L’Europa accelera nella politica spaziale intrecciando ambizione industriale e difesa comune. L’Esa propone il programma Ers per una rete autonoma di osservazione della Terra, mentre Bruxelles prepara una legge spaziale che irrita Washington. Tra investimenti miliardari, standard comuni e timori di protezionismo, l’Ue punta a costruire una resilienza strategica che ridefinisce il futuro dell’autonomia europea
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Come cambierà l'agricoltura mondiale nel prossimo futuro. L'analisi di Valori
Nonostante le caratteristiche uniche dello sviluppo agricolo nei diversi Paesi, l’agricoltura deve ancora affrontare numerose sfide a livello globale, tra cui il cambiamento climatico, la scarsità di terreni, il ritardo del progresso tecnologico e la volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli. La riflessione di Giancarlo Elia Valori
Sulle terre rare un modello americano per l'Europa. Pelanda spiega come competere con la Cina
Pechino continua a giocare sporco con l’Occidente, la sua non è e non sarà mai una concorrenza leale. Per questo quello di Giorgetti, più che un allarme, è una presa di coscienza. In Corea del Sud Trump e Xi hanno firmato solo una fragile e temporanea tregua, Washington fa bene a tutelarsi con accordi sulle terre rare fuori dall’orbita cinese. L’Europa dovrebbe fare lo stesso, il problema è che non è uno Stato unitario. Intervista all’economista e saggista Carlo Pelanda
Difesa, industria e migranti. Tutti i temi sul tavolo del vertice Italia-Albania
Giovedì prossimo a Roma arriva il premier albanese, grande alleato di Meloni e fautore dei progressi di Tirana per fare ingresso in Ue. Sarà il primo vertice in assoluto tra i due Paesi, nonostante decenni di vicinanza, non solo politica
Australia, Argentina e Groenlandia. La tela di Trump, oltre la Cina, sulle terre rare
Al netto della tregua raggiunta due settimane fa in Corea del Sud, gli Stati Uniti continuano a creare i presupposti per fonti di approvvigionamento di minerali sfuggite ai tentacoli cinesi. Un piano B che rischia di diventare un piano A
Un ex jihadista ricevuto alla Casa Bianca. Il frutto del no al 2011
Le rivoluzioni del 2011 hanno scosso le fondamenta delle repubbliche arabe: Tunisia, Egitto, Yemen, Iraq, Siria in modo particolare. Si tratta di tutti Paesi che dalla laicità della scelta anticoloniale del cosiddetto panarabismo, che invocava la nascita di uno Stato arabo libero dal colonialismo, sono tutte scivolate nel totalitarismo di generali golpisti, e poi di altri golpe. Forse la strada che ha aperto la via del potere ad Al Sharaa è stato proprio il no al 2011. Ironie della storia?
Al Sharaa, ecco come Trump continua a riscrivere il Medio Oriente
La trasformazione della Siria di Ahmad al-Sharaa, da roccaforte del jihadismo a partner degli Stati Uniti, rappresenta un cambio di paradigma senza precedenti, che l’amministrazione Trump cavalca con interesse strategico
Guerra ibrida, la sfida permanente che chiama in causa tutti noi. Scrive Serino
Nel mondo contemporaneo, la guerra non ha più confini netti: militare, economica, cibernetica e informatica si intrecciano in un confronto costante e senza regole. Per affrontare la complessità della guerra ibrida serve un coordinamento nazionale che integri risorse civili e militari, pubbliche e private, guidato dall’intelligenza artificiale. Solo una struttura flessibile e multidominio può garantire sicurezza e resilienza al Paese. L’analisi del generale Pietro Serino
Come un data breach ha svelato l’arsenale cibernetico della Cina
Il leak Knownsec rappresenta una finestra rara sulle operazioni cibernetiche sponsorizzate dallo Stato cinese, svelandone obiettivi, metodologie di attacco e operazioni in corso
Cile, la guerra elettorale è tutta a destra
Con il primo voto obbligatorio nella storia del Sudamerica, domenica i cileni sceglieranno un nuovo presidente. Il vantaggio del candidato dell’estrema destra José Antonio Kast e la sorpresa del Partito Nazionale Libertario di Johannes Kaiser
















