macché, siamo per libertà e vaccini
Il dopo Merkel con vista Ankara. Perché Erdogan non può stare tranquillo
Se vincesse un cancelliere socialdemocratico avrebbe lo stesso atteggiamento verso la Turchia su libertà di stampa, geopolitica e diritti? A quel punto gli equilibri nel Mediterraneo orientale, dove Francia e Usa giocano la carta del gas, potrebbero cambiare
Chiunque vinca in Germania, si tornerà al rigore. Le previsioni di Villafranca
Il direttore Studi Ispi: “Laschet è visto troppo come Merkel, non essendo Merkel. Scholz rassicura perché è stato ministro con la cancelliera, ma rappresenta un cambiamento verso i socialdemocratici”. Il rigore di bilancio? “È nel dna dei tedeschi”
Il jolly Scholz per gli orfani di Merkel. Le elezioni viste da Niglia
Il consigliere scientifico dello Iai a Formiche.net: “Il rapporto con Ankara? Dipenderà dal risultato dei singoli partiti. È forse prematuro ed eccessivo pensare ad una capacità dei Verdi di dominare il quadro politico in modo totale”