Per dirlo Luigi Di Maio che sì, quella piazza a Torino va ascoltata, vuol dire che non è stato tutto inutile. Certo, il co-azionista di governo ha corretto subito il tiro: no, la Tav, la linea Alta velocità Torino-Lione, non va fatta perché i soldi vanno spesi in altro modo. Ma un pizzicotto dentro l'esecutivo gialloverde l'hanno sentito sicuramente. Troppo…
Gianluca Zapponini
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Qualcuno compra ancora il nostro debito. Ma la crescita rimane un miraggio
La buona notizia è che c'è ancora qualcuno all'estero che compra il nostro debito sovrano, prestandoci parte dei denari necessari a mandare avanti il Paese. Quella cattiva è che ancora una volta si leva una voce critica verso la legge di Bilancio, quella dell'Istat. Chi, cioè, ha il compito di fare i conti dentro e fuori le tasche del governo,…
L'Upb svela il rebus sulle pensioni. Ecco il calcolo
Andare in pensione prima ma con meno soldi in tasca. A qualcuno piacerà, a qualcun altro no. Di sicuro questo pomeriggio l'Ufficio parlamentare di Bilancio ha fatto due conti sulla cosiddetta quota 100, l'escamotage sulle pensioni per chi vuole abbandonare il lavoro prima della scadenza naturale, fino a 62 anni di età e con 38 anni di contributi. I tecnici dell'Upb coordinati dal presidente…
Lo spread vincerà. E il governo dovrà cedere. Parla Stefano Micossi
Quando si dice il bello deve ancora arrivare. Difficile pensarlo quando c'è Bankitalia che in un numeretto riassume il danno collaterale di mesi di scontro con Europa e mercati: 1,5 miliardi di euro. Si tratta della spesa per maggiori interessi a carico della collettività, sostenuta fin qui per permettere allo Stato di collocare il proprio debito presso i grandi investitori esteri.…
Da Tria una constatazione: Europa e Italia parlano due lingue diverse
A quattro giorni da l 13 novembre, giorno in cui l'Italia dovrebbe presentare una versione della manovra a prova di Patto di stabilità (qui l'articolo di ieri), Giovanni Tria aveva davvero poco scelta. Anzi, per la verità non ne aveva affatto. Difendere l'attuale impianto della legge di Bilancio, senza se e senza ma. A tutti i costi. Anche perché se…
L'Ue suona il campanello: l'Italia è fuori dal Patto di stabilità. E adesso?
Non c'era bisogno che lo dicesse la Commissione europea che sì, l'Italia non cresce e non crescerà. Cioè, la seconda manifattura europea, la settima economia mondiale ultima nel Vecchio Continente alla voce pil. Finissero qui i problemi, ci si potrebbe concentrare per bene sul problema crescita e magari limitarsi a qualche aggiustamento in manovra (entro il 13 novembre Bruxelles attende…
Manovra, la procedura di infrazione non è il male assoluto. Parla Scandizzo
Non è il momento dello sconforto al ministero dell'Economia. Anzi. Il giorno dopo lo strano vertice europeo dei ministri delle Finanze (qui l'articolo di ieri), con il ministro Giovanni Tria che ha abbandonato anzitempo i lavori, saltando anche l'incontro con la stampa, c'era più di un motivo per credere che le cose tra Roma e Bruxelles si stessero mettendo male.…
Perché il risultato delle midterms fa felice Wall Street
Tra il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto Wall Street sceglie quello pieno. Le elezioni del midterm che hanno sancito il rafforzamento dei repubblicani al Senato ma anche l'affermazione dei democratici alla Camera (persa nel 2010 a metà mandato di Barack Obama), rappresentano un gran bel risultato per gli investitori americani. Essenzialmente per due ragioni. Wall Street non ha mai…
Questa Europa non lotta contro la povertà, cambiamola. Parla Castaldo
L'Europa, quella arrabbiata, che si sente anche un po' tradita. In altre parole, l'Unione europea dinnanzi alla sua prima secessione in 70 anni di storia. Ben raccontata nel libro di Roberto Sommella Gli arrabbiati, la prima guerra di secessione europea (qui un lungo estratto pubblicato da Formiche.net qualche settimana fa), presentato ieri sera alla Federazione degli editori dei giornali (Fieg)…
Dall'Eurogruppo una sola verità. La strada per un accordo sulla manovra è difficile
Le rassicurazioni di circostanza non potevano mancare all'Eurogruppo, terminato proprio in questi minuti. Nemmeno questa volta, nemmeno dinnanzi al vento gelido che spira tra Roma e Bruxelles. Un grande freddo destinato a durare e ad evolvere in una procedura di infrazione per eccesso di disavanzo. Esattamente tutto il contrario di Maastricht. Dietro le parole del commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici,…