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È iniziato con un ringraziamento al “mio amico Antonio, per avermi invitato a parlare” l’intervento con cui il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha salutato gli ambasciatori italiani riuniti alla Farnesina come ogni anno su invito del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“L’Italia è al nostro fianco in questo momento cruciale per i nostri Paesi e per il mondo”, ha detto Blinken in un videomessaggio in occasione della XVI Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori. E il messaggio è reale: è una fase complessa per il raggruppamento delle Democrazie, a cui appartengono – come attori protagonisti – sia l’Italia che gli Stati Uniti.

C’è una reale necessità di collaborazione, perché c’è un asse di Paesi revisionisti – guidato da Cina e Russia, ma a cui afferiscono anche Iran, Corea del Nord, Venezuela – che lavora per disarticolare le democrazie occidentali, inquietare le opinione pubbliche interne, rimodellare l’ordine internazionale basato sulle regole.

C’è un insieme di crisi in corso, definito “poli crisi” dagli esperti di relazioni internazionali, che comporta un coinvolgimento ampio di Usa e Ue per portare stabilizzazione e ordine in mezzo al caos e a chi lo fomenta. Si va dalla continuazione della guerra in Ucraina (con l’Euco che ha approvato in queste ore il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro l’aggressore russo) al complicato contesto mediorientale.

Là le forze occidentali potrebbero essere chiamate nelle prossime ore a uno sforzo rinnovato per ristabilire gli equilibri nel Mar Rosso – tratta talassocratica cruciale per la geo-economia globale messa a ferro e fuoco dagli Houthi. Ma il teatro operativo non è l’unico punto di contatto chiaramente, come dimostrano per esempio i recenti annunci per una conferenza spaziale Italia-Usa (in programma il prossimo anno).

L’incontro alla Farnesina è stato un appuntamento di confronto sull’azione internazionale dell’Italia, con la partecipazione di oltre 130 titolari delle sedi diplomatiche italiane all’estero, di numerosi ministri di governo e personalità straniere, tra cui il commissario Ue per il clima, Wopke Hoekstra, il segretario di Stato britannico, David Cameron, e appunto Blinken (tramite videomessaggio).

La conferenza è stata l’occasione per riflettere sul ruolo e sugli strumenti a disposizione del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a sostegno dell’azione di promozione dell’interesse nazionale e del valore del dialogo, spiega la Farnesina. Interventi come quello di Blinken “testimoniano come l’Italia sia in prima fila in un sistema di alleanze e partenariati per avere un ruolo da protagonista in un quadro complicato come quello odierno, oltre ad avere l’onore e l’onere di guidare il G7 dal 1° di gennaio”, ha aggiunto Tajani.

Blinken ringrazia gli amici italiani e detta la linea dei rapporti Roma-Washington

Intervenendo alla Conferenza degli ambasciatori, il segretario Blinken sottolinea il valore della cooperazione Italia-Usa e il ruolo che i nostri Paesi devono giocare nel complesso sistema internazionale e davanti alle minacce degli attori malevoli

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