Il vicepresidente del think tank Cepa: a Bucha un perfetto playbook sovietico, le linee rosse della Nato possono cambiare. Dagli estoni agli ucraini, ci hanno sempre avvisato ma li abbiamo snobbati. Putin all’angolo può fare di tutto
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La Lituania guida l’Ue. Via il gas e l’ambasciatore russi
Dopo gli orrori di Bucha, Vilnius declassa le relazioni diplomatiche con Mosca. Nelle ore precedenti, la premier Šimonytė aveva annunciato che il Paese “non consumerà un solo centimetro cubo del gas tossico” di Putin
Non solo Orban. I nuovi fantastici 4 di Putin
La guerra russa in Ucraina spezza il gruppo di Visegrad, il neutralismo e l’ambiguità tirano la volata a Orban e Vucic in Ungheria e Serbia. Con Bulgaria e Slovacchia, si fa spazio un nuovo conglomerato filorusso in Est-Europa di cui Putin aveva bisogno
Gas ma non solo. Mosca chiede rubli per altri beni
“Le sanzioni dimostrano che l’Occidente è capace di qualunque follia ed eroderanno la fiducia nell’euro e nel dollaro”, ha detto Peskov, portavoce del Cremlino. Ma le sue parole sembrano rivelare l’efficacia delle restrizioni imposte per l’invasione dell’Ucraina
Se per la Russia internet è un complotto occidentale
In questa terza parte della serie “La nuova cortina di ferro”, Soldatov e Borogan (senior fellow di Cepa e cofondatori di Argentura.ru) ripercorrono gli sforzi sistematici della Russia per rendere il proprio internet “sostenibile e autosufficiente”, ossia controllabile
Il voto in Serbia, divisa tra Mosca e Bruxelles
Belgrado ha votato la risoluzione Onu di condanna dell’attacco di Putin all’Ucraina ma senza aderire alle dure sanzioni occidentali. Ora la questione principale è l’insostenibilità della politica del doppio forno tra Ue e Russia. L’analisi di Igor Pellicciari, professore ordinario di Relazioni internazionali Università di Urbino
Diplomazia vecchio stile per mettere fine alla guerra di Putin
L’Occidente dovrebbe emulare Israele e la Turchia, già al lavoro per cercare di porre fine o limitare la guerra in corso. Il corsivo del professor Joseph La Palombara (Yale)
Ciò che ci serve per sviluppare gli anticorpi agli autoritarismi
L’Italia sta riprendendo la sua posizione naturale tra i Paesi guida dell’alleanza democratica. Ora serve uno sforzo complessivo delle istituzioni e una cooperazione con gli alleati per definire e sviluppare i futuri meccanismi di difesa. L’opinione di Laura Harth
Dove sono le “altre” Ucraine, la Via della Seta in salsa putiniana
Mosca negli ultimi dieci anni ha allacciato rapporti e relazioni in varie aree: Ossezia, Abkhazia, Nagorno-Karabakh, Crimea, Bulgaria e Grecia settentrionale, al fine di provocare stati di crisi e incassarne i dividendi. Ma ora non ha la capacità militare di garantire una sua presenza
“Aggressione inaccettabile”. Ma il Cav non riesce a dire Putin
In un saluto al congresso costituente di Verde è Popolare di Rotondi, il leader di Forza Italia parla della guerra in Ucraina senza però citare l’aggressore. “Sosteniamo il governo Draghi anche per fronteggiare i disastrosi effetti della crisi ucraina sul mercato dell’energia e delle materie prime”