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Sovranismo regionale? No, grazie. Il corsivo di Arditti

Abbiamo capito che sarà un autunno difficile, perché la pandemia non ha alcuna intenzione di mollare il colpo e il vaccino ha bisogno di tempo prima di diventare realtà. Abbiamo capito che dobbiamo riaprire le scuole ad ogni costo ma che avverrà in condizioni precarie (anche a causa della ataviche arretratezze delle nostre strutture, figlie di decenni di abbandono politico…

Se facciamo sul Recovery Fund come ad Amatrice siamo morti

“L’opera di ricostruzione dei paesi distrutti - da quel sisma e da quelli che vi hanno fatto seguito in breve tempo - è incompiuta e procede con fatica, tra molte difficoltà anche di natura burocratica". Queste parole del Presidente Mattarella certificano l’insoddisfacente stato di salute dei lavori necessari per riportare a vita normale i territori di Lazio e Abruzzo colpiti…

Sarà la Puglia a decidere le sorti del governo (e forse anche di Conte)

Con  il voto di oggi sulla piattaforma Rousseau si chiude per sempre la fase anti-sistema del M5S e se ne apre una nuova, tutta da definire. Vi sono però due certezze pressoché assolute che possiamo già registrare e di cui tenere conto per i mesi (e gli anni) a venire. La prima è che due anni al potere hanno fatto…

Ridurre il numero dei parlamentari è cosa buona e giusta (secondo me)

Mi sforzo da giorni nel cercare di comprendere gli argomenti dei contrari alla riduzione del numero dei parlamentari, ma debbo confessare che più li leggo (o li ascolto) e più mi convinco del contrario. O meglio: colgo l’onestà intellettuale di molti ragionamenti ma ritengo che essi appartengano a un’idea “figurata” della democrazia, ormai lontana in modo irrimediabile dalla realtà al…

A un anno dalla crisi del Papeete i vincitori sono Conte e Pd. L'analisi di Arditti

Il ministro Luigi Di Maio si è scelto un ruolo “calcistico” ben preciso nel governo, quello dell’ala destra. È un ruolo che egli interpreta con naturalezza ed è anche un ruolo tatticamente sensato, poiché copre una “fascia” nella quale nessun altro gioca nel governo giallo-rosso, ad eccezione di Giuseppe Conte e di Matteo Renzi. I due ex premier però non possono…

Autunno caldo: gli italiani lo temono ma non troppo. L'analisi di Arditti

Da una parte i sindacati che chiedono a gran voce una proroga, dall’altra Confindustria che ammonisce: “Più tardi verrà eliminato e più drammatiche saranno le conseguenze”. È il blocco dei licenziamenti il vero oggetto del contendere tra le parti sociali, una misura che il governo si appresta ad estendere (con alcune eccezioni) per tutto il 2020. Ma il prolungamento, che…

Autostrade, Conte vince il primo tempo della partita. L'analisi di Arditti

La vicenda delle concessioni autostradali può essere vista da molti punti di vista, che però sono riassumibili in due grandi “famiglie”, cioè quella degli aspetti economici ed istituzionali (di breve e lungo periodo, nazionali ed internazionali) e quella degli effetti politici. Sul primo punto molto si è detto in questi giorni e non intendo troppo dilungarmi, anche se credo fermamente…

Butta male (aspettando Bruxelles). L'analisi di Arditti

A Villa Pamphili sono tornati i podisti, i tornei di cricket e i picnic della domenica. Una comprensibile voglia di normalità dopo i mesi di chiusura forzata e dopo le giornate di frenetico via vai di politici, imprenditori e rappresentanti di categoria che hanno animato gli 82 incontri della kermesse voluta a tutti i costi dal presidente del Consiglio. “Dobbiamo…

Fico parla su tutto, purché non di sua competenza. Il corsivo di Arditti

Il presidente della Camera Roberto Fico riesce oggi a fare due capolavori in una sola intervista (quella ad Annalisa Cuzzocrea su Repubblica): parlare diffusamente di temi che poco lo riguardano ed evitare accuratamente di affrontare gli argomenti che invece dovrebbero essere per lui pane quotidiano, tanto sul piano politico che su quello istituzionale. Insomma una sorta di doppio record del…

Il silenzio sul Mes dimostra che questa destra è forte ma non è pronta per governare

L’opposizione va in piazza in modo strutturato dopo i mesi del lockdown e mette a segno a Roma una manifestazione ben organizzata, ordinata e partecipata, superando quel senso di confusione ben evidente nell’incontro del 2 giugno in via del Corso. Matteo Salvini e Giorgia Meloni (con Antonio Tajani) danno dunque buona prova di sé sotto il profilo organizzativo, trovando anche…

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