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Gaël Giraud, il gesuita che predica la transizione ecologica

L’economista Gaël Giraud nel 2015 pubblicò per la casa editrice Emi il volume “Transizione ecologica. La finanza a servizio della nuova frontiera dell’economia”, con la prefazione di Mauro Magatti. Le riforme introdotte dal governo Draghi e la costituzione del nuovo ministero presieduto da Roberto Cingolani hanno portato in primo piano i temi che lo studioso già da anni approfondisce. Tra libro e saggi scritti anche per La Civiltà Cattolica, ecco il pensiero del gesuita nell’analisi di Riccardo Cristiano

Dagli Usa al Vaticano cadono barriere non solo ideologiche. L'analisi di Cristiano

“Crepe nel muro” è il titolo con cui si apre l’edizione dell’Osservatore Romano di oggi. E sembra un programma per rifondarsi contro quei muri eretti contro l’altro, che sia migrante, ma anche vicino di casa. Il grande contributo dei cattolici alla crisi italiana e agli estremismi sta nel sinodo, che proprio questi giorni si dimostra urgente per tutti. L’analisi di Riccardo Cristiano

Oggi Civiltà Cattolica sbarca anche a Mosca. In russo

L’edizione russa della rivista dei gesuiti, diretta da padre Antonio Spadaro, viene lanciata a cinque anni dall’incontro più difficile e atteso, da molti ritenuto a lungo impossibile: quello tra il papa, Francesco, e il patriarca di Mosca, Kirill. Dopo coreano, giapponese e cinese, ora russo: l’attenzione a territori e popoli decisivi e complessi e che usano poco nella quotidianità le lingue occidentali è evidente

La svolta, i cristiani in oriente riletti da Civiltà Cattolica

Un articolo di Civiltà Cattolica rilegge la storia dei cristiani sotto i califfi alla vigilia del viaggio del papa in Iraq. Cadono le mitologie, si racconta un altro passato per immaginare un altro domani. L’approfondimento di Riccardo Cristiano

La Sant'Egidio (che ho conosciuto) ha qualcosa da dirci. Gli auguri di Cristiano

Sant’Egidio ha portato leader religiosi di ogni esperienza e credenza a dialogare tra loro, e con noi. Questa importante eredità giovannipaolina è rimasta incisa nella realtà della Chiesa e della cultura italiana. Oggi, il giorno del loro “compleanno” trovo che Sant’Egidio abbia qualcosa da dirci a tutti

Dopo il fallimento della politica si riparte soltanto con il sinodo

In un tempo in cui il bisogno di partecipazione si sta esprimendo in forme e modi nuovi, non è possibile tornare indietro. Da cosa deve ripartire l’Italia? C’è la necessità di un cattolicesimo che sappia affrontare la realtà odierna e dialogare con essa. L’analisi di Riccardo Cristiano

Fratellanza, la nuova frontiera di Bergoglio e al Tayyeb

Il mondo celebra oggi l’anniversario della prima giornata mondiale della fratellanza nel giorno della firma ad Abu Dhabi del Documento sulla fratellanza umana da parte di papa Francesco e del Grande Imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb, di due anni fa

Il tempo del sinodo ormai è maturato. Le parole di Bergoglio sull'Italia

“La Chiesa italiana deve incominciare un processo di Sinodo nazionale, comunità per comunità, diocesi per diocesi: anche questo processo sarà una catechesi”. Le parole di papa Francesco, ricevendo oggi in udienza i partecipanti all’incontro promosso dall’Ufficio Catechistico nazionale della Conferenza Episcopale Italiana (Cei)

La crisi, la Cina, i vaccini. Parolin e la sua "Chiesa in uscita"

Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, è stato intervistato da un’emittente cattolica francese, Kto. Occasione durante la quale la qualità diplomatica del cardinale è emersa in tutta la sua capacità, ma anche nella chiarezza esplicativa di cosa sia una “Chiesa in uscita”

Il papa a Najaf, luogo santo degli sciiti. Perché è una svolta epocale

Visitare Najaf, la città santa, vorrà dire per il papa aprire un contatto, un dialogo, con ogni sciita, quasi un rapporto personale con ciascuno di loro. Più che il testo del documento che dovrebbe firmare, importantissimo, è il luogo dove l’incontro e la firma dovrebbero avvenire a contare. Quel luogo costituisce il vero cuore dell’Islam sciita, e il Grande Ayatollah al-Sistani, novantenne, è sempre rimasto fedele alla teologia sciita, non accettando la svolta teocratica khomeinista

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