Skip to main content

Le giovani imprese italiane che sognano la Silicon Valley hanno a disposizione un nuovo alleato per avere successo in America: Terna. Il gestore della rete elettrica nazionale ha infatti firmato due accordi con partner istituzionali a San Francisco per sostenere lo sviluppo di startup e pmi innovative italiane in Usa. Di che si tratta? Scendendo nel dettaglio, Giuseppina Di Foggia, ceo di Terna e Sergio Strozzi, Console generale d’Italia a San Francisco, hanno firmato una lettera di intenti che sancisce la comune volontà di facilitare le startup italiane nella ricerca di opportunità di crescita e di partner tecnologici locali.

Per quanto riguarda il secondo accordo, Massimiliano Garri, direttore innovation&market solutions di Terna e Alberto Acito, direttore del Centro di innovazione italiano presso Innovit (Italian innovation and culture hub) hanno firmato un Memorandum of understanding: nei tre anni della partnership saranno sviluppate iniziative congiunte di accelerazione e sostegno alle realtà innovative italiane a maggior potenziale entrate in contatto con Terna. Terna potrà anche valutare potenziali attività di sperimentazione o di investimento in nuove soluzioni e progetti a favore della transizione energetica promosse dalle realtà innovative italiane incontrate e supportate in California, grazie anche alla consolidata presenza a San Francisco.

Le due intese rafforzano una direzione già presa negli anni scorsi: il gestore della rete di trasmissione nazionale collabora dal 2020 con l’ecosistema della Silicon Valley e, dalla seconda metà del 2022, ha avviato una presenza sempre più strutturata nella Bay Area. La società per la trasmissione ha per la verità già un proprio avamposto a San Francisco, la Innovation Antenna. Con le idee nate in California, Terna sta già sperimentano in Italia progetti su robotica, droni e realtà aumentata.

Secondo Strozzi questo nuovo accordo “rappresenta lo strumento con cui il grande Gruppo italiano entra a pieno titolo nella rete dell’innovazione e delle disruptive technologies della Silicon Valley. Sono molteplici e di altissimo profilo i soggetti con cui Terna entra in contatto: dalle Big tech americane alle numerose startup del settore energia e cleantech, dalla rete di scienziati e ricercatori italiani nella Bay Area a università generatrici di ricerca e innovazione come Stanford e Berkeley”.

Mentre secondo Di Foggia “l’innovazione è uno strumento essenziale, perché ci permette di trovare soluzioni efficienti alle sfide imposte dalla transizione energetica. Proprio per questo, Terna guarda con attenzione alla Silicon Valley, il luogo con la maggiore densità di imprese innovative al mondo. Oggi rafforziamo il nostro impegno a favore delle startup affinché possano sviluppare nelle migliori condizioni i loro progetti, in particolare quelli legati alla transizione energetica”.

Terna porta le startup (italiane) nella Silicon Valley

La società che gestisce la rete elettrica nazionale sigla due importanti intese per promuovere e valorizzare l’ecosistema italiano dell’innovazione all’estero, sostenendo lo sviluppo di startup e pmi innovative del nostro Paese e favorendo il loro accesso al mercato americano

Dal Mar Nero al Mar Cinese. Dopo l’Ucraina, anche Taiwan vuole i droni navali

Sulla scia dei successi ucraini, anche Taiwan decide di dotarsi di capacità navali unmanned. Capaci di influenzare gli equilibri nei confronti di una Cina sempre più ostile

Lotta al fumo e approccio internazionale. A che punto è l'Oms?

Nel corso della sua storia, l’Organizzazione mondiale della sanità ha sempre appoggiato interventi e approcci a politiche di salute pubblica orientati alla riduzione del danno, soprattutto nell’ambito della lotta a quei comportamenti nocivi come l’abuso di alcol e l’uso di droghe. Tuttavia, pur riconoscendo la dipendenza dalla nicotina come una “forte dipendenza”, l’Oms non sembra voler applicare questo principio nella lotta al fumo, nonostante le evidenze scientifiche

Russia 1, Italia 0. Perché il Cremlino festeggia le dimissioni di Talò

Dopo aver goduto della caduta di Draghi per mano dei partiti più sensibili alle sue istanze, la Russia ora può vantare un altro successo: con l’uscita del consigliere diplomatico il governo Meloni si mostra vulnerabile suo malgrado. I suoi avversari, l’opposizione e una parte dei media possono festeggiare. Con la vodka

Il presidenzialismo del “vorrei ma non posso”. La versione di Marchi (Unibo)

Manca chiarezza sulla legge elettorale e sul modello che la riforma sul premierato vuole introdurre. Il ddl conferisce al presidente del Consiglio un maggior potere rispetto al Capo dello Stato, sotto il profilo della legittimazione popolare, ma poi lo rende “ostaggio” della fiducia alle Camere. E il semi-presidenzialismo francese non è applicabile in Italia. Conversazione con Michele Marchi, professore di Storia Contemporanea all’Università di Bologna

Commercio e strategia, Urso e Mattarella salutano il ministro indiano

Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha concluso la sua visita in Italia con un doppio appuntamento che segna il valore commerciale e strategico delle relazioni tra Italia e India

Franchetti alla Marina, Allvin all'Aviazione. Il Joint Chiefs torna al completo

La nomina dell’Ammiraglio da parte di Biden a capo della Marina di Washington è stata confermata ieri dal Senato, assieme ad altri due vertici militari. Ma il blocco sulle nomine è stato solo scalfito

Occhi puntati su Meloni, Carfagna e Grillo. Queste le avete viste?

Se Meloni annusa i tartufi e Grillo contempla il mare, Carfagna osserva circospetta quel che accade all’assemblea nazionale di Azione. Le foto dalla politica italiana degli ultimi sette giorni nella rubrica di Formiche.net

Litio, la mano della Cina sullo Zimbabwe (ma occhio agli Usa)

Le aziende cinesi continuano la penetrazione nelle regioni ricche di risorse. Il Paese africano è ricco di litio, minerale critico per la transizione e l’industria delle batterie. Servono più investimenti occidentali e un piano di bilanciamento, ma gli Stati Uniti e alleati si muovono per contrastare l’espansione di Pechino…

Con il Piano Mattei Italia e Ue rinsaldano i rapporti con l'Africa. Parla Sanguini

“Tunisia ed Etiopia? Due punti di riferimento non solo storici ma anche attuali e quindi tutto ciò che va a favore di questi due Paesi deve essere considerato positivamente e sostenuto. L’errore da evitare? La distrazione: viviamo in un mondo in cui ogni giorno si presenta un’emergenza”. Conversazione con Armando Sanguini, già ambasciatore italiano in Tunisia e in Arabia Saudita e ora senior advisor Medio Oriente e Nord Africa dell’Ispi

×

Iscriviti alla newsletter