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Un affare da 100 milioni di euro, mentre i bilanci dell Difesa vengono generalmente tagliati, non è business da poco. Ma la vendita di due velivoli da trasporto tattico C-27J Spartan di Alenia Aermacchi al ministero della Difesa del Perù assume un rilievo di gran lunga superiore all’importo del deal.

UNA FLOTTA DA SOSTITUIRE
Prima di tutto perché il Paese sudamericano ha bisogno di sostituire, in tempi brevi, una flotta di aerei da trasporto, composta da 28 Antonov di fabbricazione sovietica, che risale in parte agli anni settanta. Ora è probabile che il governo di Lima non si doterà di altrettanti velivoli, ma se non 28, si può ragionevolmente ipotizzare che i rimpiazzi potranno essere tra i 15 e i 20 esemplari.

MERCATO IN CRESCITA
Il Sudamerica è una delle aree al mondo che sul fronte delle forniture militari e della sicurezza può crescere nel breve-medio periodo. Mettere una bandierina nel sub-continente rappresenta un investimento per il futuro. E, di recente, la controllata di Finmeccanica ne ha messe più d’una. Si va dal supporto logistico per la flotta degli Amx al Brasile ai quattro C-27J venduti al Messico. È evidente che lo Spartan risponde, per le sue caratteristiche, alle necessità americane di versatilità: in Perù uno dei suoi punti di forza è stata la capacità di affrontare le Ande. Se si sale più su nel continente, infatti, si arriva alla recentissima acquisizione (in realtà si tratta di un re-utilizzo) di sette C-27J nella versione “multimission” (insomma, armati) alle Forze speciali degli Usa. Ed è complicato per chiunque vendere lo stesso mezzo militare nel nord, nel centro e nel sud dell’America in un arco di tempo piuttosto ridotto. Inoltre, è in corso in Canada la gara per una importante fornitura di aerei da trasporto tattico cui il velivolo italiano sarebbe in pole position. Per il C-27J (74 aerei già in dotazione alle aeronautiche militari di Italia, Grecia, Lituania, Bulgaria, Romania, Marocco, Usa, Messico, Australia con la Slovacchia in fase di negoziazione contrattuale) trattative ed “esplorazioni” sono ancora in corso in diversi Paesi dell’Europa Orientale, del Medio Oriente, dell’Africa e ancora del Sudamerica.

IL PROFILO AZIENDALE
L’azienda guidata da Giuseppe Giordo vince gare in ogni continente grazie alle tecnologie spinte dei suoi aerei e al rapporto qualità/prezzo assicurato, in grado di sconfiggere, oltre che le macchine avversarie, anche (se non soprattutto) i problemi mediatici che affliggono Finmeccanica da oltre quattro anni e l’hanno fatta vittima di una concorrenza internazionale, per usare un eufemismo, sleale. A Lima la vittoria di Alenia Aermacchi è stata ottenuta contro il C-295 della Casa, la branca iberica della società franco-tedesca-spagnola Eads, ora Airbus Military. Ma una settimana fa la vittoria in una gara in Polonia per la fornitura di aerei addestratori, arrisa ancora una volta a un velivolo di Alenia Aermacchi (l’M-346, ritenuto il miglior trainer avanzato al mondo, mai uscito sconfitto finora da un’aggiudicazione internazionale), è stata strappata a due avversari presentati da altri due giganti mondiali: gli addestratori dell’americana Lockheed Martin e dell’anglo-americana Bae Systems.

Finmeccanica festeggia in Sudamerica grazie ad Alenia Aermacchi

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