Se da una parte le imprese del Vecchio Continente continuano a investire nelle imprese del Dragone, unico modo per mantenervi un presidio visto che la leale concorrenza a Pechino non esiste, dall’altra le aziende cinesi aprono fabbriche in Ue ma senza condividere tecnologia e piani industriali. E l’Europa ci perde
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Il Golfo vuole l’Italia player regionale. Bianco spiega la missione di Meloni al Gcc
Per Bianco (Ecfr), la partecipazione della premier Meloni al Vertice del Gcc è quindi da leggere come passaggio strategico: un gesto dal Golfo che mira a stimolare una maggiore proiezione italiana verso la dimensione regionale
Asset russi, cosa c'è dietro il no del Belgio all'uso per l'Ucraina
Il leader fiammingo ritiene che portare avanti il piano di prestiti impedirebbe all’Ue di raggiungere un accordo di pace. Bruxelles pensa a un piano B con gli Eurobond, ma politicamente sarebbe complicato, senza dimenticare il possibile lungo contenzioso anche con la spinta di entità filorusse all’interno dell’Ue.
Ecco perché l’Italia ha bisogno di un polo cibernetico nazionale. Parla Festucci
La competizione cibernetica accelera e l’Italia fatica a costruire una strategia coerente. Tra carenza di competenze, dipendenze tecnologiche e vulnerabilità che toccano settori civili e militari, emerge sempre più chiaramente l’urgenza di una governance stabile. Un polo nazionale, sulla falsariga di quello per la subacquea, sarebbe un primo inizio. L’intervista di Airpress a Carlo Festucci, vice presidente di Deas
Ottawa entra in Safe e l’Ue apre il gioco lungo della difesa
L’adesione del Canada a Safe segna un ampliamento della cooperazione europea sulla difesa e introduce un partner del G7 in un meccanismo finora interno all’Unione. L’accordo rafforza il sostegno all’Ucraina e la resilienza industriale, mentre apre la strada a future collaborazioni con Regno Unito e Stati Uniti. Safe emerge così come possibile pilastro di una nuova architettura euro-atlantica
Il caso Alma Mater di Bologna e il dovere di non alimentare nuovi estremismi. Il commento di Butticé
Non serve trasformare questa vicenda in un braccio di ferro politico permanente. Peraltro, dopo aver appreso che una decina di altri rettori avrebbero già manifestato la disponibilità e l’interesse delle loro università a collaborare con l’Accademia Militare di Modena. Ma serve dire con franchezza che questa è un’occasione mancata, che spero non diventi un precedente. Il commento del generale della Guardia di Finanza Alessandro Butticé, primo militare italiano in servizio, nel 1990, presso le istituzioni dell’Unione europea, e dirigente emerito della Commissione europea
Chi è Aiko, principessa Toshi del Giappone che contende il trono ai maschi della dinastia
La possibile nomina della giovane figlia dell’imperatore ha riaperto il dibattito sulla legge di successione (che privilegia i maschi) in un momento di necessario rinnovamento per la famiglia reale giapponese. Ecco perché Aiko è benvoluta
L’Enac aggiorna la strategia dei cieli italiani. Di Palma spiega come
La crescita del traffico e le nuove regole sulla mobilità aerea spingono l’Enac a riorganizzare il sistema con capacità aeroportuali definite ora per ora, investimenti mirati e strumenti digitali per simulare scenari complessi, mentre la nuova sede dell’Aviazione civile vuole segnare un’identità più moderna e riconoscibile. L’intervista a Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac
La trappola in cui Elly Schlein si è infilata da sola. Scrive Arditti
La politica è fatta di momenti: alcuni si colgono, altri si perdono. E quello mancato da Elly Schlein, sul palco di Atreju, rischia di diventare il simbolo di una stagione in cui la principale opposizione al governo appare più impegnata a evitare errori che a costruire alternative. Il commento di Roberto Arditti
Perché la crisi della Seconda Repubblica esplode nelle urne. L'opinione di Chiapello
Astensione alta e crisi della rappresentanza segnano la fine del modello della Seconda Repubblica. Il bipolarismo e la personalizzazione hanno svuotato istituzioni e partecipazione. La Valle d’Aosta mostra che il proporzionale può ancora funzionare.
La “stabilità” è stata perseguita a scapito del dinamismo democratico. Serve tornare a proporzionale e parlamentarismo per ricostruire il sistema. L’analisi di Chiapello
















