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Orban risveglia i sovranisti (anche nascosti). L'analisi di Orsina

Il politologo della Luiss: “In questo contesto si è manifestata la grande contraddizione dei sovranisti nel momento in cui devono collaborare a livello sovra nazionale”. E i 5 Stelle: “Il partito si è normalizzato, ma al suo interno continuano ad agitarsi questi moti filo putiniani. In questo contesto, Conte si barcamena. Ma è messo peggio di Salvini”

Ultima chiamata al riformismo. Senza i 5 Stelle. Parla Richetti

Il senatore di Azione: “Pd e Letta devono chiarire se la loro visione dello Stato collima con quella di Toninelli, con quella giustizialista di Bonafede e con quella populista di Conte. Oppure, al contrario, se preferiscono il riformismo”

Conte non è più un'anatra zoppa. Ma con il Pd... Parla De Masi

L’ex premier è stato riconfermato leader del Movimento, ma ha molte questioni aperte da affrontare. “La contrarietà alle armi, al pari dell’ecologia, dell’economia circolare e della democrazia diretta, costituisce uno dei fondamenti ideologici su cui è nato il Movimento”, afferma a Formiche.net Domenico De Masi, sociologo e professore emerito di Sociologia del lavoro alla Sapienza

La spesa militare, il caos grillino e il Pd. Il caso Conte letto da D'Alimonte

Il politologo sulla difesa, da parte del leader grillino, di uno dei pilastri del Movimento: “Sarebbe Di Maio, che è stato uno dei suoi fondatori, a essere più credibile come difensore dei principi fondativi del vecchio Movimento. Invece in questa pantomima le parti sono rovesciate”

 

Diritti ed etica. Celotto spiega dove siamo rimasti

Al via il prossimo 27 marzo la keremesse promossa da Ferrovie dello Stato, Bper Banca, la casa editrice il Mulino e la fondazione Musica per Roma. Il costituzionalista: “Affrontiamo i temi più controversi in modo che siano alla portata di tutti”

Rincari ed energia. I riflessi del conflitto sulla filiera del grano spiegati da Ferrari (Italmopa)

Il presidente dell’associazione dei mugnai italiani: “C’è preoccupazione per le future produzioni Ucraine, a causa delle distruzioni provocate dalla guerra sulle catene di approvvigionamento e logistica, nonché per la disponibilità di manodopera”

Perché l'Italia non è in prima fila nei negoziati sull'Ucraina? Il punto di Ignazi

Il politologo, già docente all’Università di Bologna: “Ero convinto che Draghi avrebbe potuto ritagliarsi un ruolo per i negoziati di pace. E invece siamo rimasti esclusi dai tavoli che contano”. E Berlusconi? “Chiuso in un silenzio imbarazzante”

Quanto c'è di speculazione nell'aumento del pane. Parla Trombini (Confesercenti)

Il presidente nazionale dei panificatori: “Fino a fine 2021, un quintale di questa farina veniva a costare mediamente 32 euro. Mentre oggi, superiamo i 55. Ma non è vero che la materia prima non c’è. La verità è che esiste tanta farina stoccata nei granai”

Mosca e Kiev? Entrambe sconfitte. Parla Gaiani

Il direttore di Analisi Difesa: “La Russia vuole, oltre al controllo sulla Crimea, la totale neutralità dell’Ucraina. Dunque una sostanziale smilitarizzazione del Paese. In modo tale che l’Ucraina diventi il ‘cuscinetto’ tra Mosca e la Nato”

Gli effetti del conflitto sull'economia italiana visti da Granelli

Il presidente degli artigiani: “Per via del conflitto, abbiamo perso il 30% del valore dell’esportazione verso Russia e Ucraina. Il comparto della moda ha addirittura perso il 42%, mentre quello dei macchinari il 26%”. Ma tutto è iniziato con l’invasione della Crimea otto anni fa…

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