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Le tribolazioni del gruppo Riva, che possiede lo stabilimento Ilva di Taranto, producono sempre più effetti devastanti per l’Italia. Riva Acciaio comunica che da oggi cesseranno tutte le attività dell’azienda, tra cui quelle produttive degli stabilimenti di Verona, Caronno Pertusella (Varese), Lesegno (Cuneo), Malegno, Sellero, Cerveno (Brescia) e Annone Brianza (Lecco) e di servizi e trasporti (Riva Energia e Muzzana Trasporti). Tali attività – si legge in una nota – non rientrano nel perimetro gestionale dell’Ilva e non hanno quindi alcun legame con le vicende giudiziarie che hanno interessato lo stabilimento Ilva di Taranto.

La spiegazione del gruppo

La decisione, comunicata al custode dei beni cautelari, Mario Tagarelli, e illustrata alle Rappresentanze Sindacali dei diversi stabilimenti coinvolti, si è resa purtroppo necessaria – spiega il gruppo – poiché il provvedimento di sequestro preventivo penale del GIP di Taranto, datato 22 maggio e 17 luglio  2013 e comunicato il 9 settembre – in base al quale vengono sottratti a Riva Acciaio i cespiti aziendali, tra cui gli stabilimenti produttivi, e vengono sequestrati i saldi attivi di conto corrente e si attua di conseguenza il blocco delle attività bancarie, impedendo il normale ciclo di pagamenti aziendali – fa sì che non esistano più le condizioni operative ed economiche per la prosecuzione della normale attività.

La vicenda giudiziaria

Riva Acciaio impugnerà naturalmente nelle sedi competenti il provvedimento di sequestro, già attuato nei confronti della controllante Riva Forni Elettrici e inopinatamente esteso al patrimonio dell’azienda, in lesione della sua autonomia giuridica, ma nel frattempo deve procedere alla sospensione delle attività e alla messa in sicurezza degli impianti cui seguirà, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, la sospensione delle prestazioni lavorative del personale (circa 1.400 unità), a esclusione degli addetti alla messa in sicurezza, conservazione e guardiania degli stabilimenti e dei beni aziendali.

Perché Riva Acciaio chiude tutti gli stabilimenti italiani

Le tribolazioni del gruppo Riva, che possiede lo stabilimento Ilva di Taranto, producono sempre più effetti devastanti per l'Italia. Riva Acciaio comunica che da oggi cesseranno tutte le attività dell’azienda, tra cui quelle produttive degli stabilimenti di Verona, Caronno Pertusella (Varese), Lesegno (Cuneo), Malegno, Sellero, Cerveno (Brescia) e Annone Brianza (Lecco) e di servizi e trasporti (Riva Energia e Muzzana…

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