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Il ministro degli Esteri taiwanese, Joseph Wu, è passato in queste ore da Milano dove ha incontrato Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, e il collega Igor Iezzi. I due legislatori leghisti sono stati invitati dalla delegazione partita nei giorni scorsi da Taipei e protagonista di una serie di appuntamenti europei, tra cui una tappa in Repubblica Ceca, Polonia e una a Bruxelles per incontrare alcuni membri dell’Europarlamento.

“È stata un’occasione per ribadire che lo status quo nello stretto di Taiwan deve restare quello attuale e che va sempre difesa la libertà di navigazione, come ribadito anche dalla dottrina del ‘Free and Open Indo Pacific’”, spiega Formentini a Formiche.net riferendosi al concetto introdotto nel 2016 dall’ex ministro giapponese Abe Shinzo e implementato come dottrina strategica internazionale contro le coercizioni e le ambizioni espansionistiche di qualsiasi attore regionale — su tutti la Cina.

Formentini racconta che l’incontro è stato molto positivo, Wu ha apprezzato le iniziative italiane nell’Indo Pacifico, come la missione di diplomazia militare di Nave Morosini (che nei prossimi giorni sarà in Giappone nell’ambito di varie tappe nella regione). Il vicepresidente ha ricordato le iniziative promosse in Commissione, tra cui la creazione di “un comitato per l’Indo Pacifico, con cui si contribuirà anche in Commissione ad elaborare quella visione italiana dell’indoPacifico che per troppo tempo è mancata al nostro Paese”, perché è “importante che l’Italia sia in quell’area del mondo dove si gioca non solo il futuro del commercio, ma delle democrazie”. Di questo passaggio ne aveva parlato su Formiche.net anche l’altra vicepresidente di Commissione, Lia Quartapelle del Pd, evidenziando come la visione sia bipartisan.

La prossima settimana Formentini riceverà anche risposta a un’interrogazione parlamentare sulla partecipazione di Taiwan ai lavori dell’Organizzazione mondiale della sanità. Taipei chiede da tempo di poter essere inclusa formalmente nelle attività dell’Oms, dove potrebbe portare il proprio know-how, mentre la Cina ha da sempre lavorato per escluderla — come da altre organizzazioni multilaterali internazionali. Su queste colonne sono stati pubblicati vari appelli affinché la sensibilità delle democrazie affrontasse questa situazione in modo efficace.

Un altro aspetto importante della visita di Wu riguarda il luogo, Milano: il capoluogo lombardo potrebbe ospitare un nuovo ufficio di rappresentanza di Taipei in Italia, dopo quello di Roma (guidato dall’ambasciatore Vincent Tsai, che appena insediato aveva concesso a Formiche.net la sua prima intervista a un media italiano). Sul nuovo ufficio diplomatico taiwanese, Iezzi potrà essere punto di riferimento per approfondire i rapporti italiani con Taiwan. In cima all’agenda, valutare le potenzialità di cooperazione sul settore iper strategico della produzione di semiconduttori.

In questi giorni, anche il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, è a Taiwan. Insieme alla collega Elena Murelli saranno impegnati in incontri di alto livello, compreso quello con la presidente Tsai Ing-wen.

Joseph Wu a Milano. Formentini commenta il faccia a faccia con il ministro di Taiwan

Di Emanuele Rossi e Gabriele Carrer

Il ministro degli Esteri di Taiwan passa da Milano, dove presto sarà aperto un nuovo ufficio di rappresentanza di Taipei. Il racconto dell’incontro di Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera

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