Il Movimento che si fa partito (green), Conte che prende la leadership. E poi la svolta di Salvini, l’azzardo di Meloni, gli ostacoli da qui all’elezione del prossimo Capo dello Stato. Una guida all’era Draghi con Giovanni Orsina, storico e politologo della Luiss
Federico Di Bisceglie
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Questo governo è lo stress test per i partiti. L'analisi di Panarari
Le spaccature all’interno del Movimento sono il frutto di un processo (abortito) verso la partitizzazione. Il sociologo Panarari ha dubbi sulla possibilità che l’Esecutivo Draghi possa durare. Non sul presidente: “Una visione di Paese che proietta l’Italia in una nuova dimensione”
Grillini, la spaccatura era inevitabile, ma è sbagliato cacciare la minoranza. Firmato Padellaro
Una parte del Movimento 5 Stelle non avrebbe potuto accettare un governo con Lega, Forza Italia e Italia Viva. La spaccatura tuttavia indebolirà i grillini che non hanno ancora raggiunto la maturità politica. E Draghi? “Ha parlato di ambiente per inglobare un pilastro delle 5 Stelle”
Intergruppo, si faccia chiarezza. Draghi? Finalmente una visione di Paese. Parla Nannicini (Pd)
Tommaso Nannicini conferma l’appoggio alla linea espressa da Mario Draghi. L’intergruppo con Pd, Leu e 5 Stelle non deve essere una manovra politica che guarda al passato. “Il Pd torni a lavorare sulla sua identità”. Bene Fisco, lavoro e scuola
Draghi uomo solo al comando, ma il populismo non è finito. L'analisi di Ignazi
Il politologo dell’ateneo felsineo spiega e analizza la compagine dell’esecutivo guidato da Mario Draghi. Sarebbe interessante ricevere spiegazioni dei leghisti sulle posizioni anti europeiste abbandonate in 48 ore. E i 5 Stelle? “La svolta dei pentastellati è partita due anni fa”, con il tentativo di affiliarsi ai liberali europei
Il ministro Bianchi conosce Draghi dal 1976. Il suo piano per la scuola
Storie, aneddoti, cursus honorum. Chi è il nuovo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Dagli scranni del Consiglio Comunale al vertice dell’ateneo estense. Il legame con Draghi parte da lontano. Era il 1976
Se i grillini si spaccano, guadagna il centrosinistra. Meloni invece... L'analisi di Ceccanti
Il voto sulla piattaforma Rousseau e le due anime del Movimento 5 Stelle. L’ala governista e i dibattistiani barricaderi. Una probabile scissione potrebbe giovare alla coalizione del centrosinistra con il Pd. Fratelli d’Italia seppur coerente rischia: “Non si campa di rendite di posizione”. Ceccanti, deputato Pd e costituzionalista, spiega perché
Per Castagnetti, Marini era il più preparato. E Draghi ci traghetterà fuori dalla crisi
“Ci eravamo sentiti pochi giorni fa. Entrambi avevamo stima per Draghi, che si è misurato con i veri poteri forti, dalla Germania in giù, ed è sicuramente in grado di tenere testa ai partiti italiani”. Pierluigi Castagnetti ricorda l’amicizia, la passione politica e le battaglie di Franco Marini
Un governo con Lega e FdI? Per Fassina (Leu) si deve fare. Poi al voto nel 2022
Stefano Fassina, esponente di Leu tende la mano a Giorgia Meloni perché, dice, “deve essere un Governo la cui base parlamentare deve essere più ampia possibile”. Anche per superare “gli steccati ideologici” e per “una legittimazione reciproca”
Il Movimento alla fine appoggerà Draghi. De Masi spiega perché
Il docente emerito della Sapienza analizza le spaccature nell’ambito del Movimento 5 Stelle. Da barricadero a partito di sistema, il percorso è (quasi) compiuto. L’esempio lampante di questa maturazione? Luigi Di Maio”