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Libia, l’Italia è più debole e il generale Haftar avanza. Tutto si tiene

Perché il generale Haftar ha deciso di premere sull’acceleratore proprio adesso? E chi ne paga le conseguenze politiche su scala internazionale? Non è semplice rispondere alle due domande, ma non è nemmeno impossibile, pur rimanendo dentro i limiti di ciò che gli analisti più accreditati dicono in prima persona (anche off the records naturalmente), cioè senza prendere per buone le…

Avviso ai naviganti: a Bratislava non ha vinto Juncker

Bisognerebbe smetterla di leggere la realtà con occhi (troppo) condizionati dalle proprie idee, perché quello è il campo delle opinioni più che della analisi. Sta succedendo anche in queste ore dopo il voto per le presidenziali in Slovacchia, voto che porta Zuzana Caputova al vertice istituzionale del suo paese. Questo voto infatti è ben altra cosa da quello che alcuni…

Tutti in surplace, chi si muove è perduto. Cosa ci dicono le elezioni in Basilicata

Settembre 1955, velodromo Vigorelli di Milano. Antonio Maspes affronta l’olandese Jean Derkens nei quarti di finale del campionato del mondo di ciclismo su pista. Lo sconfigge anche grazie a quei leggendari 32 minuti di surplace, che lo lanciano verso la vittoria finale ma, soprattutto, lo fanno diventare un mito vivente del suo sport. Surplace, ovvero l’arte di fermare la bicicletta…

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Silvio, Matteo e la svolta di Frosinone. Le elezioni in Basilicata e i nuovi rapporti di forza

Mentre in Basilicata si vota, i palazzi della politica sono in preda ad una palpabile frenesia, poiché tutto è già diverso dalla primavera dello scorso anno, quando si formò l’attuale Parlamento. È tutto diverso a sinistra, dove la transizione post-renziana si è compiuta con l’arrivo di Nicola Zingaretti alla segreteria del Pd (che alle prossime elezioni europee andrà sensibilmente meglio…

Mattarella, il “rammendatore”

Alla fine ha raddrizzato la barca il Capo dello Stato, trovando un’espressione perfetta per fare sintesi. Da consumato navigatore della politica e delle istituzioni Mattarella ha infilato nel suo discorso pronunciato davanti a Xi Jinping le parole “strada a doppio senso”, riuscendo così a mettere insieme quello che appariva difficile da conciliare, cioè l’interesse cinese (ben evidente) e quello italiano…

Il problema è Roma, non De Vito

Allora diciamolo subito, così sgomberiamo il campo di gara. Dell’arresto di Marcello De Vito (sarà il processo a stabilire la sua colpevolezza) ci importa pochissimo, forse nulla. Sappiamo da sempre che la vita politica ed istituzionale conosce queste vicende in tutto il mondo (soltanto quelli del M5S hanno fatto finta di non saperlo, ma la realtà, come sempre nella vita,…

Di Maio, Casaleggio (junior) e la (giusta) grisaglia del potere

Punto primo: finiti tutti i ragionamenti (più o meno sensati) sui programmi e la loro attuazione, restano le emozioni, quelle scatenate “a pelle”. I comportamenti elettorali infatti sono spesso determinati da sensazioni che poco hanno a che fare con la concretezza, anche perché, in fondo, siamo tutti immersi in un gigantesco villaggio globale che vive nella bolla delle impressioni (digitali…

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Zingaretti, il raccoglitore di cocci

Onore al compagno Zingaretti, che nel corso del suo appassionato intervento di questa mattina ha delineato il suo “nuovo” Pd. Gli fa onore innanzitutto avere rivendicato il suo essere irriducibilmente, fragorosamente e psicologicamente legato a un’idea di partito in continuità con la storia novecentesca della sinistra italiana ed europea. Zingaretti ha usato le parole “cambiare”, “novità” e “nuovo” dozzine di…

Noi e la Cina: se è svolta, dev’essere dichiarata

Non c’è bisogno di farla troppo complicata in materia di Memorandum che l’Italia si appresta a siglare con la Cina in occasione della visita del presidente Xi Jinping che inizia tra pochi giorni. Si tratta di un atto politico di prima grandezza, che ha nella sua dimensione politica il proprio motivo di esistere, che risponde ad una volontà politica molto…

Così Fico manda Conte in fuorigioco

L’unico che può consolarsi davvero è Matteo Renzi. Già perché nessuno come lui ha lamentato il “fuoco amico” contro il suo governo. Ma allora cosa dovrebbe dire il povero professor Conte, che proprio oggi riesce (dopo giornate per molti versi drammatiche) a prendere una semi-decisione su Tav (indicando con una lettera a Telt di rinviare i bandi, che è un…

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