Nel 1998 Blair lavorò ad un accordo di pace nell’Irlanda del Nord e dopo venne scelto come inviato di pace in Medio Oriente per la comunità internazionale. Il suo ruolo sarebbe di gestire in maniera operativa il “Consiglio per la Pace”, presieduto dallo stesso presidente degli Stati Uniti assieme ad altri leader “molto illustri” di altri Paesi e contando su una forza operativa sul territorio: qui entrerebbero in scena i Carabinieri italiani, che già in passato hanno dato ampie garanzie su terreni complessi simili (quindi non “offerti” da Roma, ma in qualche modo richiesti alla luce del loro background)
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Nuovi droni, ancora in Germania. Voli cancellati e un altro passo avanti di Mosca
Il blocco dell’aeroporto di Monaco, congiuntamente ai recenti stop agli scali in Danimarca, Norvegia e Gran Bretagna per avvistamenti di droni riporta in primo piano la fragilità delle infrastrutture europee di fronte a minacce asimmetriche. E l’intelligence danese avvisa “è parte di una strategia ibrida russa per destabilizzare l’Occidente”
Una ferrovia di Mao per sfidare il progetto occidentale del Corridoio di Lobito
In un momento in cui i governi africani si dimostrano pragmatici, multi-allineati e pronti al mulipolarismo, la sfida Tazara-Lobito riflette la competizione globale sulle filiere strategiche, andando molto oltre le questioni logistiche. L’Occidente, con l’Italia, punta su Lobito per rafforzare il proprio ruolo, ma la partita con la Cina sarà lunga e non si esaurirà in una sola ferrovia
Trump reclama poteri speciali per attaccare i Narcos. Cosa sta succedendo
Per la Casa Bianca i narcotrafficanti sono a tutti gli effetti dei nemici degli Stati Uniti, tanto da cambiarne la definizione giuridica. Così facendo, Trump potrebbe alzare l’asticella del confronto con i cartelli della droga, contro cui sta conducendo una crociata personale da diversi mesi. Nel frattempo, al Congresso, c’è chi lo accusa di voler reclamare poteri eccezionali bypassando il controllo parlamentare
L’aumento delle spese militari finanzi una difesa europea sovranazionale. Parla Borghi
L’aumento delle spese militari non è solo questione di numeri, ma anche di come verranno condotti questi investimenti e con quale scopo. In un mondo sempre più instabile, l’Italia e l’Europa sono chiamate a fare la loro parte. Con la comunicazione del documento di finanza pubblica alle Camere è ufficialmente iniziato l’iter che porterà agli aumenti concordati in sede Nato. Maggioranza e opposizioni metteranno da parte le proprie divisioni in nome della sicurezza nazionale? L’intervista di Airpress al senatore Enrico Borghi
Difesa, i 12 miliardi vanno trasformati in sicurezza per i cittadini. Intervista a Minardo
Il dibattito sulle spese per la Difesa entra nella manovra economica, con nuove risorse previste per i prossimi anni in risposta a un contesto internazionale sempre più complesso e caratterizzato da nuove sfide per la sicurezza europea. L’intervista di Airpress ad Antonino Minardo, presidente della IV Commissione difesa della Camera
In Georgia le opposizioni rischiano di inciampare sulle elezioni locali?
La Georgia si prepara alle elezioni amministrative del prossimo fine settimana, un voto locale che assume un significato politico e geopolitico di ben altra portata, tra proteste pro-europee, repressione governativa e opposizioni divise
Sciopero generale, a chi giova l'attivismo del "spacchiamo tutto"? La riflessione di Bonanni
La distrazione della Cgil appare non solo fuori tempo, ma fuori luogo: proprio mentre il mondo cerca una strada nuova per la pace, un sindacato storico si rifugia nel rituale del conflitto, indebolendo grandemente la propria missione di rappresentanza sociale. Il commento di Raffaele Bonanni
Chiesa Anglicana, tre donne candidate ad Arcivescovo di Canterbury. Svolta epocale?
L’eventuale nomina di una donna a Primate della Chiesa Anglicana rappresenterebbe una svolta ecclesiastica epocale, anche per l’impatto per il ruolo delle donne che avrebbe sulla Chiesa cattolica, alla negli ultimi decenni si è molto avvicinata. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Meno Pil ma conti in ordine. Verso la quarta manovra di Giorgetti e Meloni
Il Documento programmatico di finanza pubblica appena trasmesso al Parlamento porta in dote una cubatura di circa 36 miliardi, i cui baricentri saranno essenzialmente un aumento graduale della spesa militare, deficit permettendo, e il taglio dell’Irpef al ceto medio. Ma ci sarà anche spazio per la salute. Unico neo, un Pil sotto l’1% per i prossimi tre anni
















