"Il punto è evidente, rischiamo di perdere il contatto con il nostro principale alleato storico, gli Stati Uniti, per fornire esposizione politica ad altri attori con i quali però non siamo nemmeno in grado di costruire alleanze". La deputata di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli, membro della commissione Bilancio di Montecitorio e dell'intergruppo Usa-Italia, commenta in una conversazione con Formiche.net il caso Mahan…
Emanuele Rossi
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Misurata è nervosa. Vuole battere Haftar (e critica l’Onu per lo scarso appoggio)
La guerra alle porte di Tripoli sembra destinata a non avere soluzioni almeno per il momento. Il signore della guerra dell’Est libico, Khalifa Haftar, il 4 aprile ha lanciato un’offensiva per conquistare la capitale, ma nonostante le promesse iniziali di uno scacco matto repentino, la situazione, alla vigilia dei quattro mesi di conflitto, resta imballata. E per salvare la faccia…
Hong Kong, Cina pronta a reprimere le proteste?
C’è un ammassamento silenzioso di forze armate cinesi al confine con Hong Kong, e la Casa Bianca lo sta monitorando con attenzione ha spiegato un funzionario di alto livello dell’amministrazione Trump alla Bloomberg. Lunedì il governo di Pechino ha avvertito che le manifestazioni — partite oltre un mese fa contro una proposta di legge che avrebbe favorito l’estradizione in Cina,…
L'Italia sta con il governo di Tripoli. La linea coerente di Salvini sulla Libia
Il vicepremier Salvini torna a prendere in mano uno dei principali dossier di politica estera italiana, la Libia, e marca la posizione di Roma in parziale contraddizione con il premier Conte. L'Italia sta con il governo di Tripoli: linea tracciata in modo netto, contro le aggressioni delle "truppe ribelli". Questa mattina c'è stata una telefonata operativa tra il ministro dell’Interno italiano, Matteo…
Ecco cosa divide Washington e Berlino su Hormuz
Mentre viene resa pubblica la firma di un memorandum d'intesa nel campo della cooperazione militare tra Russia e Iran, che prevede anche esercitazioni congiunte che nel prossimo futuro arriveranno fino allo Stretto di Hormuz, gli Stati Uniti formalizzano la richiesta di collaborazione alla Germania per missioni di pattugliamento in quello stesso tratto di mare, diventato il cuore geopolitico della crisi iraniana. È il…
Wargame russi a Hormuz. Come si allarga il dossier Iran
L’Iran è diventato un dossier in cui si dipanano mosse e posture tra potenze di varie dimensioni, da cui si marcano gli allineamenti attuali e si segnano quelli futuri. Dai tavoli del Jcpoa – l’accordo sul congelamento del programma nucleare del 2015 in fase di smottamento da quando gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente – al confronto muscolare nel…
Perché l'avvelenamento di Navalny è un problema per Putin
La dottoressa Anastasia Vasilyeva, che ha personalmente curato Alexander Navalny in passato, ha dichiarato ieri sera che il leader delle opposizioni russe potrebbe essere stato avvelenato. Sarebbe questo il motivo — non una forte orticaria allergica come detto dalla Interfax — che avrebbe costretto i celerini di un centro di detenzione speciale di Mosca a trasferirlo ieri mattina alla Gorodskaya Klinicheskaya Bol'nitsa (per quanto noto i poliziotti…
La Cina mostra di nuovo i muscoli a Taiwan
Le forze armate di Pechino stanno conducendo – e continueranno fino al 2 agosto – delle esercitazioni sul Mar Cinese che avvolgono Taiwan da sudovest e da nord, lungo lo stretto che divide le due Cine, la Repubblica di Cina e la Repubblica popolare cinese (la Cina continentale). Sono stati diffusi dei messaggi di allerta marittima e aerea perché le zone tra…
Caro governo, su Iran (e non solo) l’Italia deve fare una scelta di campo. Ad ovest
Il rischio è l’irrilevanza se non addirittura la possibilità che alcune posizioni prese dall’Italia in questa fase storica siano percepite dal mondo occidentale, quadro culturale e di valori in cui Roma si inserisce, come una palese ostilità. Ieri il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiamato il suo omologo Emmanuel Macron per parlare di Iran, per esempio. Una contingenza…
Conte propone il dialogo con Haftar. Ma lui bombarda
I fatti indicano che Khalifa Haftar più che "un interlocutore", come lo definisce il presidente del Consiglio italiano, sia un despota molto più interessato a bombardare i suoi nemici e prendersi Tripoli, piuttosto che al dialogo. E invece, "[Haftar e la Cirenaica] sono interlocutori con cui confrontarsi per pervenire ad una soluzione pacifica e sostenibile”, diceva due giorni fa il premier Giuseppe…