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Dal satellite Athena Fidus al sistema di posizionamento Galileo, passando per astronauti come Luca Parmitano, non sono pochi i successi recenti dell’aerospazio che portano, tra gli altri, i colori dell’Italia e che hanno visto impegnata in prima linea l’Agenzia spaziale italiana.

L’ente governativo, nonostante le ultime vicende giudiziarie che l’hanno riguardata e che hanno portato alle dimissioni del presidente e allo scioglimento del consiglio di amministrazione, ha saputo reagire e sarà da oggi presieduta, per un periodo non superiore a tre mesi, dal commissario straordinario Aldo Sandulli, professore ordinario di Diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
La nomina è arrivata su proposta del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) che sovrintende all’Agenzia, Maria Chiara Carrozza, con decreto del Presidente del Consiglio, Enrico Letta.

Ma cosa accadrà ora e quali saranno le sfide che la nuova Asi e il Miur dovranno affrontare per sostenere e far crescere l’aerospazio italiano? Ne parla in una conversazione con Formiche.net Gian Luca Galletti (nella foto), sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca, già capogruppo dell’Udc e vicepresidente della Camera.

Sottosegretario, cosa rappresenta per il Miur l’Asi e di cosa dovrà tenere conto la nuova governance?
Il settore aerospaziale rappresenta una straordinaria opportunità di crescita per il nostro Paese. Motivo per cui l’individuazione di una nuova governance è stata considerata una priorità dal Miur e dal Governo. In questa direzione vanno la nomina di Aldo Sandulli a Commissario straordinario e la costituzione del comitato per la scelta del nuovo presidente. Nell’immediato futuro dovremo quindi tener conto non solo della necessità di preservare la piena operatività dell’Asi, difendendo i lavoratori e il patrimonio di eccellenza nel mondo della ricerca e dell’industria che l’Agenzia spaziale italiana rappresenta, ma anche dare una spinta innovativa al settore, nell’ottica di una programmazione a lungo termine delle politiche industriali e della ricerca”.

L’aerospazio è un settore dal forte riverbero non solo dal punto di vista tecnologico e di know how del Paese, ma anche dell’occupazione. Come si è speso il Governo in questi mesi per sostenerlo?
Non c’è dubbio che il settore dell’aerospazio sia strategico per la crescita del nostro sistema industriale e lo sviluppo tecnologico: l’industria aerospaziale italiana ha un giro d’affari pari all’1% del Pil. Fondamentale anche dal punto di vista dell’occupazione: parliamo infatti di un indotto di oltre 150mila addetti.
Con la legge di stabilità è stata rifinanziata la legge 808/85 per lo sviluppo e l’accrescimento della competitività delle industrie operanti nel settore aerospaziale. Nello specifico saranno concessi finanziamenti alle imprese per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo.

Cosa intende fare il Miur per creare maggiore sinergia tra mondo della scuola, della ricerca e dell’università con quello delle imprese nel settore aerospaziale?
Una collaborazione tra scuola, università e imprese del settore è fondamentale per far comprendere che l’attività dell’Agenzia ha sulla nostra vita quotidiana un impatto molto maggiore di quanto si possa pensare. Basti pensare alla possibilità, osservando dallo spazio la Terra, di controllarne la conservazione e lo stato di salute.
Voglio ricordare che, da questo punto di vista, una forte attenzione da parte del ministero c’è già e verrà ulteriormente incrementata.
Lo scorso ottobre, dal salone dei Ministri, gli studenti hanno avuto modo di parlare in collegamento con l’astronauta Luca Parmitano, che sollecitato dai ragazzi e dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha sottolineato l’importanza della ricerca spaziale e degli esperimenti che si portano avanti nel settore, la maggior parte dei quali punta, come abbiamo detto, a un miglioramento delle condizioni di vita sulla Terra”.

Da cosa dipendono e per cosa si contraddistinguono i recenti successi dell’aerospazio che portano anche i colori italiani, da Athena Fidus a Galileo?
Si tratta di successi che confermano come l’Asi costituisca una eccellenza nel campo della ricerca. Le partnership internazionali di cui l’Italia è stata e sa essere protagonista, dimostrano inoltre che l’Agenzia è una grande risorsa per il Paese dal punto di vista industriale, con delle potenzialità straordinarie, e che occuperà un ruolo sempre più centrale nelle politiche di sviluppo del Paese.

Come sarà il futuro dell'Asi. Parla il sottosegretario Galletti

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