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Un segnale forte sul tema della libertà religiosa e del rispetto reciproco tra culture. Dopo il Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata protagonista di una visita fuori programma, recandosi ad Awali in Bahrein nella Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, che è sede del Vicariato Apostolico dell’Arabia settentrionale, che comprende Bahrein, Kuwait, Qatar e Arabia Saudita. Ad accompagnarla il Vicario Apostolico per l’Arabia settentrionale, monsignor Aldo Berardi.

Si tratta di una Cattedrale che fu eretta sui terreni donati dal Re del Bahrein Hamad bin Isa Al Khalifa, inoltre si tratta della Chiesa cattolica più grande del Golfo in grado di ospitare fino a 2300 fedeli. Il progetto della Cattedrale, vincitore di un concorso internazionale, è stato realizzato da un team di architetti coordinato dagli italiani Mattia del Prete e Cristiano Rosponi, seguendo i canoni dell’estetica sviluppata da Kiko Arguello, artista spagnolo e iniziatore del Cammino neocatecumenale. Il 4 novembre 2022, Papa Francesco ha visitato la Cattedrale nel corso del suo viaggio apostolico in Bahrein. Per cui la visita assume un sapore particolare, sia in chiave religiosa che geopolitica.

Già lo scorso gennaio, in occasione della prima visita di un Presidente del Consiglio italiano nel Regno del Bahrein, Meloni, incontrando il Re Hamad bin Isa Al Khalifa e il Principe Ereditario e Primo Ministro Salman bin Hamad Al Khalifa, aveva messo l’accento sul tema del dialogo interreligioso, rispetto al quale il Bahrein ha assunto un importante ruolo a livello internazionale, e discusso di risposte comuni alla sfida delle migrazioni, anche attraverso il Processo di Roma su migrazioni e sviluppo.

Inoltre nell’ottobre del 2023 la premier incontrò oggi a Palazzo Chigi Sua Beatitudine il Cardinale Bechara Boutros Rai, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, sempre in chiave di dialogo interreligioso. In quell’occasione, alla presenza del sottosegretario Alfredo Mantovano e dei rappresentanti della Fondazione “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, Meloni sottolineò come la Nazione libanese sia un modello unico di pacifica convivenza e reciproco arricchimento tra diverse confessioni religiose. In questo senso si ritrova la rivendicazione di Roma, con il lavoro fatto dal Governo italiano a favore della protezione della libertà religiosa, del dialogo interreligioso e per la tutela dei diritti delle minoranze. Il riferimento è alla presenza delle comunità cristiane in Medio Oriente che rappresenta “una ricchezza da custodire e proteggere e ha auspicato un rinnovato impegno da parte della comunità internazionale in questa direzione”.

(Foto:Governo.it)

Libertà religiosa e rispetto tra culture. Meloni alla Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia

Già lo scorso gennaio, in occasione della prima visita di un Presidente del Consiglio italiano nel Regno del Bahrein, Meloni, incontrando il Re Hamad bin Isa Al Khalifa e il Principe Ereditario e Primo Ministro Salman bin Hamad Al Khalifa, aveva messo l’accento sul tema del dialogo interreligioso, rispetto al quale il Bahrein ha assunto un importante ruolo a livello internazionale, e discusso di risposte comuni alla sfida delle migrazioni, anche attraverso il Processo di Roma su migrazioni e sviluppo

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