L’adesione del Canada a Safe segna un ampliamento della cooperazione europea sulla difesa e introduce un partner del G7 in un meccanismo finora interno all’Unione. L’accordo rafforza il sostegno all’Ucraina e la resilienza industriale, mentre apre la strada a future collaborazioni con Regno Unito e Stati Uniti. Safe emerge così come possibile pilastro di una nuova architettura euro-atlantica
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Il caso Alma Mater di Bologna e il dovere di non alimentare nuovi estremismi. Il commento di Butticé
Non serve trasformare questa vicenda in un braccio di ferro politico permanente. Peraltro, dopo aver appreso che una decina di altri rettori avrebbero già manifestato la disponibilità e l’interesse delle loro università a collaborare con l’Accademia Militare di Modena. Ma serve dire con franchezza che questa è un’occasione mancata, che spero non diventi un precedente. Il commento del generale della Guardia di Finanza Alessandro Butticé, primo militare italiano in servizio, nel 1990, presso le istituzioni dell’Unione europea, e dirigente emerito della Commissione europea
Chi è Aiko, principessa Toshi del Giappone che contende il trono ai maschi della dinastia
La possibile nomina della giovane figlia dell’imperatore ha riaperto il dibattito sulla legge di successione (che privilegia i maschi) in un momento di necessario rinnovamento per la famiglia reale giapponese. Ecco perché Aiko è benvoluta
L’Enac aggiorna la strategia dei cieli italiani. Di Palma spiega come
La crescita del traffico e le nuove regole sulla mobilità aerea spingono l’Enac a riorganizzare il sistema con capacità aeroportuali definite ora per ora, investimenti mirati e strumenti digitali per simulare scenari complessi, mentre la nuova sede dell’Aviazione civile vuole segnare un’identità più moderna e riconoscibile. L’intervista a Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac
La trappola in cui Elly Schlein si è infilata da sola. Scrive Arditti
La politica è fatta di momenti: alcuni si colgono, altri si perdono. E quello mancato da Elly Schlein, sul palco di Atreju, rischia di diventare il simbolo di una stagione in cui la principale opposizione al governo appare più impegnata a evitare errori che a costruire alternative. Il commento di Roberto Arditti
Perché la crisi della Seconda Repubblica esplode nelle urne. L'opinione di Chiapello
Astensione alta e crisi della rappresentanza segnano la fine del modello della Seconda Repubblica. Il bipolarismo e la personalizzazione hanno svuotato istituzioni e partecipazione. La Valle d’Aosta mostra che il proporzionale può ancora funzionare.
La “stabilità” è stata perseguita a scapito del dinamismo democratico. Serve tornare a proporzionale e parlamentarismo per ricostruire il sistema. L’analisi di Chiapello
Ue e Usa devono convergere. Lo sforzo di Meloni sull'Ucraina
Doppio impegno per il premier, da un lato nella call con i volenterosi e Zelensky alla vigilia degli incontri tra l’Inviato speciale del Presidente Trump Witkoff e le autorità russe; e dall’altro per preparare il Piano d’Azione 2026-2030 Italia-Bulgaria.
Cosa penso su leva militare e caso Bologna-Esercito. Parla il generale Goretti
Il dibattito sul possibile ritorno della leva riemerge anche in Italia, mentre diversi Paesi europei sperimentano nuovi modelli di servizio militare. Tra volontarietà, riserve tecnologiche e impieghi territoriali, prende forma l’ipotesi di un modello italiano. Sullo sfondo, le tensioni evidenziate dal caso dell’università di Bologna. L’intervista di Airpress al generale Luca Goretti
Un obiettivo, diversi approcci. Sul cloud l'Ue va sparsa (guardare l'Italia)
Ad aderire al Piano strategico nazionale sono sempre più enti centrali e locali, segno che c’è voglia di accelerare la transizione digitale. Ma l’idea del governo è di sfruttare le big tech americane solo come fornitori, lasciando la gestione dei dati alle aziende italiane. Una cautela che rischia però di disincentivare gli investimenti, che vanno altrove come dimostra il piano che Google ha per la Germania
Spesa farmaceutica, zavorre e rischi di nuovi oneri sulle aziende del settore
L’annuncio di nuovi strumenti di controllo della spesa che graverebbero direttamente sulle imprese e si andrebbero a sommare ai diversi già esistenti appare estremamente rischioso. Il nostro Paese si contraddistingue non solo per prezzi dei medicinali bassi ma anche per meccanismi fiscali che scoraggiano investimenti e innovazione. L’intervento di Stefano da Empoli, presidente Istituto per la Competitività, e Thomas Osborn, direttore area salute Istituto per la Competitività
















