Quali sono le differenze tra Conte e Grillo sull’indirizzo politico delle proposte del Movimento? A questa e altre domande la risposta è: boh. E tradisce quanto la sfida sia di potere. L’analisi di Martina Carone, consulente in strategie di comunicazione per Quorum/YouTrend e docente di Analisi dei media all’Università di Padova
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Sfida Grillo-Conte, ora sarà reazione a catena?
Ciò che sta accadendo riguarda tutti perché, al di là delle rivalità personali, è l’ennesimo sintomo di crisi della politica da cui i cittadini si sentono sempre più lontani. Il commento di Marco Mayer
Grillo perde anche Travaglio, Conte prepara il partito
Travaglio sta con Conte, che può contare anche su una piattaforma mediatica messa in piedi da Casalino in quasi tre anni a Palazzo Chigi. Il blog di Grillo, invece, non ha più la potenza di fuoco di un tempo. E così l’Elevato pensa a una ridotta parlamentare di un centinaio di parlamentari per rompere le uova nel paniere. A partire dal voto per il Quirinale
Sulla Cina Conte e Grillo hanno offerto molte frasi e poca chiarezza
Nel suo progetto di rifondazione del M5S, Conte dovrebbe esprimere una politica estera fondata sui valori. Per esempio l’auspicio che in Cina siano tutelate le libertà civili e religiose. Il commento di Marco Mayer
Via della Seta. Uscire o non uscire, questo è il dilemma (di Draghi)
Uscire dalla Via della Seta? La sinologa Ludovica Meacci spiega perché quello di Draghi, piuttosto che un passo verso l’annullamento del memorandum del 2019, sembra un segnale del ritorno dell’Italia in un quadro euroatlantico
I finanziamenti esteri e quel report pro Cina firmato 5 Stelle ed Eurispes
Il caso dell’anonimo report pro Cina sullo Xinjiang sottoscritto da Grillo e dal senatore pentastellato Petrocelli, pubblicato con la collaborazione dell’Eurispes, riapre il dibattito sui finanziamenti ricevuti dai centri studi italiani e la necessità di vigilare. Il commento di Stefano Pelaggi, docente presso l’Università di Roma La Sapienza
Modello Ceca. Il futuro dell’Europa secondo Castaldo e Berti (M5S)
La storia indica la via per l’innovazione istituzionale. Per rilanciare il progetto europeo occorre ripartire dalle fondamenta della sovranazionalità, ovvero la capacità dell’Ue di finanziarsi in maniera autonoma. A settant’anni dalla firma del Trattato di Parigi che ha istituito la Ceca e in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa, l’unione fiscale è e resta la cifra dell’unione politica. L’intervento degli esponenti del Movimento 5 Stelle Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo, e Francesco Berti, deputato alla Camera
La crisi della sedia turca e i fantasmi del 1965. Il commento di Berti (M5S)
La raccapricciante pantomima di Ankara testimonia la debolezza di un’Unione europea bicefala, incapace di ritagliarsi un ruolo forte nel Mediterraneo e di parlare con una voce sola in politica estera. Ma non è la prima volta… Il commento di Francesco Berti, deputato del Movimento 5 stelle e membro delle commissioni Esteri e Politiche dell’Unione europea
Più salvezza che unità nazionale. Il governo Draghi visto dall’estero
Dopo aver salvato l’euro, Draghi è chiamato a formare un governo che non sia soltanto di unità nazionale ma anche di salvezza dalla peggior crisi economica dal dopoguerra. L’analisi di Marco Vicenzino, direttore del Global Strategy Project
Perché il post Merkel conta anche per Ue e Italia. Il report Cer
Nel fine settimana la Cdu pianifica il post Merkel scegliendo il suo nuovo leader, che potrebbe anche essere candidato cancelliere a settembre. Ecco perché il vincitore e la sua eventuale coalizione di governo contano anche per l’Italia. Lega e M5S osservano