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Questa Europa non piace. È ora di capirlo

A una manciata di giorni dall’appuntamento elettorale del 26 maggio viene da chiedersi che fine abbia fatto l’Europa. Tra accuse reciproche di fascismo e richieste di dimissioni incrociate, discutere della reale posta in gioco di questa campagna elettorale è diventato un passatempo capace di appassionare soltanto una ristretta cerchia di “eurocrati” e commentatore politici. Eppure, come fotografato da una rilevazione…

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Giornalisti "birichini". Ma Salvini e Di Maio se la cantano e se la suonano

Senza ombra di dubbio c’è del vero nelle parole del ministro Salvini quando se la prende con i giornalisti per la nostra (spesso eccessiva) passione per il retroscena (più o meno corrispondente alla realtà). È infatti innegabile il trasporto della nostra categoria per un genere che nella politica italiana ha qualcosa di epico ed anche letterario: la crisi di governo.…

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Tria, da bruco a farfalla?

“Non è possibile abbassare la tasse, far crescere la spesa e tenere l’Iva ferma. In passato l’hanno fatto e ora ne facciamo i conti”. Con due righe nella bella intervista a Carlo Tecce del Fatto Quotidiano il ministro Tria compie oggi una triplice operazione (che va esaminata in tutti i suoi aspetti), mettendo così paletti importanti per l’azione del governo…

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Bravo Sanchez, ma ora a Madrid c’è più confusione che a Roma

La complessità cui andrà incontro chiunque vorrà provare a formare un governo (a cominciare dal bravo ed energico leader del Psoe Sanchez) dopo il voto di ieri è già oggetto di dibattito dentro e fuori l’Europa. Di certo comunque la soluzione non sarà semplice da trovare ma, soprattutto, metterà la politica spagnola di fronte ad una realtà sostanzialmente inedita per Madrid,…

Matteo Salvini e la maledizione del numero 3

Matteo Salvini sta toccando con mano la complessità del sistema di potere italiano (o meglio di quel che ne resta), che non consente a nessuno di esserne punto di riferimento univoco se non per brevi (e inebrianti) periodi. Per capire meglio di cosa stiamo parlando si badi alla “maledizione del numero 3”, unica vera costante politica della cosiddetta Seconda Repubblica.…

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L’unico, vero, “partito della nazione” è quello contro gli immigrati

In un’Italia sempre più divisa e polarizzata, c’è un’unica cosa che sembra mettere tutti d’accordo: la paura degli sbarchi. “800mila migranti sono pronti a invadere il vostro Paese”, è il monito minaccioso lanciato in un’intervista al Corriere della Sera dal premier libico Fayez al-Sarraj (presidente del governo di accordo nazionale riconosciuto dall’Onu). A pochi giorni di distanza dall’allarme del fragile…

Ma Greta voterebbe M5S o Pd?

Non è a destra la sfida più interessante delle prossime elezioni europee e, per la verità, neppure al centro. Tra le poche certezze che abbiamo c’è infatti il tonico risultato della Lega di Matteo Salvini, che con estrema probabilità sarà il movimento politico più votato d’Europa in termini di eletti al Parlamento di Bruxelles (e di Strasburgo purtroppo, poiché la…

russia, hacker, navalny trump, putin

Sì, in Ucraina ha vinto Vladimir. Ma Putin, non Zelensky

Il voto a Kiev ci riguarda da vicino e dice molte cose sullo stato generale della politica e delle relazioni internazionali in Europa ed intorno ad essa. Già, perché il nuovo leder ucraino è molto pop e molto nuovo, ma non per questo irrilevante. Zelensky è un volto famoso della Tv e da star nazional-popolare ha impostato la sua campagna…

È il lavoro il pensiero fisso degli italiani (che spesso diventa incubo)

La paura è il filo rosso che tiene insieme gli sconvolgimenti politici degli ultimi anni. Non importa se questa poggi su solide basi di realtà o se sia campata per aria, quello che conta è che il 26 maggio i cittadini entreranno in cabina elettorale inquieti e con più ansie che certezze. Ma esattamente cos’è che spaventa di più? Swg…

Salvini

Il pantano politico in cui è finita l'Italia

Si, certo, siamo in campagna elettorale. Condizione peraltro permanente, visto che da marzo dello scorso anno ad oggi abbiamo avuto una regione al voto ogni tre mesi (più molti comuni) e considerato che questo stato di cose continuerà anche dopo le elezioni europee (ad esempio per le regioni Calabria, Emilia Romagna e, verosimilmente, Umbria). Però il comprensibile stato di agitazione…

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