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Zen in manette. Un (santo) autogol di Xi Jinping

L’arresto del cardinale Zen dalle autorità cinesi a Hong Kong è un segnale pericoloso dell’escalation della repressione ed è un grave errore di strategia di Pechino, non il primo. Ma non vanifica del tutto l’accordo tra Cina e Santa Sede. Il commento di Francesco Sisci

Il cardinale Zen e il patto col diavolo. Nathan Law chiama papa Francesco

Intervista al leader della resistenza democratica a Hong Kong in esilio dopo l’arresto del cardinale Zen: ha novant’anni, siamo sotto shock ma è la norma ormai. Papa Francesco? Due anni fa un patto col diavolo, Xi continua a perseguitare i cristiani, lo fermi. Putin? La Cina non è neutrale, sta con lui

La nascita di una ciber-potenza. Dispacci dal metaverso cinese

Addio computer americani. La scure di Xi Jinping

Il governo cinese ha deciso di sostituire 50 milioni di computer occidentali (per lo più americani) dagli uffici pubblici con pc cinesi, svela Bloomberg. Un’accelerazione della guerra fredda tech con gli Stati Uniti alla ricerca di un decoupling tecnologico difficile da realizzare

Lo spazio di dialogo Ue-Cina si restringe. Anche sull’Ucraina

Summit virtuale una settimana dopo la visita di Biden in Europa. Le basse aspettative sono confermate. Xi accusa l’Occidente di mentalità da Guerra fredda e non scarica Putin. Von der Leyen insiste: in guerra non c’è equidistanza. La dipendenza commerciale può essere un’arma per Bruxelles. Ghiretti (Merics) spiega come usarla

Ecco perché la Cina non ha una posizione chiara sull’Ucraina

Solo quando si potranno comprendere in maniera chiara gli esiti della guerra e le conseguenze dell’invasione russa in Europa, la leadership del Partito comunista cinese deciderà una linea di azione univoca. Una scelta pienamente coerente con l’approccio cinese che però si scontra con le esigenze della realpolitik. L’analisi di Stefano Pelaggi, docente alla Sapienza Università di Roma

Putin, Xi e il disordine nucleare. Parla Joseph Nye

Intervista a Joseph Nye, decano dei politologi americani ad Harvard e padre del “soft power”. Putin condanna la Russia, i siloviki condanneranno presto lui. Nucleare? Mosca non scherza, la deterrenza Nato è fondamentale. L’Europa s’è desta, ma senza Usa non è sicura

Ucraina, ecco perché non possiamo fidarci della Cina

Non ripetiamo l’errore che ci ha portato dritto all’orrore odierno in Ucraina dando credito alle parole melliflue del “buon dittatore”. Non spogliamoci della nostra forza pur di ingraziarci i regimi sanguinari per una falsa promessa di “pace” predatoria. L’appello di Laura Harth

Il bivio ucraino di Xi Jinping. Parla Fontaine (Cnas)

Intervista a Richard Fontaine, direttore del think tank Cnas. In Ucraina la Cina si schiera dalla parte sbagliata, Putin fa a pezzi i suoi principi di politica estera. Un accordo con Ue e Usa si può tentare ma il tempo stringe. Indo-Pacifico? La partita è appena iniziata

Xi voleva invadere Taiwan, ma la mossa di Putin... I leak Fsb

L’invasione sarebbe stata in autunno, ma la mossa di Putin ha congelato tutto. È quanto si legge in un documento trapelato dall’intelligence russa. È autentico? Forse sì. Ma rimane un interrogativo: che cosa voleva ottenere chi l’ha fatto uscire? Qualche ipotesi

Yang, un falco a Roma. Ritratto del consigliere di Xi

Nato a Shanghai, Yang Jiechi ha studiato nelle università occidentali e con Bush Jr è stato ambasciatore in America. Da dieci anni è il capo indiscusso della diplomazia cinese, un superministro. Oggi è a Roma per una (difficile) trattativa con Sullivan in hotel

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