La Danimarca è l’ultimo Paese europeo ad approvare il servizio militare obbligatorio per le donne, dopo la Norvegia, Svezia e non solo. Il richiamo alle armi per le donne è poco frequente ma la guerra in Ucraina ha dimostrato l’importanza di prepararle per combattere
Dal prossimo 1° aprile tutte le donne danesi con più di 18 anni saranno chiamate alle armi. La Danimarca è l’ultimo Paese europeo che ha allargato il servizio militare obbligatorio alle donne e, allo stesso, ha aumentato la durata da 4 a 11 mesi.
Le donne dovranno recarsi ad un centro di valutazione militare per estrarre un numero simile a quello della lotteria e capire se dovranno prestare servizio. Se non ci sono volontarie sufficienti saranno chiamate da questi numeri.
La decisione di arruolare anche le donne in Danimarca è stata presa nel 2024, due anni dopo l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, e segue le scelte similari della Norvegia e della Svezia. Negli ultimi 10 anni ci sono stati abbastanza volontari, come si legge su Euronews, ma l’aumento delle preoccupazioni per la difesa in Europa richiedono più personale.
La Norvegia è stato il primo Paese europeo ad introdurre il servizio militare obbligatorio senza distinzione di genere. Questo per la decisione del 2013 di considerare tutti i cittadini simili, con stessi diritti e responsabilità.
La Svezia ha seguito l’esempio della Norvegia nel 2017, dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia. Nei Paesi Bassi, invece, è stata approvata una legge per arruolare le donne nel 2020, anche se ancora in maniera volontaria. Recentemente, anche Estonia, Lettonia e Lituania hanno cominciato il dibattito sulla necessità di chiamare anche le donne alle armi, vista la loro vulnerabilità nei confronti dell’esercito russo.
Per il ministro della Difesa lettone, Andris Spruds, è necessario introdurre il servizio militare obbligatorio delle donne entro il 2028. “Perché viviamo vicino ad un Paese aggressore – ha spiegato Spruds alla Bbc -. Perché abbiamo la necessità di rafforzare considerevolmente la nostra difesa integrale. Dobbiamo anche garantire che i nostri cittadini abbiamo gli stessi diritti e responsabilità sulla difesa nazionale, la nostra sicurezza nazionale. E perché io come ministro sostengo un approccio neutro in quanto al genere”.
Anche la Germania dibatte la proposta di introdurre il servizio militare volontario nel 2026, mentre la Francia questiona la possibilità di fare una riforma del programma militare volontario per aumentare l’addestramento.
La popolazione guarda con occhi diversi il tema. Secondo un sondaggio del Consiglio europeo svoltosi a maggio del 2025, gran parte dei francesi, tedeschi e polacchi sostiene il ritorno al servizio militare obbligatorio a favore di una maggior difesa.
L’arruolamento delle donne nell’esercito è poco frequente a livello internazionale. Un report di Pew Research Center del 2019 indica che il servizio militare universale esisteva in Israele, Corea del Nord, Eritrea, Mali, Marocco e Tunisia. Eleri Lillemäe, ricercatrice dell’Accademia militare di Estonia, ha spiegato alla Bbc che i fatti del 2022 riferiti all’aggressione della Russia in Ucraina hanno cambiato il dibattito su questo tema.
La guerra in Ucraina ha dimostrato l’importanza di preparare le donne per combattere. Il ministero della Difesa ucraina sostiene che ci sono più di 70.000 donne che prestano servizio nelle forze armate e più di 5000 sono sul campo di guerra. “È il miglior esempio di quanto c’è bisogno di donne nel servizio militare, di come c’è bisogno che tutti contribuiscono quando il Paese attraversa una situazione difficile”, ha aggiunto Lillemäe. Tuttavia, in Ucraina l’arruolamento delle donne non è obbligatorio.















