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Perché Draghi è l'ancora euroatlantica di Erdogan

Di Dario Cristiani

Gli Stati Uniti vogliono ricondurre Erdogan nell’area euroatlantica ma non faranno sconti sui diritti umani. Il Sultano è in difficoltà sul fronte interno e vacilla. L’Italia di Draghi può e deve muoversi da attore trainante. L’analisi di Dario Cristiani, fellow Istituto affari internazionali/German Marshall Fund of the United States

Supply chain sostenibili, perché conviene. Lo spiega l'avv. Giordano

Di Enrico Giordano

Le aziende più dinamiche, che si sono mosse in anticipo investendo nella direzione virtuosa della sostenibilità, possono beneficiare di significativi vantaggi e, soprattutto, possono ricorrere agli enormi flussi finanziari che il Green Deal europeo, il Next Generation EU e gli strumenti di green finance stanno convogliando verso le imprese, il cui accesso risulterà sempre più subordinato all’effettivo rispetto dei requisiti Esg (Environment Social Governance), anche nelle catene di approvvigionamento. L’analisi dell’avvocato Enrico Giordano, senior counsel di Chiomenti

Che effetti avrà lo stallo in Israele sugli Accordi di Abramo? Il talk di Formiche

Proseguono i colloqui tra i partiti ma nessuno sembra avvicinarsi alla maggioranza necesaria per formare un governo. Oggi pomeriggio il live talk con Cinzia Bianco (Ecfr), Yossi Melman (Haaretz) e Aaron David Miller (Carnegie). Modera Gabriele Carrer

Perché Draghi fa bene a parlare con Erdogan. L’analisi dell’amb. Sanguini

Di Armando Sanguini

Tra tumulti sul fronte interno e tensione con la Nato, Erdogan è in cerca di un momento di distensione. Biden l’ha capito, e in Europa guarda a Mario Draghi per riallacciare i rapporti con Ankara. L’analisi di Armando Sanguini, Senior Advisor Ispi, già ambasciatore italiano in Tunisia e Arabia Saudita

Bergoglio, Draghi (e Cartabia). Solo un saluto ma guardando al futuro

Di Massimo Enrico Milone

Per ora, solo un saluto, nulla di più. Ma nei prossimi mesi il papa, che viene quasi dalla fine del mondo, Vescovo di Roma, e l’uomo del salvataggio dell’Italia, avranno molte cose da dirsi. A lato, come ci consegna l’immagine plastica dell’incontro, Marta Cartabia. In molti immaginano, per lei, il prossimo anno, l’ingresso al Quirinale. Prima donna. Con il suo bagaglio di competenze e umanità. Vedremo. L’intervento di Massimo Enrico Milone, direttore Rai Vaticano

Decreto Sostegni, tutti i dubbi sul blocco dei licenziamenti. Scrive l'avv. Fava

Di Gabriele Fava

Non resta che attendere la conversione in legge del decreto Sostegni, che proroga il divieto di licenziamenti, sperando che quanto previsto in sede di relazione illustrativa non comporti una modifica del dato letterale della norma, ad ulteriore discapito delle imprese, già fortemente penalizzate dalla prolungata durata del blocco dei licenziamenti. L’analisi di Gabriele Fava, avvocato giuslavorista e componente del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti

Dal canale di Suez all’Artico, l’occasione per Italia e Ue. Scrive Di Stasio (M5S)

Di Iolanda Di Stasio

L’incidente del canale di Suez dovrebbe spingerci a lavorare congiuntamente a una nuova dimensione multilaterale dell’Artico. Dalle minacce militari alla governance scientifica, serve un coordinamento internazionale, e l’Europa può fare la sua parte. Il commento di Iolanda Di Stasio, deputata del Movimento Cinque Stelle

Rebus Afghanistan. Perché Biden potrebbe chiamare l’India 

Di Vas Shenoy

La deadline trumpiana del 1° maggio per il ritiro delle truppe Usa dall’Afghanistan si avvicina. Ma Biden ci sta pensando. Ecco quale ruolo che può giocare l’India

Una poltrona per due. La sfida rosa del Pd alla Camera

Di Giulio Ucciero

Dopo il cambio al Senato, martedì i deputati Dem sceglieranno come nuovo capogruppo una tra Serracchiani e Madia. Per Letta “il confronto è sano”, ma le correnti vogliono accordarsi prima

Merkel a tutto gas (russo). Così il North Stream 2 divide la Germania

Di Lorenzo Mesini

A Berlino avevano preso la nomina a segretario di Stato di Blinken come segno di distensione, non è così. Gli Usa vogliono interrompere il gasdotto russo North Stream II. Che intanto divide la politica tedesca, dalla Cdu ai Verdi. Sarà l’ultimo grande banco di prova di Merkel. L’analisi di Lorenzo Mesini

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