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Ci separano poche ore dal voto tedesco previsto per domenica 22 settembre. Gli scenari possibili sono già stati previsti, e la riconferma della cancelliera Angela Merkel sembra un dato sicuro e rassicurante anche per l’Europa, in stallo sui dossier più delicati fino a quando non si sarà chiusa la “pratica Berlino”. Ma la cancelliera sembra aver stravinto anche quanto a strategia di comunicazione politica durante la campagna elettorale. Mettendo all’angolo l’avversario Spd Peter Steinbrück.

Gli ultimi sondaggi

Secondo un sondaggio Insa pubblicato oggi sulla Bild, il partito anti-euro AfD (alternativa per la Germania) entrerebbe al Bundestag con il 5% e la coalizione cristiano liberale della cancelliera Merkel perderebbe la maggioranza con il 44%. Stando al sondaggio, l’Unione cristiano democratica Cdu-Csu della cancelliera Merkel arriva al 38% e gli alleati liberali (Fdp) al 6%. I socialdemocratici dello sfidante Steinbrück sono indicati al 28%, i Verdi all’8% e la Linke (Sinistra) al 9%: assieme dunque avrebbero il 45%. La riconferma della cancelliera è quindi un dato di fatto, che se una coalizione rosso-rosso-verde è stata sempre esclusa dalla Spd.

La lettera alle famiglie tedesche

Angela Merkel intanto scrive agli elettori per esortarli a dare domenica i due voti alla Cdu. Cinque milioni di famiglie riceveranno domani un messaggio della cancelliera, decisa a mobilitare tutti i propri sostenitori e muovere dalla sua parte gli indecisi. “Se desiderate che io possa continuare ad operare come vostra cancelliera, allora per favore domenica andate a votare e date i vostri due voti alla Cdu”, chiede Angela Merkel nella sua lettera, secondo quanto riferisce Spiegel online, precisando che le parole ‘i due voti alla Cdu’ sono scritte in grassetto.

Il rombo

Il “rombo” di Merkel intanto diventa un tormentone. Di dimensioni giganti e senza scritte, girando per Berlino ci si ritrova di fronte ad un megacartellone issato su un palazzo con un paio di mani nella classica posizione tenuta da Merkel. Rassicurante, simmetrica, razionale. Nessun commento. I tedeschi non hanno bisogno di indicazioni per capire di chi possano essere quelle mani.

Il rombo è la posizione che Merkel assume mentre riflette, ammette, da brava scienziata specializzata in chimica quantistica. E così la cancelliera si cala nei panni del più classico tedesco da cliché: senza pretese, pragmatico, semplice, come sottolinea il biografo Ralph Bollmann. Ed è per quel tocco comune, che, commenta, i tedeschi hanno cominciato a chiamare la cancelliera “Mutti”, mamma.

L’immagine in Europa

Niente a che vedere, sottolinea l’Economist, con l’immagine che Merkel dà di sé oltre confine. L’idea che se ne ha in Europa è quella del leader duro pioniere dell’austerità, altro che della mamma dolce e semplice. Ed per questo che è diventata bersaglio della satira nei Paesi più colpiti dalla crisi. “Angela Merkel pensa che siamo a lavoro“, avevano scritto in uno striscione durante gli europei di calcio del 2012 i tifosi irlandesi. E ancor più dura era stata la frecciata greca a Merkel, quando era stata presentata stile Hitler con i baffetti ad Atene.

Le gaffe di Steinbrück

E a contraddire la “vestale della Germania”, ci pensa il suo avversario socialdemocratico Peer Steinbrück, che si è presentato al Paese come l’uomo dei discorsi diretti, dei pochi giri di parole, del “Klartext“. Ma di gaffe Steinbrück ne ha già fatte abbastanza. Naturalmente, niente a che vedere con quelle nostrane. Il leader Spd è finito sotto accusa per essersi rifiutato di bere Pinot Grigio da meno di 5 euro. E lo stesso è successo dopo aver insinuato che l’indifferenza di Merkel alla crisi dell’eurozona dipende dalla sua provenienza dalla Germania democratica dell’Est. Poche parole che hanno scatenato tutti gli Ossie.

Steinbruck

Steinbruck

 

Il dito medio

Ma il grande salto di qualità Steinbrück l’ha fatto con i cartelloni per la campagna elettorale. Una sorta di V-day per immagini, in sostanza, che lo mostra in bianco e nero con il dito medio alzato. Irriverente, anti-austerity, insofferente della rigidità del sistema merkeliano. Ma forse troppo. L’ennesima gaffe fuori luogo dove per l’eccesso c’è poco posto. E che rischia di spezzare l’immagine simpatica che Steinbrück aveva costruito lentamente. I tedeschi vogliono l’austerity anche nella campagna elettorale, si rassegni.

Ma ecco la gallery sulle rivisitazioni ironiche del web sull’immagine scelta da Merkel per il suo poster elettorale

 

 

La Germania (e la satira) si affida ad Angela Merkel

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