Skip to main content

“Sappiamo molto di più dell’emigrazione, ma forse sappiamo ancora poco degli italiani nel mondo”.  Questa è la frase più emblematica che, come si legge nel Rapporto Italiani nel mondo (RIM) 2025, ha accompagnato la presentazione della prima edizione, nell’ottobre 2006. Anche quest’anno, i saggi e i dati statistici pubblicati confermano la qualità scientifica e culturale di tale strumento di approfondimento. In particolare, l’annualità corrente offre una chiave di lettura molto interessante, ossia quella di andare “oltre la fuga e la retorica” per concentrarsi sull’Italia dei “talenti diversamente presenti” che si manifesta in percorsi di “mobilità circolare costante e di rapporti e di interconnessioni quotidiane” con il nostro Paese.

Questa “Italia fuori dall’Italia” è stata al centro di (almeno) tre iniziative realizzate negli ultimi anni dall’Agenzia italiana per la gioventù che appaiono davvero degne di nota per la capacità espressa di considerare le comunità italiane e di origine italiana diffuse nel mondo – richiamando le riflessioni conclusive del Rapporto 2025 – “parte costitutiva, vivace e attiva, dell’unica e sola Italia”. Si fa riferimento, in primis, ad un programma di incontri (formativi e informativi) che, nell’ambito della missione dell’Agenzia nelle Americhe (con tappe in Brasile, Argentina e Uruguay e Stati Uniti), ha coinvolto oltre ai giovani di queste collettività anche le nostre rappresentanze diplomatiche e consolari, gli atenei, le realtà associative e i Comites locali, etc., parlando di cittadinanza, partecipazione, cultura e cooperazione pure nella prospettiva europea.

A questi appuntamenti, occasioni di dialogo e di ascolto attivo, ha fatto seguito un percorso formativo che, organizzato in modalità virtuale, ha condotto una rappresentanza delle generazioni più giovani nella scoperta della Nazione di origine delle proprie famiglie, nella comprensione del senso e del significato profondo del loro essere cittadini italiani ed europei.  Accanto a queste due progettualità, una terza si è contraddistinta per l’incoraggiamento del talento e della creatività degli iscritti all’Aire con età compresa tra i 18 e i 25 anni, sostanziandosi in un concorso artistico-letterario (“Pensando all’Italia”) che ha visto poi i vincitori delle quattro sezioni partecipare (giugno 2025) ad una visita in Italia e a Bruxelles.

Tale triplice scommessa sul “valore della partecipazione e sull’importanza della formazione civica”, come sottolineato dal Presidente dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, Federica Celestini Campanari, si è posta, in qualche modo, in linea di continuità con quella prima Conferenza dei giovani Italiani nel mondo tenutasi a Roma presso la Fao nel dicembre 2008, a cui aderirono oltre 400 delegati (in maggioranza discendenti di italiani, loro stessi cittadini italiani, scelti anche tra gli oriundi  e tra i rappresentanti delle nuove migrazioni) da tutto il mondo. Tante idee e proposte, anche provocazioni intellettuali, emersero – ne è conservata traccia nei cinque documenti finali degli altrettanti gruppi di lavoro tematici (“Identità italiana e multiculturalismo”, “Informazione e Comunicazione”, “Rappresentanza e partecipazione”, “Lingua e cultura italiana” e “Mondo nel lavoro e lavoro nel mondo”) – durante i lavori della Conferenza, a cui l’attuale presidente del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, intervenne nella sua veste di Ministro della gioventù.

Ora, molteplici sono le fasi che dal 2008 ha attraversato la mobilità italiana, compresa quella giovanile. Diverse, per natura e perimetro, sono le esperienze di reti e di meccanismi di partecipazione messe a punto in questi anni. Le tre attività menzionate rappresentano delle vere e proprie buone pratiche – di promozione non soltanto della lingua e della cultura italiana ma anche della conoscenza della Nazione, così come di sensibilizzazione all’esercizio attivo della cittadinanza italiana ed europea – nella misura in cui hanno riconosciuto il ruolo, valorizzato il protagonismo generazionale, delle comunità dei giovani cittadini italiani residenti all’estero come “parte integrante del tessuto nazionale contemporaneo, con diritti, doveri e opportunità”.

Al netto delle diverse rotte che si potrebbero seguire, anche sulla base di studi qualificati come il Rapporto Italiani nel Mondo, nel guardare a questa rete operativa dei “diversamente presenti” non soltanto come ambasciatrice del Paese ma qualcosa di più,  così come nell’ascoltare le ragioni, le visioni e le valutazioni oltre che i bisogni e le aspettative dei giovani expat, sviluppando un dialogo strutturato (strumento europeo, del cui metodo è depositario l’Agenzia Italiana per la Gioventù), appaiono ancora valide le parole di uno scrittore tedesco (Ludwig Borne) con cui Giorgia Meloni, in qualità di Ministro della gioventù, concluse, nel luglio 2008, la presentazione in Parlamento degli orientamenti programmatici del governo (Berlusconi) in materia di politiche giovanili: “i Governi sono le vele, il popolo è il vento, lo Stato è l’imbarcazione, il tempo è il mare”. Insomma, siamo ancora in navigazione, “come una Nazione che si ridefinisce (anche) nei legami, nelle reti e nelle comunità transnazionali” (RIM 2025)!

I giovani italiani nel mondo in movimento. Cronistoria dalla prima Conferenza di Roma del 2008

Di Francesco Nicotri

Molteplici sono le fasi che dal 2008 ha attraversato la mobilità italiana, compresa quella giovanile. Diverse, per natura e perimetro, sono invece le esperienze di reti e di meccanismi di partecipazione messe a punto in questi anni. Il racconto di Francesco Nicotri

Gli Stati Uniti accusano Alibaba. Supporto tecnologico alle operazioni militari cinesi

Gli Stati Uniti accusano Alibaba di fornire supporto tecnologico alla Pla in operazioni informatiche contro infrastrutture critiche americane, alimentando i timori sulla fusione tra settore civile e militare in Cina. Pechino respinge le accuse, mentre cresce a Washington la pressione per limitare l’accesso delle big tech cinesi al mercato Usa

Anna Magnani, la fragile guerriera raccontata da Ciccotti

Monica Guerritore con Anna (2025), fa rivivere sullo schermo la vita ineguagliabile di una grande attrice del secondo Novecento: Anna Magnani. Una scommessa riuscita che pochi avrebbero osato intraprendere. Il racconto di Eusebio Ciccotti

L'AI si diffonde. Come rispondere ai nuovi problemi (senza eccesso di norme) secondo Zecchini

La risposta migliore ai nuovi problemi posti dalla diffusione dell’AI nelle sue diverse declinazioni non sta nel sovraccaricare il settore di norme, regole e interventi preventivi, che tendono a soffocare l’innovazione nel Paese e si rivelano poco efficaci in un campo in rapida evoluzione e permeabile ai software esteri. Più opportuno sarebbe ricorrere a poche norme generali ed intensificare il monitoraggio dei casi per rilevare le condotte abusive. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

L'Ue unisca le forze (a partire dalla Difesa). Usa-Cina? Giganti fragili. Parla Bianchi

Nel suo ultimo libro, l’ex ministro dell’Istruzione nel governo Draghi, analizza la posizione dell’Europa nel contesto globale tra Stati Uniti e Cina. Due “giganti” che si trovano sempre più in difficoltà e per questo sono costretti a mantenere rapporti. L’Ue deve ritrovare lo spirito unitario e lavorare per una migliore coordinazione in particolare sulla difesa. Colloquio con Patrizio Bianchi, docente universitario e accademico dei Lincei

È necessario ripensare la cultura anche al netto del turismo. L'opinione di Monti

Il turismo non è un’industria stabile e questo potrebbe generare non poche difficoltà al nostro Patrimonio artistico nel caso in cui, per qualsivoglia motivo, il nostro Paese iniziasse ad accogliere un numero minore di persone. Per questo è urgente che l’Italia si doti di una strategia di progressivo consolidamento del rapporto con i cittadini. L’opinione di Stefano Monti

Con XPeng la Cina inaugura la corsa globale alla robotica intelligente

Di Antonio Zennaro

L’arrivo del robot umanoide Iron di XPeng segna l’ingresso della Cina nella fase industriale dell’intelligenza artificiale, spostando la competizione globale dall’algoritmo al corpo macchina. Mentre Stati Uniti e Cina accelerano sulla robotica avanzata, l’Europa rischia di restare bloccata. È l’occasione per l’Italia di guidare una svolta, grazie alla sua tradizione manifatturiera. L’analisi di Antonio Zennaro, già membro del Copasir e della commissione Finanze della Camera dei deputati

Sui salari basta tamponi, la soluzione è nella contrattazione. La versione di Bonanni

Senza una riforma che rafforzi la contrattazione decentrata che può essere decisa solo da sindacati ed imprese nella contrattazione collettiva, e legarla ai salari di produttività, investimenti e qualità del lavoro, lo Stato sarà invocato sempre per tamponare, anziché risolvere, le radici del declino retributivo. Il commento di Raffaele Bonanni

Diseguaglianze e patrimoniale al tempo di Elon Musk. L'analisi di Becchetti

Dare mille euro ad una persona sotto la soglia di povertà genera molta più felicità che darli ad Elon Musk. E rende felice, ricca di senso e generativa anche la vita di chi dona se il donatore è individuale. Saremmo in grado nel prossimo futuro di fare scelte che aumentano la felicità aggregata ed evitano l’esplosione di conflitti sociali? Il commento di Leonardo Becchetti

Donne e finanza. Un viaggio tra stereotipi e conquiste

Di Valeria Santoro e Chiara Galgani

Il rapporto delle donne con il denaro non è solo una questione di equità, ma un indicatore di autonomia, potere di scelta e partecipazione piena alla vita economica. L’obiettivo è chiaro: costruire una nuova relazione tra donne e denaro, fondata sulla consapevolezza, sulle competenze e sulla possibilità concreta di fare scelte autonome e strategiche. Un nuovo modello di gestione del denaro che possa rendere le donne davvero libere. Pubblichiamo un estratto del volume Denaro al femminile, una sfida possibile (Franco Angeli), di Valeria Santoro e Chiara Galgani

×

Iscriviti alla newsletter