Skip to main content

I cinesi di Sinochem di fatto non potranno esercitare alcun potere di controllo né acquisire alcuna tecnologia di Pirelli. È quanto prevede la bozza di prescrizioni, predisposta dal governo sulla base del Golden power, che “Agenzia Nova” ha potuto visionare.

Dalle carte depositate e consultate dal Messaggero era emerso che il socio cinese è impegnato ad adottare le linee guida indicate dal leader e segretario del Partito comunista cinese, Xi Jinping, al 20° Congresso per aumentare il livello di controllo politico e la composizione dei quadri dirigenziali nelle partecipate. Sarebbe, inoltre, emersa l’intenzione di integrare i sistemi informatici delle controllate Pirelli in Cina con i sistemi di Sinochem per consentire la condivisione simultanea delle informazioni.

Secondo quanto si legge nel documento, la China National Tire & Rubber Corporation-Cnrc (societa del gruppo ChemChina/Sinochem), dovrà “astenersi dall’attuare, direttamente o attraverso le società da essa controllate, o con le quali ha stipulato altri patti parasociali, ogni forma di direzione e coordinamento della società Pirelli”. Non solo i soci cinesi non potranno avere un ruolo di direzione e coordinamento, ma dovranno anche “astenersi dal fornire ai consiglieri di amministrazione e ai sindaci della società Pirelli, nominati nell’ambito delle proprie liste di candidati, specifiche direttive che possano determinare attività indiretta di direzione e coordinamento” nei confronti dell’azienda.

Pirelli, a sua volta, dovrà “rifiutare ogni richiesta che esuli dal normale esercizio delle prerogative dei soci nonché di attuare qualsiasi iniziativa gestionale o organizzativa che provenga da soggetti riconducibili allo State-owned Assets Supervision and Administration Commission of the State Council (Sasac) cinese”, cioè alla commissione del Consiglio di Stato per la supervisione e l’amministrazione degli asset statali della Repubblica popolare cinese. Questo, con particolare riferimento alle richieste riguardanti: la condivisione di informazioni riferite a tecnologie coperte da diritti di privativa industriale, proprietà intellettuale o, comunque, qualsiasi informazione afferente al know-how riconducibile a tali tecnologie, anche se in fase di sviluppo; la progettazione e la realizzazione delle linee produttive che implementano innovazioni dei processi derivanti dai brevetti detenuti, assicurandosi altresì che la suddetta progettazione e realizzazione sia diretta da personale non cinese; il meccanismo di tesoreria centralizzata gestito dalla società Sinochem; l’accesso diretto ai sistemi informativi gestionali e amministrativi, ivi incluse le piattaforme di Enterprise Resource Planning (Erp) della società target o delle società da essa controllate, incluse le filiali cinesi; il trasferimento di beni, sistemi e servizi Ict delle società del gruppo Pirelli presso infrastrutture situate al di fuori del territorio in cui vige la giurisdizione europea e/o gestite da soggetti riconducibili al governo cinese; trasferimento o condivisione con soggetti riconducibili al governo cinese di qualsiasi dato rilevato o elaborato attraverso la tecnologia CyberTM e le sue eventuali successive implementazioni o sviluppi.

L’autorizzazione alla notifica presentata da Cnrc, precisa infine la bozza, “si basa anche sul presupposto imprescindibile che vengano rispettati tutti gli impegni indicati dalla società China National Tire & Rubber Corporation nell’ambito del procedimento”, e quindi “in caso di inosservanza di uno dei suddetti impegni, nonché delle prescrizioni impartite con il presente provvedimento”, l’operazione dovrà essere oggetto di una nuova valutazione da parte della presidenza del Consiglio dei ministri.

Come raccontato su queste pagine, non è l’unico dossier caldo Italia-Cina. C’è anche il rinnovo del memorandum d’intesa sulla Via della Seta (il governo italiano sembra deciso a non rinnovarlo). Inoltre, dopo quello su Pirelli, potrebbe seguire altri provvedimenti simili, per esempio per limitare la presenza di State Grid in Cdp Reti (oggi è al 35%).

Golden power Pirelli-Sinochem. Ecco cosa prevedono le bozze

I cinesi di fatto non potranno esercitare alcun potere di controllo né acquisire alcuna tecnologia di Pirelli. È quanto prevede la bozza di prescrizioni

Italia pronta a essere capofila Satcom della Nato. Il commento del gen. Cipelletti

L’Italia assumerà la leadership programmatica del programma Satcom Nato di sesta generazione (NSS6G), a partire dal 2024. Lo ha dichiarato in esclusiva ad Airpress il generale Cipelletti, impegnato in questi giorni a Torino in rappresentanza dell’Italia presso il Joint services steering commitee dell’Alleanza atlantica

Virgin Galactic apre ai voli commerciali. Chi sono gli italiani a bordo della prima missione

Tutto pronto per la missione Galactic01, il primo volo suborbitale commerciale di Virgin Galactic. A bordo, esperimenti ed equipaggio italiani: colonnello Walter Villadei, comandante della missione, dal tenente colonnello medico Angelo Landolfi e l’ingegnere energetico del Cnr Pantaleone Carlucci

groko

La Germania tra Nato, Cina e governo. La nuova rotta strategica vista da Loss (Ecfr)

La rotta tracciata dalla Strategia di sicurezza nazionale tedesca è priva del senso di urgenza visto nello Zeitenwende dello scorso anno, spiega Rafael Loss (Ecfr). Sul documento di Berlino pesano gli equilibri interni, per esempio quelli sulla Cina

Senza Berlusconi. La rubrica "Queste le avete viste?"

Sì è accorciata la settimana con la notizia della morte di Silvio Berlusconi. Arrivata lunedì mattina, ha stravolto palinsesti televisivi, calendari e appuntamenti istituzionali. Tra le prime pagine dei quotidiani nazionali il volto del fondatore di Forza Italia ha fatto en plein, allora volgiamo lo sguardo verso la sua assenza. Queste le avete viste?

Mes, la partita italiana e quei (due) gesti distensivi

Dall’Eurogruppo di giugno ancora nessuna svolta, ma due segnali importanti​ sì. Primo, la Germania non ha tanta voglia di fare le barricate sul Meccanismo di stabilità, ai tedeschi interessa più il debito pubblico. Secondo, anche l’Europa è pronta a negoziare purché l’Italia dica sì

Intel in Polonia. Cosa (non) cambia per l’impianto in Italia

Il colosso statunitense ha annunciato uno stabilimento di montaggio e test dei semiconduttori vicino a Wrocław. Si tratta di una struttura differente, che non sostituisce quella oggetto di interlocuzioni con il governo Meloni

Perché Orbán può fare il gioco di Huawei e Zte contro l’Ue

La Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di escludere le aziende cinesi dalle reti 5G. Ma soltanto un mese fa il ministro degli Esteri ungherese era a Pechino per…

Tutte le sfide del nuovo governo finlandese che vira a destra

Dopo Italia e Grecia, anche Finlandia e Bulgaria hanno visto la vittoria delle destre, circostanza che si somma al quadro politico in Francia e Germania: a Parigi l’attivismo di Eric Ciotti, a Berlino quello di Friedrich Merz. Nel mezzo il dossier Nato

Le leggi ad personam post mortem secondo Repubblica. Il corsivo di Cangini

L’idea che le norme del pacchetto Nordio possano essere ispirate dal semplice desiderio di correggere alcune storture del sistema giudiziario non è minimamente presa in considerazione. C’è sempre un doppio fine, ed è sempre un doppio fine scabroso…

×

Iscriviti alla newsletter