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Un tempo lo slogan di bandiera della Lega era Prima il Nord. Poi, con gli anni la necessità di rompere il confinamento della linea gotica per posizionarsi saldamente anche lungo asse Nord-Sud ha imposto un cambio di prospettiva e si è scelto di tutelare Prima gli Italiani. Da oggi, invece, potremmo fare un terzo aggiornamento e iniziare a dire “prima Salvini”, perché il segretario leghista quando si tratta di comunicazione, soprattutto quando questa trova nelle piattaforme social l’applicazione principale, dimostra sempre di essere affascinato dalle novità. Il segretario leghista ha spesso fatto da apripista rispetto agli altri leader quando si è trattato di abbracciare le novità che arrivavano dai media e dalle applicazioni offerta dalla rivoluzione digitale.

È successo anche ieri quando ha scelto di pubblicare sugli account Facebook, Instagram, X e TikTok, escludendo al momento il canale Youtube, un breve video-invito agli amici francesi per la convention identitaria di Pontida dove stamattina, 17 settembre, arriva Marine Le Pen. Fin qui si dirà, nulla di particolarmente significativo se non fosse per il fatto che il video è stato girato con Salvini che parla in italiano e grazie all’app di intelligenza artificiale HeyGen, la sua voce, in perfetto sincrono con il movimento delle labbra, è tradotta in francese. Un risultato talmente riuscito da far apparire Salvini un leader capace di destreggiarsi a meraviglia anche nella lingua dei nostri cugini transalpini. Senza sbavature, senza difetti nella pronuncia, senza un minimo di tentennamento.

Così, Matteo Salvini diventa il primo leader della politica italiana a utilizzare apertamente e senza alcuna riserva una delle più recenti applicazioni messe a disposizione dall’intelligenza artificiale. Lo fa per promuovere l’intesa politica che la Lega ha sancito con il Rassemblement National di Le Pen in previsione della grande battaglia elettorale delle europee del prossimo anno.

Salvini per primo, eravamo a fine novembre del 2019, decise di aprire un account TikTok mentre gli altri leader consideravano quella piattaforma un rifugio per adolescenti brufolosi e vogliosi di esibirsi in balletti e sfide prive di senso. Ancora, in occasione delle elezioni europee del 2019, introdusse una strategia di gamification elettorale, con la campagna “Vinci Salvini”, una corsa contro il tempo in cui i follower di Facebook, Instagram e Twitter – prima che diventasse con la cura Musk, X – incassavano tanti punti quanto più velocemente mettevano like ai post per vincere così anche una telefonata o un caffè con il Capitano.

E, ancora, potremmo ricordare che per primo ha utilizzato le dirette su TikTok, che avviava quasi sempre la sera tardi quando rincasava, nelle quali non si sottraeva per nulla ai commenti, pure quelli più icastici, da parte dei follower. Insomma, Matteo Salvini con il video “francese” ha aggiunto un nuovo record a quelli già incassati in passato e adesso resta da vedere quali altri leader si accoderanno e quali soluzioni, che l’intelligenza artificiale può offrire loro, sceglieranno per promuovere idee e battaglie politico-elettorali.

 

Salvini per l'arrivo di Marine Le Pen si affida all'Intelligenza artificiale

Il segretario leghista è il primo leader della politica italiana a utilizzare apertamente e senza alcuna riserva una delle più recenti applicazioni messe a disposizione dall’intelligenza artificiale (qui trovate il video). Parla in perfetto francese per promuovere l’intesa politica che la Lega ha sancito con il Rassemblement National di Le Pen, oggi a Pontida. Ma non è la prima volta: fu il primo politico su TikTok e il primo a puntare sulla “gamification”, come ricorda Domenico Giordano (Arcadia)

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